Almeno 1800€ di stipendio per tutti: la proposta potrebbe diventare realtà, a che punto siamo

Anche il governo italiano sta vagliando la possibilità di garantire ai cittadini il reddito di base universale, ecco a che punto siamo.

Uno stipendio minimo garantito a tutti per condurre una vita dignitosa e abbattere il divario tra le diverse fasce di reddito. Sembra un sogno ma potrebbe diventare realtà. Il reddito di base universale è una misura che è stata adottata già in altri Paesi d’Europa, America, Africa e Asia che potrebbe arrivare a breve anche nel Bel Paese. Scopriamo quando e in che cosa consiste esattamente.

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Grandi novità in merito al reddito di base universale – grantennistoscana.it

Da alcuni anni a questa parte il problema della povertà è diventato sempre più tangibile, non più soltanto nei Paesi che una volta venivano definiti del terzo e quarto mondo, ma anche negli Stati Uniti, in Europa, in Italia, e non solo. La pandemia, l’aumento dell’inflazione dovuto al rincaro dei prezzi dell’energia e il carovita pesano sempre di più sulle famiglie italiane. Inoltre questi aspetti precludono a molti la possibilità di condurre una vita dignitosa, e rendono sempre più ampio il divario tra la fascia di popolazione con reddito medio alto e il resto dei cittadini.

Proprio per questo motivo tante volte si è sentito parlare di reddito minimo o di reddito di base universale, ma di che cosa si tratta esattamente? Si tratta di una misura che il governo offre alla popolazione con il reddito più basso ma chesi differenzia dai sussidi erogati una tantum, come è accaduto ad esempio con i diversi bonus degli ultimi anni.

Reddito di base universale, quando arriva in Italia e come funzionerà

Non è la prima volta infatti che il governo dispone delle misure per far fronte all’emergenza economica, per cercare di sostenere alcune classi specifiche di cittadini, ed è già accaduto l’anno scorso e quest’anno con dei bonus riservati ai lavoratori con l’ISEE più basso, che sono stati erogati in busta paga. Inoltre sono stati previsti bonus per alcune categorie di cittadini in pensione, per i disoccupati, ma tutto questo non sempre è sufficiente, e per tanto spesso il governo italiano ha dichiarato di voler prendere in considerazione l’idea di cominciare a garantire a tutti uno stipendio di base minimo, nella forma del reddito di base universale. Il reddito di base universale ha due caratteristiche fondamentali: è incondizionato, in quanto è un diritto giuridico, ed è garantito a tutti.

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In Italia potremmo arrivare anche a 1800 euro a famiglia come reddito di base universale – grantennistoscana.it

A differenza dei sussidi, è permanente e non viene erogato solo a chi dimostra di non avere un reddito a causa di una condizione di disoccupazione. In altre parole non è necessario dimostrare di essere alla ricerca di lavoro, né svolgere un attività di utilità sociale. Inoltre il reddito di base non può essere inferiore alla soglia di povertà secondo le norme dell’Unione Europea, e dunque deve essere almeno pari al 60% del reddito medio nazionale. Nel caso dell’Italia si tratterebbe di circa 1.800 euro al mese.

Questa misura è già stata adottata in altri Paesi come nella vicina Svizzera, in Inghilterra, in Finlandia, ma anche dall’altra parte del mondo, in Paesi come Canada, Stati Uniti, India, Namibia. Per il momento è ancora remota l’ipotesi che possa presa entrare in vigore presto in Italia una legge che preveda uno stipendio minimo di 1’800 euro ai cittadini ma non è da escludere.

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