Sono ben 13 cattive abitudini che corrodono il tuo animo rendendoti vulnerabile e triste la maggior del tempo. Corri ai ripari e sii felice!
Tutti siamo alla ricerca costante della felicità. Non esiste persona sulla faccia della Terra che non voglia essere felice nella propria vita. Anche perché la felicità è un concetto così astratto che racchiude dentro di sé una miriade di possibilità e sfumature. Amore, ricchezza, tranquillità e salute sono solo alcuni degli aspetti che concorrono a formare ciò che intendiamo oggi universalmente per felicità.
Tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, motivo per cui passiamo la maggior parte della nostra esistenza tristi, vulnerabili e soprattutto insoddisfatti. Quando, infatti, parliamo della felicità, immaginiamo un concetto così perfetto e armonioso nel suo insieme, che tutto quello che non ci sembra all’altezza ci fa sprofondare nell’angoscia più totale. Eppure, siamo noi e noi solo noi gli artefici della nostra felicità.
Ma non solo. Sono le cose che facciamo e il modo in cui ci approcciamo al mondo e agli altri a renderci infelici e insoddisfatti della vita. E questo è un grandissimo problema. Diciamo pure come rimanere felici sia un lavoro a tempo pieno. Non c’è una formula giusta o sbagliata. Ognuno di noi, infatti, ha una propria sensibilità; tuttavia una cosa è certa. Alzare sempre l’asticella alla ricerca in questo caso di qualcosa che forse nemmeno esiste, ci fa dimenticare quelli che lo scrittore Francesco Piccolo ha definito momenti di trascurabile felicità.
Ecco perché se vediamo gli altri in uno stato perennemente felice non solo è frustrante, ma ci chiediamo anche come sia possibile. Il fatto è che però non sappiamo come si comportano quando nessuno li vede. Sono davvero felici? Si illudono soltanto o più semplicemente mettono in scena una recita per illudere gli altri nonché loro stessi in primis? Sono domande a cui è difficile rispondere.
Eppure, non tutto è perduto. Ci sono, infatti, alcune cose che possiamo controllare per migliorare la qualità della nostra vita. Giusto per rendere l’idea, se sei capace di riconoscere le cose o peggio le persone che ti procurano un’infinità infelicità che sfocia anche nella disperazione, sicuramente hai già fatto sei nella giusta direzione. Ma non è l’unico passo da fare.
Ci sono, infatti, ben 13 cattivissime abitudini che nove volte su dieci corrodono il tuo animo rendendoti vulnerabile, triste e assolutamente insoddisfatto. La felicità però non è uno stato di grazia oggettivo, ma un filtro con cui guardare il mondo. Ma partiamo dalla prima!
Trascorrere troppo tempo sugli schermi, soprattutto sui social media, può provocare un senso distorto della realtà, sentimenti di inadeguatezza dovuti al confronto costante col prossimo, nonché una riduzione delle interazioni faccia a faccia. Confrontarsi costantemente con gli altri ci fa sentire come se non fossimo all’altezza o ancora abbastanza bravi.
Il risultato di un comportamento simile è insicurezza e gelosia, minando sia l’autostima che la felicità. Ma non solo. Siamo tutti così tanto ossessionati dagli schermi di tutte le dimensioni, che stiamo lentamente trasformando le interazioni sociali senza neanche accorgercene. Ecco perché vedere una coppia a cena o un gruppo di amici che passa la serata quasi esclusivamente al telefono è l’esempio lampante del sovraccarico digitale. In alcuni casi è obbligatorio stare offline.
2. Ignorare gli obiettivi personali
Obiettivi e sogni li abbiamo tutti e sarebbe strano il contrario in realtà. L’unica differenza tra qualcuno di successo e qualcuno che non ha successo però, è che il primo non ha mai smesso di lavorarci diligentemente. Ma questo significa che sono più felici? Per nulla! Almeno però la loro vita ha o ha avuto significato proprio perché si sono inseguiti con tenacia e determinazione i propri sogni. E un atteggiamento propositivo e attivo verso i nostri obiettivi ci rende più felici e realizzati. Ecco perché trascurare le proprie aspirazioni può portare a una sensazione di stagnazione e di potenziale insoddisfatto.
