12 giovani fenomeni del calcio mondiale spariti nel nulla: uno è italiano

Non tutti i talenti del calcio riescono a mantenere le promesse di inizio carriera: ecco alcuni fenomeni scomparsi nel nulla.

Si parla spesso dei calciatori più forti al mondo e si parla anche spesso di quanto alti siano i loro stipendi. Il fatto è che per diventare un professionista di alto livello non basta solo avere talento, ma servono anche fortuna, determinazione e fiducia. Se mancano questi tre aspetti, il talento si può dilapidare ed una brillante carriera può finire prima ancora che cominci.

12 fenomeni del calcio scomparsi nel nulla
Il talento da solo non basta: le migliori promesse sprecate del calcio – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Senza andare a scomodare i mostri sacri di questo sport come Cristiano Ronaldo, Messi, Mbappé è Haaland – giocatori che si vedono una volta ogni 10-15 anni – dovete sapere che già l’essere un calciatore di una squadra di massima serie è un’impresa titanica. Ogni anno nelle squadre dei cinque massimi campionati europei (quelli di maggior livello nel mondo) ci sono all’incirca 2.000 calciatori, molti dei quali però riescono a rimanere a questo livello solo per qualche anno, in alcuni casi anche per uno solo.

Non stiamo parlando solo di calciatori di squadre minori o calciatori che già da principio sembrano essere di qualità inferiore agli altri, ma anche di giovani talenti le cui qualità sono ben evidenti e fanno pensare a tutti che ci si trovi dinnanzi ad un potenziale crack del calcio mondiale. Il talento ha permesso loro di mettersi in mostra e di giungere al massimo livello di questo sport, ma è proprio in quel momento che comincia il difficile: confermarsi a quei livelli.

I 12 fenomeni del calcio mondiale che si sono persi per strada

Di talenti cristallini che si sono persi nel tempo ne abbiamo visti tanti e qui in Italia tutti conoscono le storie di Antonio Cassano e Mario Balotelli. I due erano dei super talenti, destinati a raccogliere l’eredità di Totti, Cassano, Baggio, Vialli e via dicendo. Tuttavia a causa di un carattere non adatto alla vita da sportivo, hanno reso molto meno di quanto avrebbero potuto.

12 fenomeni del calcio scomparsi nel nulla
Il talento di Cesc Fabregas avrebbe meritato migliore fortuna – Grantennistoscana.it

Cominciamo questa rassegna di fenomeni scomparsi con gli “italiani”. Il talento più puro visto in Italia negli ultimi anni è stato senza dubbio quello di Alexandre Pato. Classe ’89, venne acquistato dal Milan quando aveva 17 anni e a 18 ha esordito in Serie A mostrando numeri di alta scuola. I rossoneri erano sicuri di avere per le mani il prossimo pallone d’oro, ma i problemi fisici e un carattere non proprio determinato lo hanno portato a perdersi quando era poco più che un adolescente.

Rimanendo in Italia e al Milan, un altro talento cristallino era Hackim Mastour, italo-marocchino che ha cominciato a destare l’attenzione del mondo intero quando aveva ancora 15 anni. Si pensava potesse diventare uno dei talenti migliori al mondo, ma al Milan non ha mai esordito e prima ancora di diventare un professionista si sono perse le tracce.

Un altro talento italiano perso per strada è stato Federico Macheda. Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, ha esordito tra i grandi prima di compiere 18 anni. Di lui si diceva che potesse essere il nuovo Peppe Rossi (altro talento italiano cresciuto a Manchester), ma non è mai riuscito a confermare il suo enorme potenziale.

Fucina di grandi talenti, la cantera del Barcellona negli anni ha lanciato tantissimi giovani dall’enorme potenziale. Sicuramente tutti ricordano quanto ci si attendeva da Bojan Kirkc, ma le aspettative erano decisamente alte anche per Giovani Dos Santos, considerato il Ronaldinho messicano, e Sergi Samper, considerato in Catalogna l’erede di Xavi, ma mai diventato un vero e proprio titolare del Barça.

Sempre scuola Barça e decisamente di maggiore successo rispetto agli altri nominati Cesc Fabregas. Lo spagnolo ha avuto una carriera discreta, ma dopo l’esordio all’Arsenal a soli 17 anni ci si aspettava da lui che potesse diventare uno dei migliori giocatori al mondo, cosa che non è mai successa. Scomparso dai radar poco dopo aver compiuto 30 anni, Cesc adesso gioca al Como.

Altri due fenomeni annunciati che non hanno mai rispettato le attese sono stati il brasiliano Ganso – trequartista di tecnica sublime ma dal passo troppo compassato per l’Europa – e l’attaccante statunitense Freddy Adu, il quale detiene il record come più giovane partecipante e goleador del campionato mondiale Under 20.

I gioielli poco brillanti della Premier League

La Premier è da diversi anni il campionato più ricco di talento e di capitali. Le squadre d’oltremanica spendono e spandono, opzionando talenti giovanissimi a prezzi folli (qualcuno ha detto Mudrick e Anthony?). A volte questi talenti rispettano le altissime aspettative, come nel caso di Aguero e Haaland, ma molte volte le quotazioni eccessive e la pressione mediatica schiacciano questi talenti.

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Non solo Cassano, Balotelli e Peppe Rossi, anche Federico Macheda ha dilapidato il suo enorme talento – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Questo è stato sicuramente il caso di Jack Rodwell, cresciuto all’Everton con l’etichetta di “Nuovo Rooney” e scomparso dopo essere stato acquistato nel 2012 dal Manchester City. Destino simile per il centrocampista Josh McEachran del Chelsea. Ha esordito nel 2010 con Ancelotti e per lungo ha preso il posto di Frank Lampard, di cui si pensava avrebbe raccolto l’eredità, ma il suo destino è stato differente.

Un altro britannico vittima delle pressioni eccessive è stato Ravel Morrison, frutto dell’Accademy del Manchester United di cui Sir Alex Ferguson ha decantato le lodi più volte. Tuttavia nel 2012 l’attaccante ha lasciato lo United senza mai esordire tra i professionisti e nel giro di qualche anno è scomparso dai radar. Brasiliano, ma talento cresciuto in Premier – per la precisione nell’Arsenal – Denilson (non quello degli anni ’90). Talento cristallino, il verdeoro non si è mai adattato ai ritmi della Premier e dopo 150 presenze con Gunners è tornato in patria.

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