Acari della polvere e allergia: un binomio spesso trascurato, come i sintomi che tanti di noi possono avere e a cui non sempre si fa molto caso.
Questi piccoli e numerosissimi ospiti indesiderati, che ci circondano anche se noi non li vediamo, sono un’insidia spesso sottovalutata che può nuocere alla nostra salute.
Piccoli insetti che vivono comunemente nella polvere, gli acari sono spesso sottovalutati. Eppure la loro presenza nella polvere rappresenta una delle principali cause di allergia respiratoria. I segni della reazione allergica agli acari della polvere comprendono quelli comuni alla febbre da fieno, vale a dire starnuti e naso che cola. Numerose persone che manifestano l’allergia agli acari della polvere presentano anche segni di asma, come respiro sibilante e difficoltà respiratorie.
Gli acari della polvere, piccolissimi artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi, sono parenti stretti di zecche e ragni. Troppo minuscoli per poter essere visti senza l’aiuto di un microscopio (la loro grandezza è circa un quarto di millimetro e sono invisibili a occhio nudo), come detto gli acari si annidano principalmente nella polvere domestica. Questi nostri invisibili “coinquilini” sono dermatofagoidi, cioè si nutrono della pelle.
Acari della polvere, sono tantissimi
Gli acari pungono grazie alle loro appendici boccali e per il loro nutrimento attingono alla frazione organica presente nella polvere domestica come le desquamazioni dunque pelle morta, forfora, capelli, peli, unghie e pure piccolissimi animali.
Vivono tre mesi e la femmina depone circa una cinquantina di uova. Le specie di acari sono tantissime: quelle descritte sono circa 30 mila ma si pensa che possano essercene fino a 500 mila. Il corpo dell’acaro è protetto da un dermascheletro segmentato e si compone anche di piccole zampe e appendici articolate.
Dove prosperano questi piccoli e insidiosi animaletti? Soprattutto in ambienti caldi e umidi. Si concentrano in particolare, insieme alle loro spoglie e ai loro escrementi, nelle case. Prediligono specialmente materassi, cuscini, lenzuola, poltrone, tappeti, altre suppellettili domestiche (come le tende). Ma si trovano anche in ambienti pubblici. La quantità di acari cresce in funzione di fattori come umidità, temperatura, disponibilità di cibo. La condizioni ideali per la loro crescita sono un’umidità relativa tra il 60 e l’80 per cento e una temperatura che si aggira intorno ai 18-24 gradi.
Per dare un’idea di quanti possano essere, basti sapere che ogni grammo di polvere può essere circondato da circa mille acari della polvere. Dunque vanno a nozze nelle nostre case tra biancheria da letto, mobili imbottiti e moquette, che forniscono un ambiente ottimale per la proliferazione degli acari della polvere.
Sintomi dell’allergia agli acari della polvere
Come abbiamo visto questi minuscoli e voraci artropodi prosperano che è un piacere e oltretutto nuocciono alla nostra salute. Rilasciano infatti diversi tipi di sostanze allergizzanti (oltre una ventina) che sono spesso all’origine di problemi per chi soffre di allergia. A cominciare dai disturbi all’apparato respiratorio (come l’asma e le difficoltà respiratorie), ma anche congiuntiviti, riniti, sfoghi pruriginosi sulla pelle, gonfiore e pizzicore alla gola.
I sintomi di questa allergia si possono manifestare in qualsiasi momento dell’anno, a differenza dell’allergia ai pollini. Appaiono specialmente quando la persona allergica si trova in ambienti e spazi chiusi. I sintomi dell’allergia agli acari della polvere provocati dall’infiammazione delle vie nasali includono:
- Starnuti
- Rinorrea
- Occhi pruriginosi, rossi o acquosi
- Congestione nasale
- Prurito al naso, palato o gola
- Gocciolamento nasale
- Tosse
- Pressione facciale e dolore
- Pelle gonfia e di colore blu sotto gli occhi
- In un bambino, frequente sfregamento verso l’alto del naso
Se l’allergia agli acari della polvere contribuisce all’asma è possibile poi anche sperimentare questi sintomi:
- Respirazione difficoltosa
- Oppressione toracica o dolore
- Un fischio udibile o un suono sibilante durante l’espirazione
- Disturbi del sonno causati da mancanza di respiro, tosse o respiro sibilante
- Attacchi di tosse o respiro sibilante aggravati da un virus respiratorio come il raffreddore o l’influenza
L’allergia agli acari della polvere può variare da lieve a grave. Una lieve allergia può originare occasionalmente il classico naso che cola, lacrimazione e starnuti. Invece nei casi più gravi la condizione può essere in corso (cronica) e portare di conseguenza alla presenza di starnuti persistenti, tosse, congestione, pressione facciale, riacutizzazione dell’eczema o grave attacco d’asma.
Quando è meglio andare dal medico
Alcuni dei segni e sintomi dell’allergia agli acari della polvere, come il naso che cola o gli starnuti, sono molto simili a quelli del comune raffreddore. Talvolta non è facile distinguere e capire se abbiamo un raffreddore o un’allergia. Se i sintomi persistono per più di una settimana, potremmo trovarci davanti a un’allergia.
