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Acquisto nuova auto: ma cosa conviene davvero, diesel o benzina? No, ciò che credi è completamente sbagliato

Ci sono diversi fattori da prendere in considerazione sull’acquisto di una nuova auto: conviene diesel o benzina? Ecco la risposta definitiva.

L’acquisto di una nuova auto è un evento significativo nella vita di molte persone. Si tratta di un investimento importante che richiede tempo, denaro e, soprattutto, una buona dose di informazioni. Scegliere l’auto giusta non è una decisione da prendere alla leggera, poiché può influenzare il nostro benessere, la nostra sicurezza e soprattutto il nostro budget.

È importante conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di auto prima di acquistarle – grantennistoscana.it

Negli ultimi anni, le normative sulle emissioni dei veicoli si sono fatte ulteriormente stringenti, spingendo molti acquirenti a interrogarsi sulla scelta tra un’auto a benzina o diesel. Le nuove regolamentazioni ambientali, volte a ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, hanno portato a un cambiamento significativo nel panorama automobilistico.

Per molti anni sono esistiti fondamentalmente solo due metodi di rifornimento delle auto: diesel o benzina. Negli ultimi dieci, però, abbiamo assistito alla comparsa di diversi nuovi metodi di alimentazione, con uno spostamento verso fonti energetiche più ecologiche

Pro e contro dell’auto a benzina

Le auto a benzina offrono una serie di vantaggi che le hanno rese estremamente popolari. Prima di tutto, il mercato delle auto a benzina offre la più ampia gamma di modelli tra cui scegliere, garantendo una vasta scelta per i consumatori. Inoltre, l’efficienza dei consumi è costantemente migliorata nel corso degli anni, rendendole più economiche da guidare rispetto al passato. Allo stesso tempo, le auto a benzina beneficiano di tasse più basse rispetto alle auto diesel, un fattore che può essere molto attraente per i proprietari di veicoli.

Un altro vantaggio è l’ampia rete di stazioni di rifornimento disponibili, che rende il l’operazione comoda e facilmente accessibile.

La maggior parte delle persone ha familiarità con la guida di auto a benzina perché è stato il tipo di veicolo più comune per molti anni – grantennistoscana.it

Ovviamente, non sono prive di svantaggi. Il prezzo della benzina è aumentato negli ultimi decenni, raggiungendo livelli record nel 2022 a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. È previsto che questi alti prezzi del carburante continueranno anche nel corso del 2023. Questi fattori possono rendere i costi di gestione meno convenienti.

Un altro importante contro delle auto a benzina è il loro contributo all’inquinamento atmosferico. A causa di ciò, molti governi hanno deciso di vietare la vendita di tutte le nuove a partire dal 2030, insieme alle auto diesel. Inoltre, tendono a svalutarsi più velocemente rispetto alle auto diesel, il che potrebbe influire sulla loro attrattiva come investimento a lungo termine.

Infine, è importante considerare che il petrolio, fonte di energia delle auto a benzina, è una risorsa limitata e non rinnovabile. Questo significa che, nel lungo termine, l’approvvigionamento di benzina potrebbe diventare sempre più costoso e difficile.

Pro e contro delle auto diesel

Le auto diesel offrono diversi vantaggi rispetto alle auto a benzina. Innanzitutto, tendono a svalutarsi meno nel tempo, il che può essere un punto positivo per chi desidera mantenere un valore di rivendita elevato. Inoltre, sono particolarmente adatte per percorrere distanze più lunghe grazie alla maggiore efficienza dei consumi rispetto alle auto a benzina. Questo li rende una scelta ideale per chi fa molti chilometri o per chi effettua viaggi su lunghe tratte.

Le auto diesel vantano anche una facile reperibilità di carburante grazie all’ampia rete di stazioni di servizio che dispongono di pompe di gasolio.

Per quanto riguarda gli svantaggi associati, il primo riguarda sicuramente i costi. Storicamente, le auto diesel sono state più costose rispetto alle loro controparti a benzina. Inoltre, risentono della volatilità dei prezzi dei carburanti, e attualmente il diesel è considerato il carburante più costoso.

Anche se non hanno alte emissioni di CO2, le auto diesel non sono considerate un’opzione ecologicamente “verde” – grantennistoscana.it

Un altro svantaggio riguarda le emissioni inquinanti. Sebbene producano meno CO2, generano particelle inquinanti come ossidi di azoto, idrocarburi e particolato.

Le auto diesel possono comportare costi assicurativi mediamente più elevati rispetto ad altre tipologie di veicoli. Inoltre, le spese di sostituzione o riparazione dei componenti possono risultare più onerose rispetto a quelle delle auto a benzina.

Un’altra considerazione è che il petrolio, esattamente come per le macchine a benzina, è una risorsa limitata. Questo solleva questioni sulla sostenibilità a lungo termine dell’utilizzo di auto diesel.

Infine, i motori diesel tendono ad essere più rumorosi rispetto ai motori a benzina o ad altre tipologie di autovetture, il che può essere considerato un difetto da parte di alcuni conducenti.

