Ansia prima degli esami? Potresti soffrire di testofobia: cos’è e come può essere affrontata

Essere ansiosi prima di una prova d’esame potrebbe derivare dalla testofobia: il «mal di test» al pensiero degli esami.

Ma cos’è la testofobia? Come si manifesta? Ecco come possiamo affrontare questo umore che ci paralizza quando qualcuno deve giudicare il nostro rendimento.

cos'è la testofobia
La testofobia può trasformare in un incubo la notte prima degli esami – grantennistoscana.it

Esami, che stress! Sarà pure vero, come ha detto Jean Paulhan, che «la vita di tutti trascorre nell’essere respinti o promossi agli esami. La Società è una vasta cerimonia di premiazione». O che «la vita è un’attesa tra un esame e l’altro», come diceva il grande Sergio Leone rincarando la dose. Dunque bisognerà in qualche modo abituarsi – e cercare di conviverci – all’idea di essere giudicati da qualcun altro.

Resta però il fatto che ogni volta che qualcuno deve giudicare le nostre prestazioni – che sia un esame o un colloquio lavorativo – spesso e volentieri ci sale l’ansia. Che, come ben sanno intere generazioni di studenti, a volte diventa un bel problema da gestire. Non a caso, ogni anno alla vigilia della maturità si moltiplicano i consigli degli esperti su come vincere la paura pre-esame. Senso di inadeguatezza, insonnia, irascibilità, astenia. Sono tanti i nemici da sconfiggere sulla strada che porta al giudizio della commissione esaminatrice.

Ansia prima degli esami, un problema diffuso

Secondo una recente ricerca di Skuola.net su oltre mille studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori oltre la metà dei maturandi si avvicina al fatidico giorno dell’esame in (sgradita) compagnia di almeno un disturbo tra stress, disturbi del sonno, pessime abitudini alimentari e altro. Almeno 2 studenti su 3 (il 66% dei maturandi) sono stressati come mai prima in attesa dell’esame.

perché l'ansia pre-esame è un problema
Lo stress da esame è un grande classico – grantennistoscana.it

Il campionario degli umori che precedono gli esami comprende ansia (43%), desiderio di fuggire via (24%) e perfino sconforto (22%). Il tutto si traduce, come è facile immaginare, in un pessimismo generalizzato che porta il 72% degli studenti a ritenersi insufficientemente preparato per affrontare la prova d’esame.

E anche qui viene in mente un pensiero del geniale scrittore Carlo Dossi: «Fra gli avvilimenti di un giovane d’ingegno, massimo è quello di andare a scuola e subire esami». Per aggirare questo blocco psicologico spesso e volentieri si escogitano “rimedi” che però fin troppo spesso si rivelano le classiche toppe peggiori del buco.

Così per aumentare le proprie performance scolastiche quasi la metà degli esaminandi (49%) ha detto di assumere farmaci e integratori per migliorare il proprio rendimento. Ma c’è anche un 30% che aumenta il consumo di caffè, il 9% ricorre a parecchie bevande energizzanti mentre il 18% beve sia caffè che bevande energetiche. Tra i fumatori (38% del campione), 2 su 3 aumentano l’uso di nicotina in vista degli esami. Non manca anche un 30% che non sta alla larga dal ricorso a alcol e droghe leggere (e il 42% di chi ne fa uso aumenta il fabbisogno per via degli esami).

Testofobia, quando viene il mal di test

Ma un conto è la fisiologica paura degli esami, un altro è avere il “mal di test” al punto di sviluppare una vera e propria fobia. Sì, perché a volte dietro l’ansia prima delle prove potrebbe nascondersi la testofobia, ovvero la paura degli esami o ansia da valutazione. Si tratta di una condizione emotiva che riguarda molte persone di ogni fascia d’età.

cosa vuol dire testofobia
La paura degli esami può nascondere una vera e propria fobia – grantennistoscana.it

La testofobia si manifesta prevalentemente nelle occasioni che prevedono una valutazione delle prestazioni come appunto sono classicamente gli esami scolastici, i test, i colloqui di lavoro o gli esami medici. L’ansia generata dalla testofobia può condizionare in maniera importante la performance delle persone e la loro vita.