In caso di segni e sintomi gravi, come una pesante congestione nasale, respiro sibilante o difficoltà a dormire, dobbiamo contattare il medico. Se il respiro sibilante o la mancanza di respiro peggiorano con rapidità o se il respiro si fa corto a seguito anche di un’attività minima meglio ricorrere a cure d’emergenza.
Cause dell’allergia agli acari della polvere
Un’allergia si verifica quando il nostro sistema immunitario reagisce a una sostanza estranea (come polline, peli di animali domestici o appunto gli acari della polvere). Il nostro sistema immunitario produce proteine conosciute come anticorpi che provvedono a proteggerci da invasori indesiderati che potrebbero farci ammalare o provocare un’infezione.
Quando soffriamo di allergie, il nostro sistema immunitario produce anticorpi che individuano il nostro particolare allergene come qualcosa di dannoso, anche se non lo è. Quando entriamo in contatto con l’allergene, il nostro sistema immunitario replica producendo una risposta infiammatoria nei passaggi nasali o nei polmoni. Una esposizione prolungata o regolare all’allergene può provocare l’infiammazione (cronica) associata all’asma.
Come detto gli acari della polvere si nutrono di materia organica come le cellule della pelle sparse dalle persone. Invece di bere acqua, la assorbono dall’umidità presente nell’atmosfera. Inoltre la polvere contiene anche le feci e i corpi in decomposizione degli acari della polvere. All’origine dell’allergia agli acari della polvere ci sono proprio le proteine presenti in questi “residui” della loro presenza.
Fattori di rischio e complicazioni
Abbiamo visto sintomi e cause dell’allergia agli acari della polvere. Alcuni fattori fanno aumentare il rischio di sviluppare un’allergia come questa, ecco quali sono.
- Avere una storia familiare di allergie. È più facile sviluppare una sensibilità agli acari della polvere se numerosi membri della nostra famiglia soffrono di allergie. Il peso dell’eredità familiari in casi come questi può farsi sentire.
- Esposizione agli acari della polvere. Essere esposti ad alti livelli di acari presenti nella polvere, specialmente nelle prime fasi della vita, aumenta il rischio di contrarre l’allergia.
- Essere un bambino o un giovane adulto. C’è maggiore probabilità di sviluppare un’allergia agli acari della polvere durante l’infanzia o nel corso della prima età adulta.
Complicazioni
Esponendosi agli acari della polvere e ai loro residui, chi soffre di allergia agli acari della polvere può andare incontro alle seguenti complicazioni.
- Infezioni sinusali. L’infiammazione cronica dei tessuti nei passaggi nasali provocata dall’allergia agli acari della polvere può ostruire i seni paranasali, le cavità collegate ai passaggi nasali. Ostruzioni simili possono far crescere il rischio di sviluppare infezioni dei seni paranasali (sinusite).
- Asma. Spesso le persone che soffrono di asma e allergia agli acari della polvere faticano a gestire i sintomi dell’asma. Rischiano di essere colpite dal rischio di attacchi di asma che richiedono immediate cure mediche o cure di emergenza.
Cosa fare contro gli acari?
Per tenere sotto controllo l’allergia agli acari della polvere possiamo adottare misure per ridurne il numero. Talvolta è necessario il ricorso a farmaci o a altri trattamenti per alleviare i sintomi e gestire l’asma. La terapia farmacologica in questo caso ricorre all’utilizzo di farmaci antistaminici e corticosteroidi, associati eventualmente a broncodilatatori.
C’è anche l‘immunoterapia allergene specifica, meglio nota come “vaccinazione” contro le allergie, che per produrre i suoi effetti deve essere proseguita per circa tre anni.
Sono diverse inoltre le misure preventive che possiamo mettere in campo in chiave antiacari, a cominciare dalla profilassi ambientale per contenere l’esposizione alla fonte allergenica e cioè:
- Mantenere l’umidità relativa nell’ambiente minore del 50 per cento e la temperatura sotto i 22 gradi.
- Per limitare la diffusione e la riproduzione degli acari della polvere è buona cosa lavare periodicamente la biancheria del letto con acqua a una temperatura maggiore di 60 gradi. Inoltre conviene usare federe antiacaro per rivestire materassi e cuscini.
- Dopo averli usati, evitiamo di abbandonare stracci ancora sporchi e bagnati.
- Usando panni umidi, asportiamo ogni giorno la polvere dalle superfici.
- Ogni settimana, aspirare regolarmente tappeti e imbottiti con un aspirapolvere munito di filtri HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter) che permettono il filtraggio ad alta efficienza delle particelle presenti nell’aria.
- Arieggiare spesso l’ambiente di casa.
- Evitare la presenza di tende, tappeti, giocattoli, libri, giornali, peluche.
- Ricordarsi di esporre la biancheria da letto (coperte, cuscini, federe, lenzuola, ecc.) alla luce solare.
- Sostituire i mobili con arredi in grado di non trattenere la polvere e facilmente pulibili con panni umidi.
- Ricoprire poltrone e divani con materiale impermeabile e lavabile.