3. Paura del cambiamento
La maggior parte delle persone prima o poi sviluppa la paura del cambiamento. Per alcuni, è perché hanno una vita incredibilmente comoda e non vogliono sconvolgere le cose. Altri, anche se si trovano in una posizione non proprio invidiabile, temono comunque il cambiamento perché la situazione che conoscono è migliore di quella che non conoscono e hanno paura, in poche parole, di stare peggio di prima.
Attenzione, è un timore più che lecito, ma altrettanto invalidante e che riguarda la maggior parte delle persone, troppo compiacenti e pronte a tutto pur di non stravolgere il proprio status quo, non importa quanto sia insoddisfacente. Resistere al cambiamento però impedisce la crescita personale e limita le nostre esperienze. Accettare il cambiamento, anche quando è scomodo, invece, può portare a nuove opportunità e a un senso di trionfo mai sperimentato prima.
4. Relazioni malsane e tossiche
Il nostro “mondo” influenza fortemente il modo in cui viviamo e percepiamo la vita. Giusto per rendere l’idea, se si vive vicino ad una discarica, la qualità della vita sarà inferiore rispetto a quella delle persone che ci non vivono. E questo ragionamento si può applicare anche sulle persone che scegliamo e che possono farci fiorire o appassire del tutto.
Circondarsi di persone tossiche o negative prosciuga seriamente le nostre energie e contribuisce a creare sentimenti di infelicità anche cronica. Ecco perché è fondamentale costruire e mantenere relazioni sane che forniscano supporto e positività anche quando il mondo sembra crollarci addosso. Se stai vivendo una situazioni simile, allontana subito da te tutte le persone che ti fanno stare male, compresi i familiari.
5. Trascurare le proprie passioni
Questo è uno degli errori principali quando parliamo di infelicità. La vita, infatti, a volte ci assorbe e travolge così tanto da farci dimenticare chi siamo e cosa ci entusiasma. Svegliarsi presto la mattina per andare al lavoro e mettere su famiglia sono aspetti strutturali dell’esistenza di una persona ma non esaustivi per il proprio benessere generale. Ignorare, infatti, gli hobby e gli interessi che ci portano gioia e soddisfazione può provocare sia una sensazione di monotonia che una mancanza di entusiasmo nella vita altamente pericolosa.
E trascurare passioni e interessi personali che non sono conformi alle norme sociali si traduce anche in una mancanza di autenticità e gioia. Non importa quanto tu sia impegnato, dovresti comunque trovare il tempo per abbracciare le tue passioni perché, il più delle volte, è proprio grazie a queste se ci sentiamo vivi e felici.
6. Sottovalutare le piccole vittorie
Trascurare i piccoli risultati e concentrarsi solo su quelli più significativi può portare a un senso di impegno costante e di perseveranza senza riconoscere però i progressi fatti fino ad ora. In questo modo si è intrappolati in una corsa al successo perpetua senza quasi mai vedere la fine del proprio percorso.
Assicurati quindi di apprezzare il più possibile le piccole vittorie e i traguardi raggiunti. Anche se significa solo condividerli con la propria dolce metà bevendo uno spritz per festeggiare. Sarà comunque una grande vittoria!
7. Non prendere decisioni importanti
Un altro errore che commettiamo quasi tutti e che ci rende infelici è non prendere decisioni importanti in tempo. Ad esempio, non puoi desiderare disperatamente di cambiare lavoro se non valuti prima bene tutti i tuoi punti di forza e di debolezza, attuando così una strategia efficace per il tuo futuro. In questo caso, infatti, si tratta solo di desideri a vuoto che non fanno altro se non acuire il senso di frustrazione.
Evitare decisioni, grandi o piccole che siano, significa rimanere bloccati nel limbo e impotenti. Motivo per cui tutte le scelte irrisolte si accumulano e creano disordine mentale e aumento dei livelli di stress. Non rimandare più e prendi una decisione se ti sembra quella giusta!
8. Pensare troppo
Alcune persone semplicemente pensano troppo. Continuano a riavvolgere i rimpianti del passato nella loro mente e rimangono bloccati in schemi di pensiero negativi che si estendono a qualsiasi aspetto della loro vita. Il dialogo interiore negativo però significa solo sminuirsi costantemente, dubitando delle proprie capacità e concentrandosi così solo sui difetti.
Questo modello di pensiero può creare un ciclo di negatività che può influenzare massicciamente la nostra vita. Ma non solo. Non vivere appieno il momento presente – il famoso “qui e ora” per intenderci – rimuginando sul passato o preoccupandosi del futuro ci impedisce di vedere tutto il buono delle esperienze che si vivono nel presente perdendo anche opportunità importanti.
