Ti sei mai chiesto in che modo la temperatura esterna influenza la tua performance? La scienza fuga tutti i tuoi dubbi.
Sei appassionato di running? Allora sicuramente avrai provato sulla tua pelle (e i tuoi muscoli) gli effetti del caldo e quelli del freddo. Basta un po’ di buonsenso per capire quando fa troppo freddo, e quindi bisogna fare un buon riscaldamento muscolare prima di partire, o quando fa troppo caldo e quindi bisogna ricordarsi di bere e reintegrare sali minerali.
Ma ti sei mai chiesto in che modo le temperature, soprattutto quelle più estreme, possono influenzare la tua performance? Se ti rendono più lento e più affaticato? La scienza viene in tuo aiuto. Vediamo cosa succede al tuo organismo quando corri con temperature fredde, e cosa succede quando fa caldo.
Secondo gli studi riportati dalla rivista Focus, il freddo di per sé non è un ostacolo alla corsa, in quanto chi corre crea calore e si scalda velocemente. Quindi il tuo organismo si adatta velocemente alle condizioni ambientali, ma attenzione se sei donna, e se sei magra: le donne magre soffrono l’impatto del freddo più degli uomini, perché la tua temperatura corporea diminuisce maggiormente.
Se il calore prodotto dal corpo è inferiore a quello disperso nell’ambiente, si rischia di andare in ipotermia. Sì, anche se stai correndo. E l’effetto sulla performance? Essa si riduce del 5% alle temperature di -20°C. Se sei un corridore in Italia puoi ritenerti ragionevolmente al sicuro!
Per quanto riguarda il caldo, invece, durante la corsa i rischi sono quelli di incorrere in stress da calore, cali di pressione, aumenti della frequenza cardiaca e disidratazione. Ragion per cui è bene ricordarsi di fare le dovute soste per non mettere sotto sforzo l’apparato cardiocircolatorio e bere acqua, magari in abbinamento ad un integratore di sali minerali.
Sempre secondo gli studi, la temperatura ottimale per la corsa nelle gare a breve raggio si colloca tra i 10 e i 15°C, mentre per la maratona oscilla tra i 10 e 12°C. Chi ha dovuto affrontare temperature fuori dalla norma sono stati gli inglesi che hanno partecipato alla Maratona di Londra del 2018, con un notevole impatto sulle performance: uno studio dell’International Journal of Environmental Research and Public Health ha trovato una correlazione tra la temperatura di quel giorno e i risultati medi dei partecipanti.
La ricerca ha dimostrato che la temperatura, essendo la più alta mai registrata nei 37 anni di storia della gara con ben 24.1°C, abbia rallentato in modo consistente il tempo medio finale dei partecipanti, che è risultato peggiore rispetto a tutte le altre maratone.
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