L’assegno unico è una misura che ha trovato ampio consenso e sta funzionando molto bene; a breve potrebbe addirittura arricchirsi.
Il Governo Meloni è solamente l’ultimo di quelli che si sono accorti che in Italia si fanno sempre meno bambini. Certo è che la pandemia ha dato un’ulteriore accelerazione a questo processo di denatalità, ma l’aspetto preoccupante è che il trend non sembra in inversione.
Oltre all’aspetto culturale, sicuramente oggi molte coppie non riescono a fare figli per le varie difficoltà economiche cui si trovano di fronte.
I giovani di oggi devono combattere innanzitutto con la mancata indipendenza causata dai lavori precari e sottopagati. Gli anni di studio rinviano per le donne la volontà di mettere al mondo de figli; l’età media delle puerpere (le donne che partoriscono per la prima volta) si è alzata molto negli ultimi decenni, così come quella in cui ci si sposa.
Una volta ottenuto lavoro e carriera, però, le persone che vorrebbero mettere al mondo un figlio si trovano di fronte ai costi che si prefigurano per mantenerlo. E non da ultimo, da scarse politiche di welfare che possano dare un sollievo, pratico ed economico. Le donne, in questo senso, sono i soggetti che rischiano di più e che vengono più danneggiate. Nonostante siamo in una società moderna, c’è ancora il retaggio culturale che gioca a loro sfavore.
Potremmo disquisire a lungo su come mai c’è sempre meno volontà di mettere su famiglia, perché siamo di fronte a numerose concause; il Governo Meloni le conosce, ed ecco che ha deciso di lavorare su più fronti per cominciare a combattere la denatalità.
Non solo assegno unico, ecco tutti i benefit di cui a breve potremo beneficiare se facciamo dei figli
La prossima Legge di Bilancio 2024 potrebbe riservare piacevoli sorprese a chi desidera creare una famiglia. Infatti la misura dell’Assegno unico sarà ancora attiva, ma insieme ad essa potrebbero arrivare nuove risorse a favore dei neo genitori.
Il Governo Meloni ha ideato due forme di aiuto, che ha chiamato “reddito d’infanzia” e “reddito di gioventù“. La volontà politica è quelle di metterle in atto, e adesso si devono soltanto trovare le risorse economiche, stimate in circa 1 miliardo di euro. Se tutto andrà a buon fine, saranno tanti i soldi che potrebbero ricevere le coppie che metteranno al mondo uno o più figli. Iniziamo a capire in cosa consiste il reddito d’infanzia: com’è intuibile, si tratta di un assegno mensile erogato ai genitori per i loro figli fino ai 6 anni di età. Si parla di qualcosa come 28 mila euro in totale.
Secondo le prime indiscrezioni, tra l’altro, il reddito che non dovranno superare le famiglie per ottenere questo sussidio è molto alto: 90 mila euro. Dunque un’ampia platea di beneficiari, e non solamente quei nuclei considerati “in difficoltà economiche“. Scendendo nel particolare, sembra che le coppie riceveranno 400 euro al mese, come detto per i primi 6 anni di vita del bambino. Questi non andranno a sostituire l’assegno unico, ma a integrarlo. Sembra che addirittura la cifra potrebbe salire in caso di figli con disabilità o con altre difficoltà, e in caso di genitore single.
Dopo l’assegno d’infanzia arriva l’assegno di gioventù, ecco di quanto sarà
Se gli importi ipotizzati finora per crescere un figlio fino ai 6 anni sembrano interessanti, c’è da dire che superata quell’età i ragazzi potranno contare su altri sussidi.
Il Governo Meloni, sempre nella Legge di Bilancio 2024, potrebbe inserire anche l’assegno di gioventù. Si tratterebbe di un prosieguo per tutti i figli dai 7 ai 25 anni di età. La cifra mensile, almeno per quanto ne sappiamo oggi, si aggirerebbe sui 250 euro al mese, e sarebbe erogata ai nuclei familiari di cui sopra, cioè con reddito fino a 90 mila euro al massimo.
Sempre secondo le notizie disponibili, anche per l’assegno di gioventù potrebbero essere contemplati incrementi a seconda della situazione singola del nucleo familiare. Per quanto riguarda invece le modalità di accesso o richiesta, oggi non si sa ancora quale sarà la modalità, visto che comunque entrambe le misure non sono ancora definitivamente approvate. Probabilmente le famiglie non dovranno fare niente, poiché verranno individuate tramite l’INPS, e la documentazione inerente le nuove nascite e la registrazione all’anagrafe, o altri dati accessibili dagli Enti coinvolti.
Oltre a queste misure, che sicuramente gli italiani desiderano veder concretizzarsi, il Governo Meloni ha la volontà di attuare altri progetti che renderebbero la vita dei genitori un po’ più semplice. Ad esempio tra i progetti c’è quello di ampliare la disponibilità di posti negli asili nido, in modo da favorire il rientro lavorativo – ad esempio – alle mamme. Ma anche di prolungare gli orari delle scuole dell’infanzia e di farle funzionare anche durante l’estate.