Siamo circondati da cibo nocivo e gli esperti lanciano l’allarme per cancro, malattie cardiovascolari e non solo.
Il cibo che mangiamo è fondamentale per la nostra salute ed in questo articolo ti sveleremo come Franco Berrino abbia recentemente raccontato che siamo circondati da cibo spazzatura. Berrino non è l’unico a denunciare il fatto che il panorama alimentare che ci circonda (specialmente negli ultimi tempi) è caratterizzato da una presenza esagerata di cibi ultralavorati. Si tratta di alimenti che hanno il grosso vantaggio di essere facili da consumare e gustosi.
Difficile resistere alla tentazione di un cibo gustoso, economico e già pronto perché basta aprire una confezione e ce lo potremo gustare senza problemi. Ma i rischi dei cibi ultralavorati sono pesanti. Questi cibi rappresentano un’ampia gamma di prodotti che possiamo trovare praticamente in tutti i supermercati e contengono ingredienti che non hanno nessuna relazione con la cucina tradizionale. Questi alimenti sono pieni di additivi chimici come conservanti, coloranti ed aromi artificiali. Queste sostanze chimiche vengono utilizzate proprio per rendere i cibi particolarmente economici, gustosi e duraturi nel tempo.
Coloranti, additivi, zucchero e sale
Eppure il rischio maggiore è proprio il fatto che per renderli particolarmente gustosi per il palato vengono sovraccaricati di grassi, sale e zucchero. Quando mangiamo cerchiamo di non eccedere con i grassi, con il sale e con lo zucchero ma questi alimenti sfasano completamente tutto il nostro equilibrio alimentare e rendono inutili le nostre attenzioni. Gli esperti spiegano dove si trovano questi cibi ultra lavorati. I supermercati ne sono pieni perché parliamo di: cibi pronti; minestre nei sacchetti; creme spalmabili; bevande zuccherate; dessert; gelati; merendine; barrette energetiche; sostituti del pasto dietetici; cereali per la colazione; eccetera.
I rischi per la salute possono essere importanti. Infatti numerosi studi scientifici hanno fornito dati allarmanti. In estrema sintesi più consumiamo cibi ultralavorati e più aumenta il rischio di ipertensione, diabete, demenza, malattie cardiovascolari e tumori. Consumare questi cibi aumenta anche il rischio di sovrappeso che poi è connesso a molte delle patologie che abbiamo visto prima. Studi recenti hanno sottolineato come in molti paesi occidentali i cibi ultralavorati costituiscono già oltre il 50% delle calorie consumate e sono in continuo aumento. Se metà delle calorie che consumiamo viene da questi alimenti, le patologie che abbiamo visto prima aumentano in modo drammatico la loro incidenza statistica.
Sono davvero nocivi
Ormai è inconfutabile che questi alimenti facciano davvero male all’organismo ma cambiare è difficile. Per i consumatori è difficoltoso resistere ai cibi ultralavorati perché il marketing è studiato così bene che ce li rende simpatici ed accattivanti. Alcuni studi hanno addirittura rivelato che persino consumatori ai quali venivano spiegati i rischi di questi alimenti non riuscivano a cambiare la loro dieta proprio a causa della comodità e del gusto di questi cibi. Eppure esistono le alternative.
Partecipare a corsi di cucina naturale e frequentare i mercati biologici può essere l’occasione giusta per cambiare mentalità. Dobbiamo dire di no alle confezioni colorate e simpatiche del cibo spazzatura ed al gesto semplicistico dell’aprire una scatola per mangiarli. Dobbiamo tornare a mangiare come le nostre nonne che preferivano i legumi, la frutta e la verdura. Cucinare per molte persone è una grande seccatura ma può diventare un piacere quando impariamo ad apprezzarne il valore e soprattutto l’impatto sulla salute.
Come cambiare abitudini
Ma il vero segreto per cambiare abitudini alimentari secondo i dietologi è la pazienza. Quando il nostro palato è abituato ai sapori forti ed alla facilità di utilizzo del cibo spazzatura sarà difficile abituarlo a cambiare abitudini in poco tempo. Per le prime settimane o mesi il consumo di frutta, verdura, legumi e cibi sani ci apparirà noioso e frustrante.
Il consiglio degli psicologi e degli esperti è semplicemente quello di avere pazienza. La nuova abitudine alimentare ha bisogno di settimane o anche mesi per sovrascriversi nel nostro cervello alle abitudini alimentari sbagliate create dal cibo spazzatura. Superato questo periodo, le nuove abitudini alimentari sane ci appariranno perfettamente naturali e avremo messo al sicuro la nostra salute.
