I truffatori inventano modi sempre nuovi e aggiornati per ingannare gli utenti meno esperti. Ora anche la posta tradizionale è nel mirino.
Lo shopping online è diventato ormai uno stile di vita per molti di noi. Se da una parte offre una comodità senza precedenti, ha anche diversi lati negativi. Una delle principali conseguenze di questa nuova modalità di fare acquisti, infatti, è la mancanza di contatto con i venditori reali. Questo non solo crea un’esperienza d’acquisto impersonale, ma favorisce anche numerose opportunità di truffa da parte dei venditori, visto che l’utente non sa chi c’è dall’altra parte dello schermo.
Ovviamente ci sono molti negozi online affidabili e sicuri, ma il web è pieno anche di individui senza scrupoli che cercano di trarre vantaggio dall’ingenuità degli utenti. Le truffe online possono assumere diverse forme e la mancanza di un contatto diretto con i venditori reali rende più difficile verificare l’affidabilità del venditore stesso.
E i truffatori, si sa, cercano sempre nuovi modi per raggiungere i propri obiettivi. Da qualche anno le aziende rilasciano frequenti comunicazioni in cui mettono in guardia le persone dai pericoli dello shopping online.
Uno dei metodi più comuni è quello delle e-mail false, che portano gli utenti a fare azioni che poi mettono a rischio la sicurezza dei loro dati personali. Ora, il pericolo sembra estendersi addirittura alla posta tradizionale, quella che funziona con le “vecchie” lettere di carta.
Sconti in cambio di recensioni: anche le lettere sono parte di questa gigantesca truffa
Molti utenti raccontano di aver ricevuto non solo e-mail, ma anche vere e proprie lettere cartacee dopo aver acquistato un determinato prodotto. In questi documenti, vengono offerti sconti o carte regalo in cambio di una recensione positiva per il prodotto acquistato.
Le lettere in questione sembrano in tutto e per tutto legittime: intestazione e logo di Amazon, impostazione formale che ci si aspetterebbe da un’azienda del genere e addirittura un codice QR.
Nella maggior parte dei casi, sono lettere inviate dal rivenditore o da qualcuno che lavora per lui, ma quello che contengono è a tutti gli effetti una truffa. Infatti, anche se l’utente lascia la recensione richiesta, raramente riceverà lo sconto o la carta regalo promessi.
L’utente che cade nel tranello, invece, fa un grande favore al rivenditore. Le recensioni positive false sono uno dei più grandi problemi del mondo dello shopping online. Sono in grado di influenzare le scelte degli utenti e di indirizzarle verso un prodotto piuttosto che un altro, visto che praticamente chiunque si basa sulle opinioni degli altri per decidere se acquistare o meno un prodotto.
Il problema delle recensioni false
Secondo un rapporto del World Economic Forum, lo scorso anno le recensioni false hanno influenzato circa 152 miliardi di dollari di spesa globale per prodotti e servizi scadenti.
La pandemia ha costretto un gran numero di acquirenti meno esperti a fare più acquisti su Internet. Adrian Palmer, direttore del Dipartimento di Marketing presso l’Università di Reading, ha dichiarato che “molti consumatori hanno dovuto imparare a fidarsi dei rivenditori online. Invece di prendere in mano un prodotto, toccarlo, sentirlo, annusarlo, erano confinati in uno schermo bidimensionale e dovevano usare tutti gli strumenti possibili per prendere una decisione. Le recensioni erano uno di questi“.
È logico, quindi, che i sistemi di recensioni false possono dare buoni frutti alle aziende che li usano. Un’indagine condotta a gennaio dalla piattaforma SEO BrightLocal ha rilevato che il 77% dei consumatori prende regolarmente in considerazione quello che dicono gli altri utenti quando effettua un acquisto.
Le recensioni false corrompono il mercato limitando l’accesso a informazioni libere e corrette, afferma Palmer. “Se il mercato è caratterizzato da informazioni che si pensa provengano da un acquirente e che in realtà provengono da un venditore, il mercato non funziona“.
Come proteggersi da queste truffe
Spesso, se si analizzano con attenzione queste lettere, ci si può accorgere che sono stampate male oppure contengono errori grammaticali e ortografici. Anche il contenuto stesso della lettera dovrebbe far sorgere dei dubbi, almeno agli utenti più esperti.
A volte si promette una “garanzia di 12 mesi” in cambio della recensione. È una promessa totalmente falsa, perché la garanzia è già prevista per ogni prodotto acquistato da Amazon, addirittura per 24 mesi.
Anche i metodi per riscattare il “premio” sono alquanto improbabili. Spesso si richiede all’utente di inquadrare il codice QR e inviare prova della recensione scritta all’indirizzo e-mail a cui si viene reindirizzati. Gli indirizzi in questione sono spesso totalmente diversi dagli account ufficiali dell’azienda.
Secondo molti esperti di diritto online, questo tipo di richieste non possono essere neanche definite esattamente una truffa. “Alcune persone fanno le recensioni e poi le aziende non inviano ciò che avevano promesso. In quel momento, le possibilità di avere giustizia per il consumatore sono molto limitate“, ha detto J. Michael Skiba, esperto di truffe online della Colorado State University.
Un portavoce di Amazon ha dichiarato che l’azienda ha “politiche molto chiare” in merito. È vietato l’abuso di recensioni e si prendono provvedimenti contro coloro che violano queste disposizioni.
Le truffe, però, continuano ad esserci e crescere sempre di più. Fermare questo tipo di azioni, infatti, non sembra essere affatto facile. Gli utenti, per il momento, possono solo usare ingegno e attenzione per cercare di capire se quella che hanno davanti è una reale opportunità o una truffa. Nella maggior parte dei casi, l’unica cosa da fare con una lettera che promette vantaggi in cambio di una recensione, è buttarla e fare finta di nulla.