E poi, quando si pianifica in maniera eccessiva al punto da essere ossessionati dal futuro, si aumenta solo il livello di stress e ansia per cose o situazioni le cui probabilità di accadere sono quasi nulle. In altre parole, i più grandi nemici di noi stessi siamo noi che immaginiamo sempre gli scenari peggiori e oggettivamente irrealizzabili o ancora vogliamo di più e sempre di più proprio perché siamo facili prede dei nostri pensieri.
A volte però nella vita va bene anche accontentarsi. Se hai quindi una vita relativamente serena, sii felice. Non sognare sempre ville con piscina e automobili lussuose e non soffermarti sul passato. Goditi il momento presente più che puoi.
9. Distacco dalla natura
Stare poco tempo all’aria aperta e lontano dalla natura ci rende infelici. Trascorrere la maggior parte del tempo in città protetti e al contempo blindati dal cemento non solo non ci fa entrare in contatto col resto del mondo, ma contribuisce ad aumentare stress e insoddisfazione.
Non c’è da meravigliarsi quindi se la maggior parte delle persone che vivono nelle grandi città soffrano di ansia e abbiano non solo le case ma anche le menti disordinate. Perditi nel mondo e godi del mare, del sole e degli alberi: non sarai più come prima!
10. Ignorare la propria salute
Trascurare la propria salute non facendo attività fisica, mangiando male o non dormendo abbastanza provoca affaticamento, calo di energia e infelicità in generale. Diciamo pure come il nostro corpo sia un tempio e in quanto tale ha bisogno di cure e attenzioni costanti. In caso contrario, si possono avere anche degli effetti tangibili della vita sregolata che si segue, come pressione alta e colesterolo fuori controllo. Ma non solo. È anche peggio trascurare in toto la propria salute mentale lasciando campo aperto all’ansia e agli sbalzi emotivi. Rilassarsi e allenarsi è la sola chiave per dare tregua al tuo corpo e alla tua mente.
11. Concentrarsi solo sulle cose materiali
Peccato veniale ma che non risparmia nessuno, tutti oggi rincorriamo i beni materiali e li equipariamo alla felicità. Dopo un po’ però ci sentiamo comunque vuoti e insoddisfatti; e così torniamo alla ricerca di nuovi beni d’acquisto che ci diano quella scarica di adrenalina in più. Niente di più sbagliato e deleterio in realtà. Le cose materiali, infatti, danno solo una soddisfazione temporanea, ma di solito non portano a una gioia perenne. Meglio concentrarsi sulle esperienze, capaci di generare ricordi duraturi a cui ripensare quando si è particolarmente giù.
12. Mancanza di confini
Non stabilire confini chiari con gli altri ci fa sentire sopraffatti e sfruttati. Ma non solo. Ci manca soprattutto il tempo personale per la cura di noi stessi e per le attività che ci piacciono. Ecco perché uscire sempre tardi da lavoro – facendo spesso e volentieri gli straordinari in ufficio – o ancora assecondare quasi sempre le richieste degli altri mina il nostro equilibrio interiore. Prova a goderti di più la vita mettendo al primo posto te stesso e a dire dei sani “no” una volta tanto.
13. Evitare le emozioni
Molte persone reprimono o ignorano le proprie emozioni invece di affrontarle di petto. E un comportamento simile può che generare infelicità a lungo andare. Anche se rimandiamo o facciamo finta di nulla, prima o poi tutte le emozioni usciranno allo scoperto in un modo o nell’altro e sarà come un fiume in piena impossibile da controllare.
Ecco perché è importante riconoscere ed elaborare i proprio sentimenti che è la chiave per mantenere il proprio benessere emotivo. Giusto per rendere l’idea, evitare confronti e conversazioni difficili per prevenire emozioni spiacevoli come rabbia o tristezza porta solo a problemi irrisolti e relazioni tese. Meglio comunicare e risolvere tutti i problemi col dialogo.
Ma non solo. Anche sforzarsi costantemente di mantenere un atteggiamento positivo senza riconoscere ed elaborare le emozioni negative deteriora il nostro animo. La vita è fatta di momenti belli e brutti ed è importante saper accogliere e scomporre entrambi per vivere al meglio.
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