Antonino Cannavacciuolo in un’intervista, parlando della sua carriera e dei primi passi, ha fatto una confessione del tutto inaspettata.
Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più importanti della cucina italiana. Il merito di tanto successo e del fatto che il suo nome oggi sia noto ovunque, si deve alla passione che ha sempre dimostrato di avere, ai tanti sacrifici e all’impegno.
Nel corso della sua carriera ha raggiunto molti traguardi fino ad arrivare persino sul piccolo schermo, per ricoprire ruoli di spicco. Ha fatto parte di tanti programmi, e ancora adesso molti vedono la sua presenza, come Masterchef. E’ inoltre impegnato con la trasmissione Cucine da incubo, dove aiuta vari ristoranti in crisi, per evitare che chiudano. Lo chef è sempre molto espansivo non solo quando deve fornire le sue conoscenze agli altri ma anche quando deve parlare della sua carriera e della parte privata della sua vita.
In un’intervista a Il Messaggero ha deciso di farlo e di raccontarsi pienamente. Oltre a parlare di alcuni concetti di cui si parla tanto in questi giorni, come l’uso della farina di grillo, ha anche fermato l’attenzione sull’inizio del suo percorso professionale, facendo una confessione molto forte.
Antonino Cannavacciuolo ha fatto una confessione che spiazza: è successo agli esordi della sua carriera
Lo chef Antonino Cannavacciuolo, che da pochi mesi ha ricevuto la terza stella Michelin per Villa Crespi, il suo ristorante, si è raccontato in un’intervista a Il Messaggero. Lo ha fatto senza coperture e senza nascondersi, dato che ha parlato di tanti retroscena e alcuni decisamente inaspettati. In particolare si è concentrato sull’inizio della sua carriera, e ha rilasciato una confessione che ha spiazzato tutti.
Ha fatto sapere che quando era giovane e ha cominciato a lavorare in questo ambito, tornava a casa la sera gonfio di botte: “Finivo la notte gonfio di mazzate ma io ho sempre voluto fare questo mestiere”, ha detto. Sua madre, a quanto pare, voleva protestare, mentre suo padre diceva che forse se le meritava: “Mio padre rispondeva ‘se gliele ha date significa che se le meritava’. Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti ma a me è servito alla fine”. Antonino, infatti, ha specificato che quelle mazzate sono state formative. Nel corso dell’intervista ha anche parlato dell’uso della farina di grillo, di cui tanto si discute in questi giorni.
Ha riferito che se dovessero piacergli potrebbe cucinarli perché non esclude mai niente. Sostiene di essere curioso e di assaggiare almeno una volta tutto. A quanto pare, lo chef, in questa chiacchierata, ha deciso di aprirsi completamente, raccontando fatti personali e concentrando l’interesse sull’esordio della sua carriera, quando cominciò a lavorare sodo per poter raggiungere i risultati di oggi.