Chi mangia sushi sa che l’all you can eat è sicuramente la scelta migliore da fare per poter deliziare diversi piatti senza spendere cifre esiste. L’ultima disgustosa follia di Tik Tok però terrorizza i clienti.
Siamo davvero certi che l’all you can eat sia assolutamente la decisione migliore? A guardare questi video su Tik Tok proprio non si direbbe. Diventa un vero e proprio incubo per tutti coloro che hanno potuto vedere questo filmato diventato virale sul social cinese.
Si tratta di una disgustosa sfida social e riguarda uno dei prodotti più amati e consumati in tutto il mondo. Il sushi, nella sua versione più consumata “All you can eat”. E’ al centro di un dibattito che sta provocando delle polemiche inaudite. Ne va di mezzo una forte perdita economica e soprattutto inorridisce non solo gli utenti di Tik Tok, ma anche i consumatori del pesce. Vediamo di cosa si tratta.
Si tratta dell’ennesima sfida social, che si è diffusa prima su Twitter e poi su Tik Tok. Li hanno chiamati “terroristi del sushi” e hanno messo in scena comportamenti che inorridiscono i clienti, infastidiscono gli utenti e creano un forte danno economico alle catene di All you can eat di Sushi. Questi filmati, diventate delle ossessioni, sono infatti diventati dei fenomeni, delle tendenze da emulare. Ma cosa accade nel dettaglio?
I cosiddetti “terroristi del sushi” sono clienti di ristoranti in Giappone che, leccano, sputano e masticano le porzioni dei piatti che scorrono sui trasportatori. In Giappone infatti ci sono i «kaitenzushi», ovvero fast food come gli all you can eat, che trasportano i piatti di sushi su un nastro verso gli ospiti. Da essi poi i clienti scelgono le pietanze da assaggiare. Il fenomeno consiste quindi nel rovinare i piatti per creare disgusto.
Sono ormai decine e decine i video diffusi che hanno come riferimento questo fenomeno. In particolare ha destato abbastanza scandalo il video di un adolescente che mette in bocca le dita e poi le passa sui bocconcini di sushi. Questo piccolo pezzetto viene poi fatto passare sul nastro per farlo poi arrivare agli altri clienti. Qualcosa di estremamente disgustoso, se poi aggiungiamo l’abitudine di leccare le ciotole del self service oppure sputare nelle vaschette che contengono la salsa di soia, il risultato negativo è assicurato.
Questa assurdità crea un grave danno economico. Infatti al locale a Gifu, la città della regione di Chubu dove è stato girato uno di questi video diventati virale, c’è stata una gravissima perdita del 5 per cento. La catena Sushiro ha infatti denunciato il ragazzo e dato il via definitivo alle indagini. La polizia ha ufficialmente avviato un’inchiesta dalla quale è poi emerso il fenomeno. Questo spiacevole trend infatti è purtroppo andato avanti per mesi.
In Giappone la vicenda ha generato un forte sdegno per due motivi: la cultura della pulizia è fondamentale da secoli e i kaitenzushi generano un indotto economico elevato, si parla di circa 6 miliardi di dollari. I clienti hanno infatti dichiarato di non essere più presenti in questi locali, dopo aver notato i video. Rassicurati però dalle catene e dai terroristi pare che adesso siano pronti a ritornare a consumare sushi all you can eat.
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