Se anche voi siete fan di Quattro Ristoranti, non potete non conoscere questo retroscena: parole di Alessandro Borghese in persona
Da quando esiste questa trasmissione, siamo tutti diventati un po’ più esperti del mondo della ristorazione. Chi per gioco e chi per davvero, tutti almeno una volta nella vita abbiamo dato i voti al ristorante in cui ci trovavamo, analizzando la location, il menù e il servizio così come lo fanno i quattro ristoratori che si sfidano in ogni puntata. E che dire della celeberrima frase: “Manca ancora il mio voto, che può confermare o ribaltare il risultato“? Insomma, Alessandro Borghese con Quattro Ristoranti ha fatto decisamente centro: ecco però un retroscena mai svelato.
Classe 1976, Alessandro è figlio d’arte. Sua mamma è infatti l’attrice Barbara Bouchet e suo padre è un famoso imprenditore napoletano, Luigi. Dopo il diploma presso l’American Overseas School of Rome, inizia a lavorare nelle navi da crociera e lavora poi anche a Londra, San Francisco e Parigi, per poi rientrare in Italia e frequentare la scuola di sommelier. Torna quindi definitivamente in Italia dopo un’ulteriore esperienza a New York ed apre i suoi primi ristoranti, iniziando parallelamente una carriera televisiva decisamente fortunata: ecco l’inaspettato retroscena su Quattro Ristoranti.
La carriera televisiva di Alessandro Borghese
L’approdo sul piccolo schermo del talentuoso chef risale al 2005, quando viene scelto come conduttore di Cortesie per gli ospiti, prodotto da Magnolia. Da lì, però, bisogna aspettare fino al 2012 per rivederlo in televisione, quando fa una piccola apparizione in una puntata di Camera Cafè, con Luca e Paolo. In quegli anni viene quindi notato da Sky Italia, che lo prende con sé e lo fa diventare uno dei suoi volti più celebri.
Dal 2014 al 2016 è uno dei giudici di Junior Masterchef Italia, conducendo poi dal 2015 lo show Alessandro Borghese – 4 ristoranti, di cui parliamo oggi. Conduce quindi Cuochi d’Italia nel 2017, Alessandro Borghese – Piatto Ricco nel 2021 e Alessandro Borghese – Celebrity Chef, nel 2022.
Il programma Alessandro Borghese – 4 ristoranti, basato su un format tedesco, inizia quindi nel 2015 e, ad oggi, se ne contano ben nove edizioni. Fin da subito ottiene un grande successo e viene guardato ed imitato da moltissimi telespettatori anche grazie alle continue repliche sui canali di Sky in chiaro, che ne permettono un’ulteriore diffusione. Dal 2018, lo chef Bruno Barbieri ne ha prodotto uno spin-off, Bruno Barbieri – 4 hotel, che vede sfidarsi quattro strutture alberghiere proprio con lo stesso identico meccanismo.
Il retroscena di Quattro Ristoranti: non l’avreste mai detto
Il programma prevede che quattro ristoranti di una precisa zona d’Italia, decisa da Alessandro Borghese e dai suoi autori, si sfidino l’uno contro l’altro, valutandosi a vicenda l’attività, i menù proposti, il servizio offerto ai clienti e il prezzo di ogni pietanza. Ognuno dei concorrenti, a turno, ospita a cena gli altri tre e Alessandro Borghese: a fine cena, i tre e lo chef assegnano un voto per ogni categoria, che resta segreto.
Solo dopo le quattro cene i concorrenti si ritrovano a un tavolo con lo chef e svelano tutti i propri voti agli altri. Le votazioni di Alessandro Borghese restano però segrete e, dopo il confronto, i ristoratosi salgono su un Van che li porta direttamente fuori dal ristorante vincitore.
Per partecipare al programma ci sono diversi modi. Uno dei ristoratori coinvolti, Giorgio Caruso di Lievità, ha ammesso che furono gli autori a contattarlo, in seguito però alle prime selezioni alle quali aveva partecipato di sua spontanea volontà. Una volta che i concorrenti sono stati stabiliti, le riprese iniziano del tutto a sorpresa, così che i quattro sfidanti non abbiano in alcun modo la possibilità di prepararsi: la conferma dell’inizio delle registrazioni avviene solo 2 giorni prima dell’arrivo di Borghese in loco.
Di fatto, quindi, tutto avviene molto spontaneamente e anche i clienti che si intravedono nel ristorante durante il programma sono veri clienti, invitati dai proprietari del locale per prendere parte a quella cena. Per quanto riguarda i piatti scelti e le conversazioni che avvengono al tavolo, anche qui regna la spontaneità: non esiste un copione o un canovaccio da seguire, tutto è frutto dell’improvvisazione ed anche gli imprevisti, quando accadono, sono realistici. Per quanto riguarda il conto, viene pagato dal proprietario di ogni singolo locale, che quindi offre ai propri sfidanti ciò che hanno ordinato e consumato.