Non solo benzina e diesel: le auto elettriche e ibride

L’alternativa più efficiente a una macchina benzina o diesel riguarda i veicoli completamente elettrici (EV), che funzionano esclusivamente con energia elettrica. Gli EV sono alimentati da una batteria ricaricabile e non emettono CO2 durante la guida, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra.

Gli EV hanno un’autonomia limitata rispetto alle auto tradizionali a benzina o diesel, ma il numero di stazioni di ricarica pubbliche sta aumentando e le batterie stanno diventando sempre più efficienti.

I veicoli elettrici sono adatti a chi desidera una soluzione completamente ecologica e ha accesso a una ricarica conveniente – grantennistoscana.it

L’alternativa alle auto completamente elettriche sono le auto ibride, cioè veicoli che combinano un pacco batterie e un motore a benzina che possono essere utilizzati separatamente o contemporaneamente.

Ciò significa che possono ridurre le emissioni pur mantenendo un buon chilometraggio e una buona velocità (emettono comunque un po’ di CO2 e altri gas). L’energia elettrica viene solitamente immagazzinata in una batteria ricaricabile che si ricarica durante la frenata o quando il motore a combustione interna è attivo.

Un passo avanti dai veicoli ibridi sono i veicoli ibridi plug-in (PHEV), che consentono di caricare la batteria anche da una presa elettrica esterna. Ciò significa che l’autonomia elettrica dei veicoli PHEV è maggiore rispetto ai veicoli ibridi tradizionali.

Fare scelte informate è importante: dal 2035 potrebbe cambiare tutto

Tuttavia, se una persona è intenzionata ad acquistare una nuova auto non può più basarsi esclusivamente sulle considerazioni in materia di prestazioni e consumi. Nel mondo che cambia continuamente di oggi, è anche molto importante prendere in considerazione la legislazione e gli avvenimenti politici. A causa del loro potenziale inquinante, infatti, le auto benzina, diesel e ibride sono al centro di numerose discussioni riguardo la loro possibilità di continuare a circolare in futuro.

In Unione Europea le discussioni in proposito vanno avanti da anni, tra annunci e passi indietro. All’inizio di quest’anno, ad esempio, c’era anche una data precisa: il 1° gennaio 2035. Da quel momento in poi, i produttori non avrebbero potuto più produrre veicoli a benzina, diesel, GPL o ibridi. Solo veicoli a emissioni zero. Poi, invece, c’è stato un dietrofront.

Il passaggio all’elettrico è pieno di potenziali insidie dal punto di vista economico e sociale – grantennistoscana.it

La scelta di una data precisa, infatti, ha spinto molti a evidenziare i rischi di questa decisione, anche se è ancora lontana nel tempo. L’alto costo delle auto elettriche, la loro limitata autonomia, la mancanza di infrastrutture di ricarica e, soprattutto, il rischio per centinaia di migliaia di posti di lavoro sono tutti fattori che oggi rendono difficile pensare a un abbandono totale delle auto benzina e diesel.

E così, il 3 marzo, tutto è stato congelato. L’incontro dei Rappresentanti Permanenti dell’Unione europea ha registrato l’impossibilità di proseguire con l’approvazione del regolamento. La presidenza ha quindi rimandato il fascicolo a un “prossimo Consiglio“, senza fissare una data precisa.

Nel 2025, la Commissione illustrerà il metodo di valutazione delle emissioni di CO2 nel ciclo di vita dei veicoli, mentre a luglio dello stesso anno dovrebbe entrare in vigore lo standard Euro 7, l’ultimo passo prima dell’addio ai motori a benzina e diesel. Nel 2026 si valuterà l’efficacia delle misure adottate e i rischi per l’occupazione, mentre l’obiettivo per il 2030 sarà una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 rispetto al 2021 per le auto.

Cosa succederà?

È bene ricordare che il blocco del 2035 riguarderà la produzione dei veicoli inquinanti, non la circolazione di quelli già esistenti. Chi acquista una macchina diesel o benzina potrà continuare ad usarla anche dopo quella data. È chiaro però che la situazione è in continuo sviluppo ed è quindi difficile basarsi sulle decisioni della politica per capire quale macchina sia più conveniente comprare in questo momento. 

Indipendentemente dalle decisioni politiche, il settore industriale è già in moto e sarà difficile fermarlo.

Le aziende hanno iniziato da tempo la conversione: Volkswagen sta investendo decine di miliardi di euro nell’elettrificazione, Stellantis sta lavorando per far sì che il 100% delle vendite in Europa e il 50% delle vendite negli Stati Uniti siano rappresentate solo da veicoli completamente elettrici entro la fine del decennio.

Il colosso Toyota, pur mantenendo alcune riserve e continuando a sviluppare anche le tecnologie per le auto a idrogeno, prevede di vendere 3,5 milioni di auto elettriche entro il 2030.

In sostanza, entro quell’anno, circa il 90% dei veicoli offerti dai produttori automobilistici sarà a batteria. Basare l’acquisto di una macchina oggi su quello che succederà fra 10 anni è difficile ma è comunque importante fare scelte informate.

Paolo Pontremolesi

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