Massima attenzione a una delle manifestazioni di malessere più frequenti del periodo estivo, il colpo di calore. Ecco cos’è davvero
Sebbene il mese di maggio sia stato decisamente più piovoso della media e ci abbia dato l’illusione che l’estate del 2023 sarebbe stata più fresca delle precedenti, in realtà già a metà giugno avevamo capito che si trattava solo di speranze: il caldo è arrivato e i 30°C sono già stati abbondantemente superati. Ognuno cerca quindi le proprie strategie, tra condizionatori e bevande fresche: uno dei maggiori rischi proprio in questi mesi così caldi è quello del colpo di calore, ecco di cosa si tratta.
Se è vero com’è vero che il freddo dei mesi invernali è fastidioso e particolarmente pungente, soprattutto perché abbassa le difese immunitarie, costringe a stare negli ambienti chiusi e quindi espone più facilmente a virus e batteri influenzali, dall’altro lato anche il caldo sa pungere in modo particolarmente fastidioso. Secondo la dottoressa Elena Torri del Dipartimento di Emergenza e accettazione di Humanitas Gavazzeni, il colpo di calore altro non è se non un rapido aumento della temperatura corporea, che può raggiungere anche i 40 gradi. Ecco cosa c’è da sapere.
Temperature particolarmente alte, tasso di umidità notevole, scarsa o assente ventilazione sono i tre fattori che, combinati con una scarsa idratazione o una condizione del corpo non ottimale, possono favorire e causare il colpo di calore: si tratta di un momento nel quale i nostri fisiologici meccanismi di difesa e di dispersione del calore vanno in tilt. Il corpo, quindi, si surriscalda fino a raggiungere temperature che sfiorano i 40°C e questo, avvenendo nel giro di pochissimo tempo, crea dei sintomi particolarmente evidenti.
Quando esposto ad alte temperature, il corpo è in grado di gestire questo stress mediante alcuni meccanismi ad hoc come la sudorazione e la ventilazione cutanea: nel colpo di calore, sono proprio questi a non funzionare. I soggetti maggiormente a rischio sono i bambini e gli anziani a causa della loro fragilità, così come tutte le persone che soffrono di determinate patologie. In particolar modo, i bambini sono da proteggere poiché il loro corpo è immaturo e non ha ancora sviluppato in modo completo i meccanismi di difesa dal calore.
Quando si vive un colpo di calore, i sintomi dipendono molto dal grado di sofferenza del corpo: se in alcuni casi questo si manifesta solo come una sensazione di debolezza e di stanchezza generale, in altri invece si manifestano febbre, tachicardia, vomito, nausea e sensazione di svenimento. In ogni caso, non appena ci si sente diversi dal solito, è bene avvisare chi è vicino a noi così che possa agire per favorire una ripresa delle normali temperature corporee.
Non appena qualcuno intorno a noi palesa la propria sofferenza, la prima cosa da fare è quella di portarlo in un luogo riparato e il più fresco possibile, senza però esporlo ad ambienti climatizzati o eccessivamente freddi perché anche lo shock termico è pericoloso. Fatelo sdraiare con le gambe sollevate, così che si favorisca il ritorno venoso agli organi più importanti e procuratevi delle pezze da immergere in acqua fresca, con cui alleviare il suo caldo mettendole sul cavo ascellare, sulla fronte e nell’area inguinale, ricca di vasi sanguigni e linfatici.
Proteggersi dal colpo di calore è molto importante, soprattutto per i soggetti più deboli come anziani, bambini e persone che lo soffrono in maniera specifica, come chi segue particolari cure farmacologiche o ha determinate patologie. Come consigliano i telegiornali nei periodi estivi, bisogna evitare di uscire nelle ore più calde e, soprattutto se si è in spiaggia o in località molto calde, è bene difendersi dal caldo delle ore centrali della giornata. Se però non si ha alternativa, è importante bere adeguatamente e vestirsi in modo leggero, raccogliendo i capelli e facendo pasti piccoli, così da non affaticare lo stomaco nella digestione e non causare un ulteriore dispendio energetico.
A differenza dal colpo di calore, invece, il colpo di sole avviene quando non solo si è esposti alle alte temperature ma anche ai raggi solari in modo diretto e prolungato per molto tempo. In questo caso, i sintomi possono essere sintomi a livello di stanchezza, nausea e vertigini ma possono palesarsi anche problematiche cutanee come rossore, eritema o scottatura: in questo caso, fondamentale è proteggersi con delle buone creme solari con SPF alto e, soprattutto per i bambini e per chi ha la pelle particolarmente delicata, anche con indumenti che contengano filtri solari fisici.
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