Quota 103 è l’accesso pensionistico flessibile attivo fino al 31 dicembre 2023. L’INPS ha chiarito i requisiti di accesso e le finestre temporali.
Mentre si attende la Riforma delle Pensioni, il Governo Meloni ha introdotto con la Legge di Bilancio 2023 lo scivolo pensionistico Quota 103. Il sistema previdenziale italiano consente ai lavoratori di lasciare il lavoro sfruttando diversi scivoli. Ogni forma di pensionamento ha dei paletti che restringono la platea dei beneficiari.
Le uniche opzioni aperte a tutti i cittadini sono la pensione di vecchiaia (67 anni di età e venti minimi di contribuzione), la pensione anticipata ordinaria (41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e 42 anni e dieci mesi per gli uomini) e Quota 103.
Il nuovo sistema di accesso pensionistico anticipato ideato dal Governo Meloni consente di lasciare il lavoro a 62 anni di età avendo maturato 41 anni di contributi. Un’uscita di cinque anni prima, dunque, rispetto la pensione di vecchiaia che inciderà, comunque, sull’assegno pensionistico. Il lavoratore, dunque, dovrà scegliere se godersi il meritato riposo prima del tempo accettando un importo della pensione più basso o se aspettare i 67 anni ottenendo, poi, un assegno più cospicuo.
Accesso pensionistico anticipato, le indicazioni dell’INPS
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha specificato nella Circolare numero 27 del 10 marzo 2023 come possano usufruire dell’accesso pensionistico anticipato
- gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e
- alle forme esclusive e sostitutive gestite dall’INPS e
- alla Gestione Separata
a condizione che entro il 31 dicembre 2023 raggiungano
- un’età anagrafica di 62 anni
- un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
Maturando tali requisiti, il lavoratore potrà fare richiesta di Quota 103 in qualsiasi momento successivo all’apertura della finestra di uscita. Significa che non appena raggiunti i requisiti si dovrà attendere la finestra temporale
- di tre mesi se lavoratori dipendenti con datori di lavoro differenti dalle Pubbliche Amministrazioni o lavoratori autonomi,
- di sei mesi se dipendenti di una PA.
Nella circolare, l’INPS specifica come per i dipendenti privati e autonomi la decorrenza della pensione dovrà essere comunque successiva al 1° aprile mentre per i dipendenti della Pubblica Amministrazione non potrà essere precedente al 1° agosto 2023.
Diverso il caso del personale di ruolo Afam e delle scuole. L’uscita è prevista rispettivamente per il 1° novembre e il 1° settembre dell’anno di maturazione dei requisiti (62 anni di età e 41 di contributi). Si concede, dunque, di inoltrare domanda dopo l’uscita anticipata a condizione che si proceda entro l’anno solare.
Concludiamo con un’indicazione sull’importo della pensione con Quota 103. L’INPS ricorda come l’assegno in caso di accesso pensionistico anticipato dovrà risultare inferiore a cinque volte il trattamento minimo stabilito annualmente. Nel 2023 la soglia è di 2.818,65 euro. La parte eccedente si recupererà una volta maturati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia.