Ecco la dieta consigliata dai medici per ritornare a goderti la vita e spegnere il dolore dato dall’artrite reumatoide.
L’artrite reumatoide e le malattie autoimmuni possono mettere davvero in difficoltà chi ne soffre. Il dolore può essere tanto e arrivare ad essere invalidante. Eppure i medici ci spiegano che ci sono cibi da evitare ma anche quelli consigliati. Le malattie reumatiche colpiscono il 15% della popolazione italiana. A scatenare queste patologie sono più fattori e non sono necessariamente legati all’età.
Emerge con sempre maggiore evidenza che una dieta alimentare particolare può influenzare questa infiammazione e dunque mangiare in modo appropriato può ridurre il dolore e restituire a chi soffre di queste malattie gran parte della sua libertà di agire. In effetti numerosi studi anche recenti hanno sottolineato come ci siano cibi da evitare perché aumentano l’infiammazione, ma ci sono anche quelli che possono dare un beneficio sia per l’artrite reumatoide che su altre patologie autoimmuni. Infatti alcuni cibi possono anche aiutare sul fronte dell’artrite psoriasica e di altre patologie del genere.
Cosa sono le artriti
Le artriti rientrano nella grande categoria delle malattie autoimmuni. Sostanzialmente parliamo di una risposta sproporzionata del sistema immunitario contro i tessuti. La conseguenza per chi ne soffre sono dolori scheletrici, articolari e muscolari. C’è una compromissione della capacità di movimento. Le malattie appartenenti a questa categoria sono circa un centinaio. Quelle più diffuse sono l’artrite psoriasica con un caso ogni 100 abitanti e l’artrite reumatoide con un caso ogni 250 abitanti.
Il problema è che queste patologie arrivano a limitare molto la vita delle persone che ne soffrono. I primi sintomi a manifestarsi sono dolori a mani, piedi e polsi ma anche i gomiti, le spalle e le ginocchia vengono coinvolti, arrivano anche arrossamenti, gonfiore e una sensazione di calore. Per attenuare i sintomi ci sono i farmaci antinfiammatori ed anche il movimento può dare una mano. Ma come dicevamo in apertura anche la dieta gioca il suo ruolo.
La dieta è molto importante
Infatti alcuni cibi sono dei veri e propri antinfiammatori naturali perché regolano gli ormoni responsabili dell’infiammazione: insulina, eicosanoidi e citosine. Ma perché questa dieta funzioni è anche necessario rispettare un corretto abbinamento per evitare i picchi glicemici. Quindi è importante distribuire bene proteine, grassi e carboidrati. Infatti i medici sottolineano che una conseguenza tipica dello stato infiammatorio è la riduzione della massa magra e della forza muscolare.
La conseguenza è un continuo senso di stanchezza ed un’effettiva maggiore debolezza. Dunque da questo punto di vista sono fondamentali gli acidi grassi: gli Omega 3 e gli Omega 6 dei quali è ricco il pesce. Ma se questi cibi sono preziosi ci sono anche quelli da evitare. Infatti i prodotti grassi o confezionati peggiorano molto lo stato infiammatorio e limitano ancora di più la vita di chi soffre di queste patologie. Zuccheri e grassi, soprattutto nelle fasi acute del dolore devono essere ridotti o eliminati.
Cosa mangiare e cosa evitare
I cibi che vanno sicuramente ridotti sono le bevande zuccherate, le salse e le creme pronte, i cereali da colazione, gli alcolici, le fritture, i dolci. Anche il pane e la pasta vanno ridotti e vanno sostituiti con altri cereali che non contengono glutine come possono essere il riso, il mais, il grano saraceno. Ad essere sconsigliati sono anche gli insaccati, i salumi, la carne in scatola e la carne rossa.
Invece tra i cibi consigliati abbiamo quelli ricchi di acidi grassi. Sicuramente da preferire sono il tonno, il pesce spada, il merluzzo, le aringhe, le alici, lo sgombro, il salmone. Ma un’azione antinfiammatoria ce l’hanno anche le cipolle, il cavolfiore, il cetriolo, le zucchine, i broccoli e l’ananas. I latticini sarebbe meglio assumerli a piccole dosi anche se non sono effettivamente sconsigliati. Ma è molto importante bere tanta acqua perché fa sempre bene all’organismo e abbassa in generale l’infiammazione. Tra l’altro è un vero e proprio lubrificante e riduce l’attrito tra le cartilagini.