Per evitare di stare male e di incappare in una tossinfezione alimentare, ci sono alcuni cibi che in certe occasioni è meglio evitare: ecco quali
Se quando si è a casa propria o nei ristoranti di fiducia si sa perfettamente che il cibo che si porta in tavola è sano e sicuro, lo stesso non si può dire di quando si è in vacanza. Soprattutto se si va all’estero, ci sono alcune regole da conoscere assolutamente per quanto riguarda alcune categorie di cibo: il rischio di consumare alimenti non sani è molto alto e, di conseguenza, lo è anche il rischio di tossinfezioni con disturbi gastrointestinali anche importanti. Ecco quindi cosa serve sapere.
Se, dopo aver preso una brutta tossinfezione alimentare, ora non andate più in vacanza in luoghi che non conoscete per la paura di stare ancora una volta così male, oggi vi diamo qualche dritta con la quale potrete tornare a concedervi qualche giorno di meritato relax senza ansie o paura. I medici, infatti, ci hanno dato dei preziosi consigli per prevenire questi pericoli: scopriteli tutti e metteteli subito in atto, il vostro apparato digerente ringrazierà!
Un alimento sul quale è necessario porre attenzione è il gelato. Nei bar che danno sulla spiaggia, secondo i medici e le autorità del settore, c’è il rischio che questi prodotti siano stati scongelati e successivamente ricongelati. Interrompere la catena del freddo favorisce lo sviluppo di microrganismi patogeni ed altera le qualità organolettiche del cibo. Se, ordinando un gelato al bar, notate che la confezione presenta della brina superficiale, allora non consumatelo e fatelo presente al ristoratore o al titolare.
Allo stesso modo, quindi, se il congelatore è troppo pieno e notate che non c’è il giusto spazio per ogni alimento, non comprate e consumate niente che provenga da lì. I prodotti, infatti, per essere conservati correttamente dovrebbero godere di un certo spazio e, se ci si pensa, i congelatori dei bar vengono aperti e chiusi tantissime volte al giorno, per cui i prodotti potrebbero non venire conservati nel modo più corretto. Infine, un’occhiata all’igiene generale del locale è sempre utile: se i camerieri o i ristoratori afferrano il cibo con le mani, senza usare gli appositi utensili o non hanno i capelli raccolti e un doveroso cappellino, avete il diritto di cambiare locale.
Una delle specialità più amate e più consumate quando si è in vacanza al mare è quella dei suoi frutti, quindi cozze, vongole, gamberetti e chi più ne ha, più ne metta. Vi consigliamo, però, di non scegliere mai questi alimenti se sono di dubbia provenienza: non acquistatele al mercato se non contenute in confezioni sigillate, avvolte in una retina di plastica e con una specifica etichetta che indica peso e scadenza.
Tutti i frutti di mare, poi, si possono conservare per un tempo massimo di quattro giorni alla temperatura di 6°C, quindi in frigorifero. Guardate poi l’aspetto estetico di ogni confezione alimentare, verificando che non ci siano delle fuoriuscite, dei rigonfiamenti o della brina, in caso di prodotti congelati.
Infine monitorate sempre le scadenze dei cibi, anche quando li acquistate al bar. Se è presente la dicitura “da consumare entro…” significa che non c’è un margine di accettabilità, mentre con l’aggiunta dell’avverbio “preferibilmente” allora c’è ancora qualche giorno a disposizione. In ogni caso, però, nei bar e nei ristoranti dovrebbero offrire solo cibi ampiamente dentro i margini della scadenza: dare un’occhiata non costa nulla e fa stare più sereni.
Quando si è in spiaggia e si sta patendo il caldo da giorni e giorni, può succedere di avere una sete improvvisa e insaziabile. Se c’è un bar nei dintorni, probabilmente si attingerà dal suo frigorifero e si berrà ciò che si vuole senza problemi ma, nel caso in cui si tratti di spiagge libere o poco attrezzate, è probabile che ci siano carretti e venditori ambulanti. Fate molta attenzione alle bottigliette d’acqua o alle bibite che sono rimaste per ore sotto ai raggi del sole: i contenitori di plastica, infatti, con il calore possono rilasciare sostanze chimiche pericolose.
Di fatto, quindi, è meglio organizzarsi e portare con sé da casa delle bibite fresche, da conservare ad esempio in una borsa frigo così che mantengano una buona temperatura, piuttosto di affidarsi ai venditori ambulanti. Inoltre, qualsiasi sintomo avvertiate dopo aver consumato un prodotto, informate subito la guardia medica locale o rivolgetevi a un pronto soccorso, se la situazione non dovesse risolversi autonomamente.
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