Amazon ha sollevato un gran polverone a causa di un prodotto davvero molto particolare in vendita sull’e-commerce.
Partiamo subito con il dire che questa volta Amazon ha giocato sporco. Ha ingannato i consumatori mettendo in vendita un prodotto che conteneva un ingrediente nascosto. Dal colosso della vendita online non ce lo saremmo aspettati.
Che cosa ha fatto Amazon per essere finito nell’occhio del mirino di milioni di consumatori? Ha spacciato per vegetale un prodotto che in realtà non lo era. Di fatto ha ingannato milioni di persone che si sono sentite tradite. Nello specifico il colosso del commercio online da settimane sta vendendo un integratore alimentare, l’Artemisia Anti-Hemorrhage Formula, che contiene gelatina di asino.
Non ci sarebbe nulla di male se non fosse per il fatto che il prodotto viene indicato come 100%vegetale. Chi ha optato per un’alimentazione vegetariana o vegana ha escluso completamente carne e pesce – nel caso dei vegani anche uova, latte, latticini e miele – non solo dal piatto ma anche dall’abbigliamento, dagli accessori e, ovviamente, dagli integratori.
La gelatina di asino è un ingrediente tipico della medicina cinese. Viene usata per contrastare varie patologie, dalla disfunzione erettile ai foruncoli. Spesso è contenuta anche in bevande energetiche e dolci. Da anni varie associazioni denunciano le sofferenze a cui vengono sottoposti i cuccioli di asino per produrre questa gelatina. Infatti – secondo i video di denuncia delle associazioni – gli animali verrebbero storditi a martellate e scuoiati praticamente ancora vivi.
Cosa dicono le leggi americane
Amazon non ha voluto ritirare il prodotto dal proprio e-commerce. Per questo motivo lo studio legale americano Evans & Page, per conto del Center for Contemporary Equine Studies, associazione senza scopo di lucro, ha ora presentato una denuncia in California.
I legali sostengono che Amazon non stia soltanto compiendo un’azione eticamente discutibile, ma che stia violando le leggi californiane in materia di benessere degli animali. In California, infatti, dal 1998 è vietata per legge la vendita di carne di cavallo sulla base del fatto che i cavalli, come i cani e i gatti, sono animali d’affezione e non da allevamento. Per il Center, secondo la legge, per carne di cavallo si intende qualsiasi equino, compresi appunto gli asini.
Oltre alla questione etica e giuridica – sicuramente importantissime – Amazon non ha tenuto conto di un altro aspetto fondamentale: gli allergeni. Una persona – vegana ma anche non vegana – potrebbe decidere di acquistare un integratore 100% vegetale in quanto allergica o intollerante a ingredienti di origine animale. Di conseguenza potrebbe avere effetti molto spiacevoli e gravi in seguito all’assunzione di un prodotto contenente gelatina di asino.
Di recente, a Milano, è morta una ragazza di 20 anni proprio a causa della presenza di latte in un dessert che era stato spacciato come vegano. La poverina è finita in coma ed è deceduta qualche giorno dopo. La ragazza era fortemente allergica al latte e ai latticini e si era recata in un ristorante vegano proprio per stare tranquilla. Purtroppo nel tiramisù confezionato – garantito come vegano al 100%- era invece presente del latte.