Cos’è e quando si manifesta la testofobia

Come detto la testofobia è una forma di ansia specifica. Si manifesta principalmente in circostanze, situazioni e contesti di giudizio e valutazione. I “testofobi” (ossia le persone affette da testofobia) arrivano a sperimentare una forte ansia, nervosismo e paura con l’approssimarsi di un esame o comunque di un compito dove le loro prestazioni saranno sottoposte a giudizio.

L’ansia che ne deriva può variare: oscilla da lieve a grave e può condizionare pesantemente le capacità di concentramento, di memoria e di prestazione. Si fa dunque fatica a concentrarsi sul compito da affrontare, a ricordare le informazioni richieste e a svolgere la prova al meglio delle proprie possibilità.

Cause della fobia degli esami

Ancora non sono state comprese a fondo le cause che provocano la testofobia. Sono diversi però i fattori che possono contribuire a far sì che si sviluppi una condizione come questa. Ecco quali sono.

Pressione sociale

Il peso psicologico e il senso di oppressione quasi fisica delle aspettative della società non li scopriamo certo ora. Per ottenere performance eccellenti genitori, insegnanti, datori di lavoro possono aumentare la pressione sulle persone.

pressione sociale perché mette ansia
Essere sempre sotto pressione fa salire l’ansia – grantennistoscana.it

Il risultato spesso e volentieri coincide coi versi di Under pressure, il capolavoro firmato da Freddy Mercury e David Bowie: Pressure pushing down on me / Pressing down on you no man ask for («La pressione mi butta giù / Ti schiaccia, nessuno lo vorrebbe»).

La sensazione di schiacciamento esercitata dalla pressione può spingersi al punto di generare ansia e, di conseguenza, il timore di non rivelarsi all’altezza delle aspettative che gli altri hanno riposto in noi.

Il peso del passato negativo

A pesare non è soltanto la pressione. Anche il passato ha il suo peso, soprattutto quando è fatto di esperienze negative che hanno lasciato un segno nel nostro diagramma psicologico. Nel mal di test queste esperienze negative che rimangono impresse e condizionano possono essere precedenti esami andati male. Lasciando un’impressione duratura in noi, le esperienze negative forniscono terreno fertile alla proliferazione della paura per il ripetersi di situazioni analoghe in futuro.

Manie di perfezionismo

Il perfezionista, si sa, vive di standard e obiettivi talmente alti da essere irraggiungibili. Potremmo anche parlare, con Rosmini, di «perfettismo» ovvero «quel sistema che crede possibile il perfetto nelle cose umane». Ma, ahinoi, la perfezione non è di quaggiù. A volte perciò le persone con questa tendenza al perfezionismo possono andare incontro all’ansia quando si tratta di essere giudicate.

perfezionismo perché genera ansia
Attenzione al perfezionismo e alle sue mete irrealizzabili: può generare ansia – grantennistoscana.it

Se nella pressione sociale si teme di non essere all’altezza degli standard e delle aspettative altrui, nel perfezionismo si teme di non essere all’altezza dei propri standard, delle proprie aspettative. Il risultato però è lo stesso: ansia che cresce e dilaga.

Fiducia sotto zero

Anche essere incerti e poco (o per nulla) fiduciosi nelle proprie capacità e conoscenze può portare a sviluppare ansia, paura di fallire e di essere giudicati in maniera negativa dagli altri.

Condizioni mediche

Ci sono anche alcune condizioni mediche – come ad esempio il disturbo d’ansia sociale – che possono contribuire a creare le condizioni per lo sviluppo della testofobia. La principale caratteristica della fobia sociale è la paura di agire davanti agli altri in maniera imbarazzante o umiliante, esponendosi così alle forche caudine di un giudizio negativo.

Chi soffre di ansia sociale tende perciò a evitare la maggior parte delle situazioni sociali, temendo di comportarsi in maniera “sbagliata” e vedersi giudicare male dagli altri.

