L’estate mediterranea sembra essere sempre più solo un lontano ricordo. I meteorologi confermano queste preoccupante tendenza.
L’estate del 2023 ha finalmente preso vita. Milioni di persone lottano con temperature pericolosamente alte in tutto il mondo e le previsioni parlano di caldo record un po’ ovunque. In Europa, l’Italia affronta previsioni di massimi storici, con il ministero della salute che emette continuamente allerte rosse per tutte le più grandi città, tra cui Roma, Bologna e Firenze.
Il centro meteorologico ha avvertito gli italiani di prepararsi a vivere nelle prossime settimane “l’ondata di calore più intensa dell’estate e anche una delle più intense di tutti i tempi”. Si prevede che il termometro raggiunga nelle prossime settimane i 43°C a Roma, superando il record di 40,5°C stabilito nell’agosto 2007.
La situazione è molto preoccupante in tutta Europa
Le isole della Sicilia e della Sardegna potrebbero essere colpite da temperature fino a 48°C, ha avvertito l’Agenzia Spaziale Europea, “potenzialmente le più alte mai registrate in Europa“.
Nel resto d’Europa la situazione non è migliore. L’Acropoli di Atene, una delle principali attrazioni turistiche della Grecia, viene sempre più spesso chiusa durante le ore più calde. In Francia, le alte temperature e la siccità che ne deriva rappresentano già una minaccia per l’industria agricola. Non c’è tregua neanche per la Spagna, la cui agenzia meteorologica ha avvertito che una nuova ondata di calore porterà temperature sopra i 40°C alle Isole Canarie e nella regione meridionale dell’Andalusia.
Ai cittadini è sempre più chiaro che queste ondate di calore non sono eventi straordinari. Anzi, stanno diventando delle preoccupanti tendenze sempre più presenti nella vita quotidiana di tutti noi. Durante i lunghi mesi estivi, i giorni di tregua dal caldo sono sempre di meno. Nella prima settimana di luglio, ad esempio, le temperature sono state leggermente più basse, ma è stata una questione di pochi giorni.
I meteorologi hanno spiegato che le temperature più basse in questi casi sono dovute a una maggiore influenza dell’Anticiclone delle Azzorre. Il motivo per cui è così famoso e atteso è che, in pratica, l’Anticiclone delle Azzorre garantisce generalmente temperature più clementi. Negli ultimi anni, però, questo agente atmosferico si è avventurato sempre più raramente sull’Europa ed è rimasto sull’Atlantico, senza influire più di tanto sulla stagione estiva europea. E, come si può intuire, questo è un grande problema per gli abitanti dei paesi europei.
Cosa è l’Anticiclone delle Azzorre
In meteorologia, il termine “anticiclone” si riferisce generalmente a un’area di alta pressione atmosferica, in cui le condizioni meteorologiche rimangono sostanzialmente stabili, ad eccezione di alcune variazioni a livello locale. In poche parole, nelle zone anticicloniche si riscontrano raramente forti venti o precipitazioni estese, mentre nelle zone cicloniche (ovvero a bassa pressione) il clima è più instabile e può portare a precipitazioni di ampia portata e di lunga durata.
L’Anticiclone delle Azzorre, come suggerisce il nome, si sviluppa nell’oceano Atlantico settentrionale. Ha il suo punto di massimo di alta pressione nelle vicinanze delle isole Azzorre. La sua posizione è determinata dalla circolazione atmosferica, ovvero dipende dai venti e dalle masse d’aria che si riscaldano e tendono a salire, rispetto a quelle che si raffreddano e si muovono verso il basso.
In condizioni normali, durante l’estate, l’Anticiclone delle Azzorre tendeva ad espandersi verso est raggiungendo gran parte del Mediterraneo e dell’Europa centrale, estendendosi anche verso nord fino al sud del Regno Unito. La sua presenza garantiva estati relativamente stabili, con una differenza termica moderata tra giorno e notte, temperature massime non troppo elevate e temporanee diminuzioni della temperatura causate dai temporali locali, soprattutto nella regione delle Alpi.
Negli ultimi decenni, però, le cose sono cambiate: la capacità dell’anticiclone delle Azzorre di espandersi verso est si è ridotta, lasciando scoperta la zona di bassa pressione che si estende su parte dell’Europa. Il suo posto è stato preso da un’altra area di alta pressione: l’Anticiclone Subtropicale Africano. A differenza del suo predecessore, però, questo anticiclone porta di solito temperature costantemente superiori ai 35 gradi.
Il Colonnello Mario Giuliacci, rinomato meteorologo e climatologo italiano, ha recentemente affrontato alcune domande riguardanti il clima e le tendenze stagionali per l’estate in corso.
Chi dice che “l’estate di una volta non c’è più” ha ragione
La definizione di “estate normale” è quella che rispetta la media climatica degli ultimi decenni. Durante gli anni ’60 e ’70, in Italia era raro raggiungere temperature di 37-38 gradi. Il Colonnello Giuliacci ricorda molto bene la prima volta che si sono toccati i 36 gradi a Milano negli anni ’70. Fu un evento così eccezionale da guadagnarsi i titolo i molti giornali. Oggi, invece, raggiungere i 36 gradi nella Val Padana è diventato qualcosa di abituale.
Le persone di età superiore ai 50 anni ricordano che l’estate di un tempo era differente, caratterizzata da un autentico clima mediterraneo. E anche Giuliacci conferma che la differenza principale è una: fino agli anni ’80, l’estate era dominata dell’Anticiclone delle Azzorre.
A partire dagli anni ’90, invece, la situazione è cambiata drasticamente. Le generazioni più giovani, nate negli anni ’90 e 2000, hanno vissuto estati dominate sempre più dall’Anticiclone Africano. Nel 2022, ben 13 città italiane hanno raggiunto i 40 gradi, un evento mai accaduto negli anni ’60 e ’70, come sottolinea il climatologo Giuliacci.
Rispetto all’anno scorso, quando il caldo si era già manifestato a metà maggio, l’estate meteorologica del 2023 ha avuto un inizio meno torrido. Spesso le temperature sono state addirittura al di sotto della media.
Secondo il Colonnello Giuliacci, quest’estate non sarà eccezionale, ma sarà comunque spaventosamente calda. Le basse temperature di giugno contribuiranno ad abbassare la media stagionale, quindi non si raggiungeranno estremi di caldo eccezionali. Ma questo non deve far abbassare la guardia a nessuno: si prevedono dei mesi di luglio e agosto molto caldi, con una temperatura media molto al di sopra della norma.