Buonissimi all’interno di un hot dog o nell’insalata di riso all’italiana, i wurstel in realtà contengono un pericolo: ecco di cosa si tratta
Chi non ne ha mai gustato uno, per esempio ai banchetti che ci sono fuori dagli stadi dopo aver assistito a una partita di calcio della propria squadra del cuore o dopo un concerto? I wurstel sono infatti dei preparati a base di carne amati da tutti, grandi e piccini: morbidi e carnosi, sono molto succulenti e si adattano bene a diverse preparazioni. Perfetti nell’hot dog all’inglese, sono ottimi anche serviti con le patate al forno o messi in un’insalata di riso insieme alle verdure: ecco però cosa si deve sapere, in merito alla sicurezza.
Ebbene sì, anche sui wurstel così amati e così consumati in tutto il mondo dobbiamo conoscere qualcosa di molto importante. Si tratta di un problema che, però, ha fortunatamente una soluzione veloce, pratica e soprattutto funzionale. Di fatto, se ignorato, può però avere gravi conseguenze per la salute soprattutto di anziani, bambini e soggetti fragili: ecco di che cosa si tratta, come si manifesta, come evitarlo e cosa c’è da sapere in merito.
Wurstel, allarme Listeria
Negli ultimi mesi, in diverse regioni d’Italia sono stati segnalati dei casi di contaminazione di wurstel da parte del batterio Listeria Monocytogenes. Si tratta di un batterio estremamente diffuso nell’ambiente, noto per le sue capacità di resistenza anche alle più basse temperature. Riesce a sopravvivere sulle superfici e la sua proliferazione è favorita dai cibi conservati male: quelli in cui si sviluppa sono quelli crudi quindi carne cruda, formaggio non pastorizzato, formaggio molle, insaccati poco stagionati, pesce affumicato, paté e verdure e ortaggi crudi.
Il batterio della Listeria si trova comunemente nel terreno, nei foraggi, nelle acque di superficie e anche nel materiale fecale e riesce a penetrare nell’uomo quando quest’ultimo si ciba di alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire a livello di ambiente, mediante banchi frigorifero contaminati, a livello di materie prime e a livello industriale nella produzione di carni o prodotti lattiero-caseari.
Cosa succede se si mangia un alimento contaminato
Le persone più a rischio sono quelle il cui sistema immunitario è già compromesso quindi gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati e le persone immunodepresse, trapiantate, in cura oncologica o con AIDS. I sintomi causati dall’ingestione di un alimento contaminato con Listeria variano molto da persona a persona; le forme più lievi si manifestano con sintomi influenzali e gastroenterici come febbre, nausea, diarrea e brividi.
In alcuni casi, però, può verificarsi una forma invasiva, causata dalla diffusione dell’infezione dall’intestino ad altri distretti del corpo: possono qui verificarsi meningiti, endocarditi, peritoniti, encefaliti, batteriemie e reazioni cutanee. In gravidanza, l’ingestione di un alimento contaminato con Listeria può causare la corioamnionite, l’aborto spontaneo, il parto prematuro o la morte intrauterina, per cui in questo periodo della propria vita la donna deve prestare enorme attenzione.
Come mangiare i wurstel senza rischiare la listeriosi
Un modo pratico ed efficace per ridurre il rischio di listeriosi è quello della cottura: pur essendo un batterio molto resistente, la Listeria muore con le alte temperature, per cui non basta che il cibo sia precotto ma serve proprio che subisca un processo di cottura in padella o al forno. Anche e soprattutto nel caso dei wurstel, quindi, sebbene molte persone li mangino così come sono è fondamentale cuocerli, così da ridurre il rischio di prendere la Listeria.
Inoltre, è molto importante mantenere alcune regole ben precise di igiene degli alimenti e delle superfici. In frigorifero, bisogna tenere lontani gli alimenti crudi da quelli cotti, poiché i primi se contengono la Listeria potrebbero contaminare i secondi, già pronti e quindi destinati al consumo diretto. Inoltre, è bene pulire sempre le superfici di lavoro quando soprattutto si maneggia del cibo crudo: in questo senso, è meglio adoperare taglieri di plastica da mettere poi in lavastoviglie, così che si igienizzino bene. Da evitare il legno, poiché non si può lavare con il detersivo in quanto superficie assorbente.
Da sapere, poi, è che il Ministero della Salute ha attivo un costante e attento sistema di monitoraggio di quanto viene messo in commercio e, in caso vengano segnalati problemi o sospetti di contaminazione con Listeria di qualsiasi alimento, provvede alla segnalazione sul suo sito ufficiale e al ritiro dalle vendite. Di fatto, quindi, il rischio maggiore si ha quando si consumano prodotti di produzione locale e non industriale, dove i controlli sono più leggeri e meno intensi.