Per la prossima festa delle donne tutti gli italiani dovranno dire addio alla mimosa. Spunta un clamoroso divieto: non si potrà comprare.
Marzo è il mese della donna, con l’8 che è la giornata dedicata a tutto il gentil sesso. A sorpresa però milioni di italiani dovranno dire addio alla mimosa. Il fiore non si potrà comprare a causa di un inedito divieto. Andiamo quindi a vedere cosa sta succedendo nella penisola italiana.
Mercoledì 8 Marzo si festeggia la giornata dedicata alle donne. Tutti sappiamo che il simbolo ed il fiore da regalare è la mimosa. La scelta di questa particolare pianta risale addirittura al 1946 quando due donne dell’Unione Donne d’Italia (UDI), Rita Montagnana, antifascista che aveva preso parte alle lotte partigiane, e Teresa Mattei, storica militante comunista, proposero il rametto di mimosa come simbolo.
L’Italia si trovava in condizioni economiche disastrose dopo la guerra e la mimosa rappresentava un fiore spontaneo e che costava poco o nulla. Mentre la mimosa è italiana, l’usanza di festeggiare le donne è di origine statunitense. In questo casa la tradizione risale al 1908, quando le donne socialiste organizzarono la prima giornata dedicata, durante un raduno al Theater di Chicago. Da quest’anno però la mimosa non si potrà regalare, andiamo quindi a vedere il motivo dietro questa decisione.
Addio alla mimosa, i motivi dietro la scelta clamorosa: cambia tutto
Come abbiamo ricordato, la mimosa da quasi un secolo è il simbolo della Festa delle Donne. Se questo nasce come un fiore economico e dal costo quasi nullo, da quest’anno cambia tutto. Infatti anche il suo prezzo si è impennato, visto che la produzione è stata ridotta malgrado lo stesso numero di richieste.
Secondo le prime stime gli aumenti sull’acquisto del fiore si attestano tra il 20 ed il 25% rispetto allo scorso anno. Quest’anno la produzione nell’asse Seborga-Sasso-Vallebona non è stata una delle migliori. Le tre zone in questione sono strategiche in Italia per la coltivazione di della pianta in questione. La colpa per la scarsa produzione va data proprio alla siccità che ha provocato un raccolto inferiore.
Rispetto allo scorso anno i mazzi saranno di quattro etti e non più mezzo chilo. L’Italia non è l’unico paese che compra questo tipo di fiore. Infatti nel mercato delle mimose è coinvolta anche la Russia come una delle principali acquirenti. La preoccupazione principale quindi è data proprio dal prezzo della pianta. Lo scarso raccolto preoccupa un po’ tutti i coltivatori visto che la mimosa è uno dei pochi fiori che ha appeal internazionale. Tra pochi giorni quindi capiremo a quanto verrà venduto un mazzo di mimose.