Dopo un giugno insolitamente freddo e piovoso e un luglio in gran parte afoso e soffocante, ecco un nuovo colpo di scena sul fronte meteo.
Come un filmine a ciel sereno il ciclone Circe colpisce l’Italia, imponendo un brusco e inaspettato stop a un’estate già consegnata agli annali per le sue temperature record. In meno che non si dica siamo passati dall’afa soffocante a maltempo e temporali. Un esempio su tutti: Roma, da circa due giorni la pioggia si è abbattuta con particolare violenza dalla periferia fino al litorale. E cosa ci aspetta dal sabato in poi?
Gli esperti segnalano per la giornata del 5 allerta arancione sul Veneto e gialla in 16 Regioni per rischio temporali. Sotto osservazione ci sono settori di Abruzzo, Calabria, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e ancora Veneto, sia per il rischio temporali sia per quello idraulico e idrogeologico.
Almeno per questo weekend quasi terminato, il caldo record di luglio resterà un lontano ricordo, tra caduta vertiginosa delle temperature (fino a 10 gradi!), nubifragi a macchia di leopardo, venti forti dai quadranti meridionali in rotazione da Nord. Secondo il bollettino delle ondate di calore, oggi un “fresco” dal sapore autunnale dominerà la Penisola. Ma le previsioni dicono che intorno a Ferragosto la situazione cambierà di nuovo drasticamente, e sarà di nuovo estate.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.ilmeteo.it, conferma che il primo weekend di agosto è stato sfortunato dal punto di vista meteorologico, con fenomeni intensi a carattere sparso su tutto il Centro-Nord e, complice lo spostamento del ciclone verso Sud-Est, forti temporali su tutta la fascia adriatica e al Sud, con una graduale attenuazione al Nord-Ovest, mentre sul Basso Tirreno non sono esclusi locali nubifragi.
L’attenzione di molti- agricoltori in primis – è puntata sul rischio di importanti grandinate, capaci di distruggere in pochi secondi un anno intero di lavoro e di mettere in ginocchio centinaia di aziende. A tale proposito, Sanò spiega che il pericolo di locali supercelle temporalesche con grandinate importanti incombe principalmente su Lombardia, Est Piemonte, Veneto e Friuli. Al Centro la probabilità di fenomeni intensi riguarda soprattutto Sud Toscana, Alto Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. Allerta anche su Campania, Calabria e Sicilia. Ma è difficile dire esattamente dove e quando si verificheranno i temporali più forti.
Già da ieri, ma anche oggi, faremo dunque i conti con una marcata instabilità nell’aria, con probabili fenomeni intensi specialmente al Sud e, fino al mattino, a Nord-Est. Le minime al Centro-Nord dovrebbero assestarsi sui 10-15 gradi in pianura e le massime al Sud crolleranno dai 37-40 gradi di venerdì a 27-29°C! Non sono da escludere nella prima parte della giornata dei nubifragi sul settore ionico in movimento verso levante.
Nel pomeriggio, invece, i rischi maggiori saranno circoscritti alla fascia adriatica, dalle Marche alla Puglia. Altrove, con le temperature già scese, ci si aspettano schiarite prevalenti, con vento fresco ma fastidioso dai quadranti settentrionali. Si raccomanda particolare attenzione a chi andrà al mare, molto mosso quasi ovunque a causa del Maestrale. In particolare, il moto ondoso sarà in pericoloso aumento, con onde fino a 4 metri sulle coste occidentali sarde, e fino a 3 metri intorno alla Sicilia.
Per quanto riguarda le giornate di domenica e con ogni probabilità lunedì, il meteo comincerà a migliorare con ampie schiarite. Ma farà decisamente fresco al mattino e il vento sarà ancora un fattore di disturbo. Occhio alle possibili piogge residue sul Triveneto, complice una permanenza del settore instabile del Ciclone Circe prima che si allontani verso l’Balcani e l’Ucraina.
Il vortice di origine atlantica che ha preso di mira il nostro Paese domina il territorio con un minimo di pressione centrato tra Emilia e Marche. Da questa posizione, Circe invia spire di perturbazioni dal Nord-Est fino alla Sicilia, consentendo un graduale miglioramento solo sul Nord-Ovest e sulla Sardegna.
La prossima settimana inizierà con tempo più asciutto e schiarite quasi ovunque, tranne che sulle coste adriatiche, dove si potrà assistere a brevi e locali residui momenti di instabilità. Per lunedì e martedì c’è da aspettarsi un fresco anomalo al mattino con un Maestrale furioso, tipico di fine settembre-inizio ottobre.
Come accennato, però, pian piano tornerà il caldo. Ma sarà meno umido, più asciutto e gradevole, almeno fino a Ferragosto. E dal 15 del mese in poi le temperature saranno in costante aumento. Anzi, già dal 12 agosto faremo probabilmente di nuovo i conti con un caldo afoso che proseguirà almeno fino al 18.
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