Un ritrovamento anomalo e che fa preoccupare, quello che è avvenuto a Roma: è stato riscontrato un nido di Vespa Orientalis. Ecco cos’è
Molto simile al calabrone europeo ma da non confondere con la Vespa Mandarinia, tipica dell’Est asiatico e di dimensioni maggiori, la Vespa Orientalis è diffusa nel Sud Est europeo, così come in tutto il Medio Oriente e in Madagascar. Al momento, per quanto riguarda l’Italia, si sa che è stabilmente insediata a partire dal 2020 nella città di Grosseto, in quella di Trieste ed è stata avvistata anche a Genova in località portuale. Nei giorni scorsi, però, ne è stato trovato un nido all’interno del Luneur Park di Roma, nel quartiere Eur: ecco tutto quello che si deve sapere.
La Vespa Orientalis costruisce i suoi nidi in un modo molto similare a quello che mette in atto il calabrone: preferisce quindi case abbandonate e cavità negli alberi, sebbene più raramente provi a nidificare anche nel terreno. A livello estetico non si presenta come ci immaginiamo: il suo corpo è infatti quasi interamente rossiccio, tranne che per una larga banda di colore giallo nella zona dell’addome. I ricercatori, a tal proposito, hanno scoperto che in questa zona le Vespe Orientalis hanno un pigmento che gli consente di assorbire l’energia solare: ecco però perché a Roma stanno destando tanta preoccupazione.
Vespa Orientalis, perché preoccuparsi
Come abbiamo già detto, a causa della loro capacità di assorbire energia solare, queste vespe preferiscono lavorare a pomeriggio inoltrato, a differenza di molti altri insetti che invece amano le prime ore del mattino proprio per evitare il caldo eccessivo. Originaria delle zone più calde del Sud Europa, probabilmente anche e soprattutto per via di questi ingenti cambiamenti climatici, questa vespa ha deciso di arrivare fino nella popolosa Roma: ciò che è importante sapere, però, è che punge solo ed esclusivamente in difesa del nido, per cui standogli lontano ci si dovrebbe tutelare.
Sebbene quindi tenda a non pungere a caso, quando decide di farlo lo fa senza pietà: la sua puntura è estremamente dolorosa e, soprattutto, è associata ad un alto rischio di infezione a causa del veleno che inietta. Non a caso, infatti, a partire dal 2022 all’Ospedale Bambin Gesù di Roma è disponibile una vaccinazione specifica per bambini e ragazzi a cui è stata già diagnosticata un’allergia grave al veleno di imenotteri.
Come comportarsi in caso di puntura
Come abbiamo già anticipato, tenendosi a debita distanza da queste vespe si abbassa notevolmente il rischio di essere punti. Di fatto, però, può capitare di andarci incontro casualmente, urtando il suo nido senza farlo apposta o dandole fastidio in qualsiasi modo. Nel caso in cui si venga punti da una Vespa Orientalis, quindi, la prima cosa è quella di recarsi subito al pronto soccorso, spiegando ai medici quanto è accaduto e fornendo loro anche indicazioni sul proprio stato di salute. I sintomi che devono essere presi in considerazione sono quelli riferibili a una reazione allergica: sensazione di soffocamento, difficoltà nella deglutizione e nella respirazione e gonfiore di occhi, labbra e viso.
Se invece si nota un nido nei pressi di casa propria o in un ambiente che si frequenta abitualmente, è importante segnalare alle autorità questa presenza, così che intervengano nel rendere la zona sicura. Al momento, secondo l’etologo romano Andrea Lunerti, il quartiere della capitale con più segnalazioni di Vespa Orientalis è Monteverde: solo nella giornata di lunedì 21 agosto, riferisce a Roma Today, hanno effettuato quattro interventi di messa in sicurezza. Anche in via Portuense, sempre a Roma, sono stati effettuati molto interventi in uno stesso palazzo, così come nella zona di Boccea, dove è stato rimosso un nido con circa 400 Vespe Orientalis.
Ad attirare le Vespe, secondo l’etologo, sono anche i rifiuti: la prima cosa da fare per evitare che arrivino nei pressi di casa propria è quindi limitare loro l’accesso a questa fonte di nutrimento, cercando di svuotare il bidone dell’umido il più possibile. A Roma, a partire dal 2022, la Protezione Civile e l’Assessorato all’Ambiente hanno attivato un numero verde (800 854 854) proprio per le segnalazioni di Vespa Orientalis.