Quali sono i sintomi della testofobia

I sintomi attraverso i quali si può manifestare la testofobia possono essere di natura fisica, emotiva e comportamentale.

nervosismo sintomo di testofobia
Il nervosismo può essere uno dei sintomi della testofobia – grantennistoscana.it

I sintomi più comuni della testofobia, variabili da persona a persona, possono comprendere:

  • Difficoltà respiratorie
  • Palpitazioni o battito cardiaco accelerato
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremori o scosse
  • Sensazione di nausea o mal di stomaco
  • Sensazione di calore o freddo improvviso
  • Bocca secca
  • Tensione muscolare
  • Sensazione di paura, nervosismo o panico
  • Difficoltà di concentramento
  • Blocco mentale o dimenticanza
  • Comportamento evitante verso situazioni di giudizio e valutazione

Testofobia, come gestirla

Come visto la testofobia, la paura folle degli esami, può essere anche molto invalidante e paralizzare ogni volta che ci si trova a essere valutati da qualcuno. Cosa fare allora?

come superare la testofobia
La testofobia può essere gestita e superata – grantennistoscana.it

Per affrontare e gestire con efficacia la testofobia possono tornare molto utili alcune tecniche e strategie da mettere in atto. Vediamo quali sono.

Studiare e prepararsi in maniera adeguata

Anche senza arrivare allo «studio matto e disperatissimo» di leopardiana memoria, appare evidente che una delle chiavi per lasciarsi alle spalle la testofobia è semplicemente prepararsi in maniera adeguata all’esame. Uno studio costante e regolare, l’approfondimento delle materie d’esame dà sicurezza e tranquillità. Una preparazione adeguata può aumentare la fiducia nelle nostre capacità. E di conseguenza far calare l’ansia associata al fatto di dover sostenere un test.

Imparare a rilassarsi

Anche la pratica di tecniche di rilassamento – come la respirazione profonda ad esempio – può essere d’aiuto per diminuire ansia e stress che si accompagnano all’inevitabile valutazione dell’esame.

Vedersi sotto una luce positiva

Avete presente cos’è la profezia che si autoadempie”? Secondo questa teoria psicologica, la maniera in cui definiamo una certa situazione produce già degli effetti reali. Essere convinti di superare un esame è come caricare una molla che aiuta a realizzare la nostra previsione.

fare previsioni positive sull'esame aiuta contro la testofobia
Fare previsioni positive sulla riuscita di un esame può aiutarci contro la testofobia – grantennistoscana.it

Fare delle previsioni positive sul nostro modo di affrontare un esame, visualizzarci che lo affrontiamo con determinazione e successo ci dà una marcia in più. La “profezia positiva” ci predispone a affrontarlo al meglio, agendo in maniera da poterlo effettivamente superare. Cominciare a vederci in questa luce positiva può far crescere fiducia e autostima.

Individuare e modificare le convinzioni negative che ci limitano

Si tratta di mettere in pratica l’atteggiamento complementare alla profezia positiva su di sé. Questa volta dovremo individuare le profezie negative: le credenze limitanti, quelle che ci spingono a dubitare delle nostre capacità. Insomma, dobbiamo isolare e cambiare i pensieri neri che insistono a dirci: «Non ce la farai mai!». In questo modo potremo modificare il nostro approccio verso gli esami e cercare di sconfiggere la paura.

Cercare un sostegno da parte degli altri

Nessun uomo è un’isola. Dunque è buona cosa andare alla ricerca di un supporto, condividere le proprie difficoltà e ricevere aiuto, conforto e suggerimenti da familiari, amici e insegnanti. In questo modo potremo contare su un valido sostegno emotivo e sull’incoraggiamento. Non può fare che bene in prospettiva di un esame.

Chiedere aiuto a un professionista

Può accadere che il mal di test arrivi al punto di arrecare disagi rilevanti al punto di compromettere la nostra esistenza quotidiana. Se è così, la cosa migliore da fare è rivolgersi a un professionista della salute mentale per ricevere un supporto specialistico.

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