Adriano Celentano, il figlio Giacomo e quel dramma terribile: come sta ora

Icona evergreen della canzone italiana, Adriano Celentano ha dovuto affrontare un terribile dramma in famiglia: quello del figlio Giacomo.

Il secondogenito dello showman più amato d’Italia ha passato momenti difficilissimi, ma pochi sono a conoscenza delle sue difficoltà. Ecco cosa è successo e come sta ora.

Adriano Celentano e il dramma del figlio Giacomo
Adriano Celentano: il celebre Molleggiato ha dovuto affrontare un pesante dramma familiare (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Spesso si pensa che il mondo degli artisti e dei divi dello spettacolo sia una specie di torre d’avorio: un piccolo paradiso separato dai problemi di tutti i mortali, a cominciare dal dolore e dalla malattia. Forse abbiamo confuso i personaggi dello spettacolo con le divinità olimpiche, perché le cose non stanno esattamente così.

Anche nella vita di chi da sempre è abituato a vivere di pane e spettacolo, riuscendo sempre a stare al passo coi tempi, può presentarsi un dramma familiare: una circostanza sofferta, difficile da gestire. Situazioni intricate, intrecciate a dolori nascosti, sottili come una lama, che penetrano l’anima da parte a parte. Drammi che, anche se non ostentati né messi in piazza (come tutte le sofferenze vere, che non amano stare sotto i riflettori), non per questo fanno meno male.

Un’icona sempre sulla cresta dell’onda

Lo scorso 6 gennaio ha superato il traguardo delle 85 primavere. Eppure la carriera di Adriano Celentano non fa rima col passato. Si parla di lui ancora al presente, come è tipico delle icone senza tempo della musica. Leggenda del rock italiano che ha scritto pagine di storia della musica, ancora oggi Celentano fa parte – e a pieno titolo – del panorama canoro del nostro Paese. Il popolare «Molleggiato», classe 1938, non ha mai smesso di reinventarsi e ancora adesso riscuote un grande successo.

perché Celentano è un'icona immortale
Celentano (qui con Mina): un mito musicale senza tempo che ha attraversato i decenni senza scalfiture (Foto Ansa) – grantennistoscana.it – grantennistoscana.it

Le star della musica passano, le generazioni anche, ma la stella di Celentano brilla ancora alta. È ancora inimitabile quel suo modo di stare sul palco e di ballare con movenze da tarantolato che gli ha guadagnato il soprannome col quale è universalmente conosciuto. Cantautore ma anche showman, il Molleggiato ha ancora delle cose da condividere col suo pubblico.

Tanto è vero che da qualche anno è sbarcato anche lui sui social media, su Instagram, dove ha esordito alla sua maniera, presentandosi con queste parole ai suoi follower: «Bello questo Instagram!… Perché ti permette di divulgare il tuo pensiero e, verificare in tempo reale se avevi davvero pensato qualcosa… ». Una battuta delle sue, fulminanti, che fanno capire come anche su piattaforme omologanti e standardizzate come quelle dei social si possano produrre contenuti originali senza tradire sé stessi per un pugno di click.

Adriano Celentano, il retroscena che pochi conoscono: il dramma del figlio Giacomo

Ma come dicevamo all’inizio, non è tutto rose e fiori, anzi. Nemmeno nella vita del ragazzo della via Gluck. Che ha dovuto fare i conti, come tanti altri genitori, con la sofferenza per la condizione del figlio Giacomo.

Celentano e il dramma del figlio
Giacomo, secondogenito e unico figlio maschio di Adriano Celentano e Claudia Mori (Foto Instagram @giacomogabrielecelentano) – grantennistoscana.it

Giacomo Gabriele Celentano, nato nel 1966, è il secondogenito di Adriano Celentano e di Claudia Mori. Prima di lui era nata la sorella Rosita (1965), infine nel 1968 è arrivata anche Rosalinda. Giacomo non è estraneo al mondo della musica, anche se da un po’ di tempo è lontano dalle scene.

Anche il figlio di Celentano conosce e parla la lingua della musica e dello spettacolo. Mondi dai quali si è allontanato non per una casualità, ma per via di una ben specifica condizione di cui con ogni probabilità pochi sono a conoscenza.

Giacomo Celentano, i primi passi nel mondo della musica fino alla svolta del 1997

Il debutto nel mondo della musica risale al 1989 con l’uscita in estate di Musica veloce, il primo singolo di Giacomo nato dalla collaborazione con Mario Lavezzi, che viene trasmesso ogni giorno alla radio. La canzone preannunciava Dentro il bosco, il suo primo album da solista uscito a settembre col marchio CGD di Caterina Caselli.

la carriera musicale di Giacomo Celentano
Giacomo Celentano sul palco dell’Ariston nel 2002 (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Un esordio, a soli 23 anni, coronato anche da un discreto successo. Conosciuta è anche Vento d’estate, la canzone scritta col padre e inclusa nell’album Arrivano gli uomini (1996) del Molleggiato.

La svolta, nella carriera musicale di Giacomo, arriva nel 1997 e ha che vedere col mondo della fede. È allora infatti che lega il proprio nome a due noti musicisti di ispirazione cristiana come il cantautore Roberto Bignoli e il compositore Mario Ferrara.

Dal suo desiderio di scrivere brani musicali di christian music nascono L’Eterno Messaggio e il Cantico di Zaccaria. In veste di cantante prende parte a manifestazioni religiose come il Gospel Jubilee Festival di Torino e il Festival di Musica Cristiana di Sanremo.

Nel 2002 il secondogenito di Adriano Celentano partecipa al Festival di Sanremo nella Sezione Giovani col brano You and Me e dall’anno successivo comincia a collaborare alla stesura di importanti format televisivi tra cui Music Farm, Quelli che il calcio, Ballando con le stelle.

La terribile notte che cambiò la vita di Giacomo

Dicevamo dell’importanza centrale della fede nella vita di Giacomo Celentano, un credente sincero che nella fede cattolica ha trovato non solo fonte di ispirazione per la sua musica, ma anche un’ancora di salvezza. Nel 1990, un anno dopo i primi successi musicali, la sua vita infatti cambiò radicalmente.

cosa ha sconvolto la vita del figlio di Celentano
Una notte terribile sconvolse la vita del figlio di Celentano (Foto Instagram @giacomogabrielecelentano) – grantennistoscana.it

Tutto avviene durante quella che anni più tardi descriverà come «una notte oscura e misteriosa». È una sera di settembre del 1990. Giacomo, che allora ha ventiquattro anni, si trova a casa coi genitori Adriano e Claudia. Prima di coricarsi e di addormentarsi, accade un fatto insolito. Mentre è sdraiato sul letto, con gli occhi già chiusi, improvvisamente uno spasmo doloroso gli blocca lo stomaco spezzandogli il fiato.

La testa gira, Giacomo fatica a respirare: il petto gli ansima alla ricerca di aria, come negli ultimi momenti di agonia di un anziano morente. Passerà quella notte in bianco, paralizzato dalla paura, coi muscoli che non rispondono più, contando i minuti che lo separano dall’alba.

Il calvario di Giacomo Celentano

Dopo quella notte dolorosa inizia per lui un calvario di sofferenza fisica e psicologica, fatto di una lunga serie di esami, visite mediche, controlli. I dottori faticano a capire, gli dicono che va tutto bene, che non ha niente. Giacomo sperimenta così il senso di abbandono e di incomprensione, a volte anche di derisione, che ben conosce chi come lui è caduto nel nero tunnel della depressione.

il calvario patito da Giacomo Celentano
Dopo l’attacco di panico della terribile notte del 1990 per Giacomo verranno molti anni difficili (Foto Instagram @giacomogabrielecelentano) – grantennistoscana.it

La nera signora che è venuta a trovare Giacomo quella notte drammatica, causandogli un’insufficienza respiratoria, una alla volta spegne tante luci nella vita del ragazzo di allora. Le difficoltà respiratorie gli portano via il canto, lo sport, le uscite con gli amici. Anche la ragazza lo lascia. In pochi mesi Giacomo si ritrova, come ha detto una volta, «solo con la mia malattia» e «con la terra bruciata intorno».

Una luce nel buio e la rinascita

Nel buio fitto della depressione l’unico figlio maschio di Adriano Celentano si aggrappa a una luce fin lì fioca nella sua esistenza: la luce della fede. Lui che era lontano da questioni religiose (una volta ha ammesso che in quel periodo era «dedito solo alle canzoni e al mio lavoro: non andavo più in Chiesa e non pregavo più») inizia un cammino che gradualmente lo porterà a superare i suoi tanti problemi, aiutandolo a lasciarsi alle spalle il tunnel in cui era precipitato.

cosa fa ora Giacomo Celentano
Giacomo Celentano e la moglie Katia (Foto Instagram @giacomogabrielecelentano) – grantennistoscana.it

Nel 2012 Giacomo ha raccontato la sua esperienza nel libro La Luce oltre il buio. Il mio cammino nella fede per vincere la depressione (Piemme). Un cammino passato attraverso la messa, la lettura di libri spirituali, la preghiera (un vero balsamo per lui), la visita a Lourdes coi genitori.

C’è da dire che anche Adriano Celentano, autore della meravigliosa Pregherò, non ha mai nascosto la sua fede. Nel libro Giacomo ricorda le lacrime di commozione del padre davanti a una delle scene più toccanti del Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli. Era il 1977. «In quel momento, anche se ero bambino, realizzai quanto fosse importante Gesù per mio padre e quanto lo amasse».

Giacomo poi conoscerà Katia, credente come lui, con la quale convolerà a nozze nel 2002 dopo quattro anni e mezzo di fidanzamento («nella castità, perché per noi era un valore importante», dichiara Giacomo sul sito della diocesi di Milano). Nel 2004 il loro amore sarà coronato dalla nascita di un figlio, Samuele, il primogenito della coppia. Adesso, come scrive sul suo profilo Instagram, Giacomo Celentano fa il cantautore di musica pop-cristiana e lo scrittore. Vive con serenità dopo aver superato quei momenti bui grazie alla luce della fede.

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