Il mercato del Milan stenta a decollare e un altro degli obiettivi fissati dalla dirigenza pare abbia scelto un’altra destinazione.
Alla fine di una stagione abbastanza deludente, se si esclude l’ingresso nella top 4 del calcio europeo (soddisfazione subito cancellata dalla doppia e perentoria sconfitta del derby in semifinale di Champions), il Milan si trova in una situazione societaria e tecnico-sportiva inattesa e sorprendente. Fino a qualche settimana fa, infatti, la tifoseria rossonera aveva una certezza: la solidità dirigenziale rappresentata dalla continuità nel ruolo decisionale di Maldini e Massara.
Una certezza legata al blasone di uno dei due dirigenti (Paolo Maldini è una leggenda del Milan) e ai buoni risultati ottenuti da entrambi nella costruzione della rosa. Se è vero infatti che nessuno degli innesti della passata stagione ha avuto l’impatto sperato, è anche vero che i due dirigenti hanno operato senza fondi e che solo un anno prima avevano creato il gruppo in grado di riportare lo scudetto sulla sponda rossonera dei Navigli.
Inoltre i tifosi sapevano che gli obiettivi principali come Renato Sanches, Chukwuemeka, Ziyech e Lang erano saltate per via della mancanza di disponibilità economica. Persino l’unico acquisto vero e proprio, quel Charles De Keteleare che non è riuscito ad imporsi, era arrivato dopo mesi di tira e molla, a preparazione inoltrata e dopo un’estenuante lotta tra il calciatore ed il club di appartenenza per cedere all’offerta del Milan.
Insomma c’era la convinzione diffusa che con Red Bird finalmente in pieno possesso della società e nuovi fondi a disposizione per il mercato, quest’estate sarebbero potuti arrivare i rinforzi necessari a Pioli per poter lottare ad armi pari con Inter, Juventus e Napoli alla conquista del prossimo scudetto.
Gli addii inattesi di Maldini, Massara e Tonali
La convinzione che Maldini e Massara avrebbero avuto carta bianca sul mercato e dunque la possibilità di rimediare al mercato scorso è svanita poco dopo la fine del campionato. L’ex bandiera rossonera ha infatti annunciato l’addio all’incarico dirigenziale e la separazione dal Milan. A stretto giro di posta è arrivato anche l’addio di Frederic Massara. Un doppio addio che ha lasciato tutti sorpresi e spiazzati.
La direzione tecnica e le strategie di mercato, si è capito successivamente, saranno affidate al team di scout guidato da Moncada e la scelta dei giocatori da acquistare sarà affidata alla tecnologia. Si tratta di un algoritmo chiamato Moneyball in grado di valutare i calciatori e la loro adattabilità alla squadra attraverso il calcolo delle loro caratteristiche e delle loro statistiche. Un sistema molto simile a quello che viene utilizzato da alcune squadre di baseball.
Nemmeno il tempo di digerire questa doppia novità – l’addio dei dirigenti e l’algoritmo decisionale – che la tifoseria ha dovuto elaborare anche la partenza del giocatore simbolo insieme a Leao della passata stagione: Sandro Tonali ha infatti trovato l’accordo con il Newcastle ed ha lasciato Milano per una nuova avventura in Premier League.
Un mercato che non decolla
Al di là dello scetticismo generale sull’algoritmo e sulla strada intrapresa da Cardinale e Redbird nella gestione del Milan, ciò che non convince è ancora una volta la gestione del mercato da parte della società rossonera. Sembrava che il club avesse individuato immediatamente i rinforzi da regalare a Stefano Pioli e che questa volta il tecnico avrebbe avuto la rosa completa già ad inizio ritiro, ma non sarà così.
Il primo obiettivo, Marcus Thuram, dopo aver parlato con il Milan ha preferito accasarsi sì in Italia, sì a Milano, ma all’Inter. Lo stesso è successo poche ore fa con Davide Frattesi, il centrocampista individuato per sostituire proprio il partente Tonali. Sembrava che i rossoneri avessero trovato l’accordo con il Sassuolo, ma quello che non era convinto dell’offerta era proprio il calciatore, più allettato da un progetto meno fumoso e più tradizionale, ovvero quello dell’Inter.
Tolto l’arrivo di Loftus-Cheeck che andrà a coprire la casella lasciata vuota da Kessie già lo scorso anno, i rossoneri attualmente si trovano a dover coprire le stesse zone di campo e gli stessi ruoli che dovevano essere coperti ad inizio mercato circa un mese fa: manca un centrocampista che possa completare la mediana titolare, manca un trequartista che sostituisca il partente Diaz, manca un esterno destro d’attacco che possa rendere più imprevedibile la manovra su quel lato del campo e manca un centravanti che possa alternarsi con l’affidabile ma pur sempre 37enne Olivier Giroud.
Obiettivi individuati, ma poche certezze sull’esito delle trattative
Sebbene due degli obiettivi seguiti siano saltati, sembra che il Milan abbia le idee chiare su quali debbano essere i rinforzi da prendere. Per il centrocampo si punta forte sull’olandese dell’AZ Alkamar Reijnders, per la trequarti si punta invece su Christian Pulisic e Samuel Chukweze, mentre in avanti il profilo emerso nelle ultime ore sembra quello di Alvaro Morata.
Stando alle ultime di mercato, i rossoneri avrebbero raggiunto l’accordo con Reijnders ma hanno fatto un’offerta all’AZ che non soddisfa le richieste del club olandese, dunque la trattativa al momento è bloccata. Sembra raggiunto l’accordo anche con Pulisic e Chukweze, ma anche in questo caso manca quello con il Chelsea e il Villareal.
A differenza della trattativa con l’AZ, queste due potrebbero chiudersi in fretta: il Chelsea ha l’esigenza di sfoltire la rosa e potrebbe anche accettare un prestito secco o un’offerta minore delle richieste iniziali, mentre il Villareal potrebbe esser convinto con l’inserimento di una contropartita tecnica. Sembra infatti che gli spagnoli siano interessati ad Adli, calciatore che ha mostrato qualche lampo di classe ma che Pioli sembra non vedere nei suoi schemi.
Morata non vuole trasferirsi al Milan?
Alle incertezze si aggiunge quella relativa all’arrivo di un centravanti. Scamacca ha chiarito che preferirebbe rimanere in Premier League e che solo l’eventuale interesse della Roma potrebbe fargli cambiare idea. Alvaro Morata non si è espresso, ma al suo posto lo ha fatto il presidente dei Colchoneros, Enrique Cerezo.
Il numero uno dell’Atletico Madrid ha infatti fatto il punto sul futuro del centravanti della nazionale iberica, gelando le speranze del club rossonero: “Non abbiamo notizie sulla situazione di Alvaro Morata. Ma mi sorprende. Non credo che andrà in Italia“. Insomma pare che i rossoneri non abbiano presentato alcuna offerta al club spagnolo, dunque che attualmente questa pista sia meno calda di quanto sembrasse.
Nei giorni scorsi infatti si era parlato di un possibile contatto con il calciatore spagnolo a cui sarebbe stato offerto un quadriennale. Secondo i rumor il Milan sarebbe stato disposto anche a pagare la clausola rescissoria di 12 milioni di euro pur di assicurarsi i servigi dell’ex Juventus.