Quando siete soliti lavarvi i denti nel corso della giornata? Ecco per quale motivo non andrebbe mai fatto subito dopo aver mangiato!
L’importanza di lavare i denti più volte al giorno mantenendo un costanza nel tempo e prestando attenzione al modo di utilizzare lo spazzolino sono concetti che ci vengono trasmessi sin da quando siamo bambini. Lo fanno i genitori, ma anche e soprattutto il dentista, il cui compito è anche quello di informare le nuove generazioni in merito all’attenzione e alla cura che occorre dedicare ad una parte del nostro corpo troppo spesso sottovalutata.
La mancanza di una igiene orale effettuata correttamente e ripetutamente, eliminando i residui di cibo e restituendo freschezza alla bocca, porterà infatti alla formazione di placca dando il via ad un processo che, nei casi peggiori, potrebbe diventare irreversibile portando alla formazione delle carie.
La placca, se non eliminata per tempo, potrebbe diventare tartaro e la situazione rischierebbe di andare ulteriormente peggiorando rendendo necessari interventi del dentista sempre più invasivi. Ma una domanda che in tanti si pongono è quando sia il momento migliore, nel corso della giornata, per lavarsi i denti così da ottenere risultati davvero efficaci e duraturi.
Lavare i denti prima o dopo i pasti? Ecco qual è l’abitudine errata di molte persone
Di fatto è meglio utilizzare lo spazzolino, manuale o elettrico, prima o dopo aver fatto colazione e ancora prima o dopo gli altri pasti che si consumeranno durante il giorno? Scopriamo dunque quando questa preziosa abitudine dovrebbe essere messa in atto. Anzitutto sottolineiamo quante volte al giorno bisognerebbe lavare i denti. Si tratta di una questione sulla quale gli esperti si trovano d’accordo: bisognerebbe farlo non meno di due volte nell’arco della giornata, preferibilmente di mattina e durante la sera.
Lo conferma peraltro anche l’associazione americana ADA, l’American Dental Association specificando inoltre che i denti andrebbero spazzolati almeno due minuti a volta. Farlo per un quantitativo di tempo inferiore non produrrebbe infatti risultati ottimali poiché non si riuscirebbe ad eliminare la placca in modo efficace. Il suggerimento in tal senso è quello di impostare in timer fin quando l’abitudine legata al tempo di spazzolatura non sarà acquisita. Vi sono specialisti che suggeriscono di puntare ad almeno tre lavaggi quotidiani aggiungendone uno anche nell’orario del pranzo.
Importante è a tal proposito sottolineare che, in ogni caso, limitarsi a lavare i denti non basta a prevenire al 100% il rischio di carie. Sarebbe infatti preferibile effettuare visite e controlli periodici dal dentista che sarà in grado di individuare rapidamente eventuali segnali di rischio. Ma non solo: il suggerimento è quello di programmare almeno una pulizia dei denti ogni sei mesi, dunque almeno due l’anno, presso uno specialista dell’igiene dentale, che adopererà gli strumenti più idonei per la totale rimozione della placca.
Come lavare i denti dopo aver mangiato
Passiamo ora alla questione più spinosa ovvero quando lavare i denti dopo i pasti e quanto tempo occorre attendere, dopo mangiato, per farlo. Gli esperti non hanno una risposta universale perché il loro suggerimento è quello di valutare situazione per situazione sulla base degli alimenti che sono stati consumati nel corso del pasto. Per esempio se sono stati mangiati alimenti o bevande caratterizzati da elevata acidità bisognerebbe attendere prima di procedere con il lavaggio.
Gli acidi contenuti in prodotti quali il succo d’arancia, il caffè o i pomodori infatti riescono ad intaccare ed indebolire lo smalto. Recarsi a lavare i denti pochi minuti dopo averli ingeriti potrebbe provocare danni allo smalto stesso, pertanto è sconsigliabile agire immediatamente. In tale contesto il suggerimento degli specialisti è quello di attendere almeno mezz’ora, dopo aver mangiato, a meno che non siano stati assunti solo cibi privi di acidità. Inoltre è bene, prima di spazzolare i denti, sciacquare la bocca con acqua in maniera tale da neutralizzare gli acidi residui.
Il consiglio dell’ADA è addirittura quello di attendere almeno 60 minuti prima di procedere cosi da eliminare ogni potenziale rischio. Chiedere ulteriori informazioni al proprio dentista o ad un igienista dentale è in ogni caso sempre consigliabile così da rispettare alla lettera ogni indicazione.
Lavare i denti prima o dopo la colazione?
Altro quesito che in tantissimi si pongono è che sia preferibile lavare i denti prima o dopo aver fatto colazione. Ed effettivamente vi sono risposte discordanti a tal proposito: c’è chi ritiene che vada rispettata la regola dello spazzolamento dei denti dopo aver mangiato ed invece chi sottolinea l’importanza di farlo appena svegli, quale contributo per eliminare sia la placca che i batteri che, nel corso della notte, vengono a formarsi in bocca.
Inoltre in tal modo i denti verranno rivestiti da uno strato protettivo che li aiuta a difendersi, nel corso dei primi pasti, dagli acidi degli alimenti. In questo caso si potrebbe, a colazione terminata, utilizzare dell’acqua per sciacquare la bocca andando così a riequilibrare il Ph; l’acqua consente inoltre di eliminare i depositi di cibo più grandi mentre poco tempo dopo ovvero in seguito al pranzo, lavando i denti si rimuoveranno anche quelli di dimensioni inferiori.
Qualora si decida di lavare i denti dopo colazione sarà comunque consigliabile attendere alcune decine di minuti, specialmente se sono state consumate bevande acide come il succo d’arancia o il caffè. Il suggerimento rimane comunque quello di chiedere un consulto al proprio dentista di fiducia per capire quando sia meglio pulire i denti anche in base alla propria storia ‘clinca’ nonché alle abitudini quotidiane.
Come lavare i denti correttamente
Concludiamo questo articolo fornendo una serie di informazioni in merito al metodo consigliato per pulire accuratamente i denti. Una corretta igiene orale prevede di spazzolarli in maniera accurata, toccando sia le superfici dentali interne che esterne nonché la parte adibita alla masticazione. Importante e spesso troppo sottovalutato è il cambio di spazzolino ogni 3-4 mesi (secondo ADA) poiché altrimenti sarà troppo deteriorato e rovinato e le setole risulteranno meno efficaci in fase di pulitura dei denti.
Infine non bisogna esercitare eccessiva pressione ma muoversi con delicatezza per evitare di andare a provocare danni alle gengive. Dopo l’utilizzo dello spazzolino è altamente consigliabile utilizzare il filo interdentale, strumento estremamente utile per arrivare là dove lo spazzolino non riesce a rimuovere i residui di cibo ovvero negli spazi compresi tra un dente e l’altro. In commercio ne esistono diverse tipologie, anche dalla forma piatta, per riuscire a passare tra ogni tipo di dente e completare la pulizia iniziata con lo spazzolino.