Siamo ormai entrati nell’era delle calamità naturali, secondo quanto affermato dall’OMS, e questo si ripercuoterà sulle nostre tasche.
I danni del maltempo possono essere catastrofici e nel corso degli ultimi decenni vi sono stati molti episodi in tutta Italia. Lo sanno bene anche i cittadini dell’Emilia Romagna, recentemente colpiti dalle alluvioni.
Il Governo Meloni, a distanza di tre mesi, non ha elargito neanche una lira come aiuto, e ha inviato il Commissario Figliuolo a gestire la situazione.
Le affermazioni della Premier, quando ha annunciato che “lo Stato non è un bancomat” fanno ben intuire quale sia il punto di vista dei nostri politici, che chiedono soldi ai cittadini per dare servizi che raramente si vedono. E tirano indietro le mani quando c’è bisogno.
L’era dell’ebollizione globale e la transizione green hanno molti lati oscuri – e noi paghiamo
Il cambiamento climatico, poi, sta scatenando le conseguenze più folli. Non parliamo di temperature estreme, ma di decisioni sempre politiche. Basti pensare che ormai tutto ciò che non è “green” si paga sempre più caro, e con la “scusa della sostenibilità” si cerca di far cambiare radicalmente le abitudini ai cittadini.
Il caso delle auto elettriche è solo uno dei tanti: il messaggio che viene inviato è quello di dover buttare via la vecchia auto a motore perché inquina. Ma nessuno ci spiega come verranno poi gestite le batterie al Litio, anch’esse inquinanti.
E ancora peggio, nessuno racconta quanto sia dannosa per l’Ambiente l’estrazione di questo materiale. Ultimamente, poi, sono arrivate notizie poco confortanti riguardo alla sicurezza delle batterie elettriche di monopattini ed e-bike: molte hanno preso fuoco (così come alcune auto elettriche) mettendo a rischio la vita delle persone.
Però ormai tutti i capi di Governo del mondo, agenzie per la sicurezza e OMS sono d’accordo. Hanno annunciato che le attività dell’uomo sono pericolose e devono cambiare. Che il cambiamento climatico e i disastri meteo sono colpa nostra e che l’unico modo per salvare il Pianeta è di fare come dicono loro. Ergo, spendere soldi.
Si tratta di una semplificazione estrema, è vero, ma i fatti e le decisioni politiche vanno verso questa direzione e in molti ambiti.
Un altro esempio è ciò che sta avvenendo in Germania: nei supermercati alcuni prodotti sono aumentati del 96% in un giorno. Parliamo di carne, latte, yogurt e formaggi. Il motivo del rialzo inverosimile e così repentino dei prezzi è stato giustificato così: per produrre questi alimenti si fa un danno all’ambiente e quindi bisogna pagarli di più. Come se svuotando il portafogli, magicamente si piantassero alberi o cose simili.
Una cosa del genere verrà presto applicata alle nostre case e forse anche ai veicoli: ecco la novità al vaglio del Parlamento.
Obbligo di assicurazione contro le calamità naturali, ecco come dovremo pagarci da soli gli effetti del cambiamento climatico
Abbiamo visto proprio recentemente la gravità dei danni subiti dalle persone in Emilia Romagna dopo l’alluvione. Molti cittadini hanno perso i loro cari, la loro casa, i loro oggetti, le auto, tutto in poche ore di puro terrore. Non dimentichiamo che sono decedute decine di persone, e migliaia sono state vacuate.
Si aspettano gli aiuti economici, che ancora non sono arrivati. Forse è per evitare di tirare fuori soldi che il Governo sta pensando ad una nuova Legge.
Il Parlamento ha assegnato una missione alla Commissione Ambiente con la volontà di disciplinare le assicurazioni contro i danni da fenomeni meteo estremi, in particolare per le abitazioni
Visti i cambiamenti climatici, sono sempre più frequenti episodi di grandine, tornado o tempeste, che come comprendiamo causano ingenti danni a cose e persone. La Costituzione prevede che in caso di calamità lo Stato aiuti i cittadini, ma lo Stato oggi “non ha i soldi” e dunque serve un nuovo approccio.
Oggi le assicurazioni casa per incendio o altre calamità non sono obbligatorie, ma solo consigliate. Presto potremmo aggiungere l’obbligo di assicurazione alla lunga lista di tasse e oneri che gravano proprio sulla casa.
Il ragionamento non fa una piega: “si salvi chi può“, accendendo una polizza, perché lo Stato non ce la fa. E se la proposta di Legge venisse approvata, non facciamo molta fatica a capire che potrebbe ben presto essere estesa anche ai veicoli. Oggi, come per la casa, le assicurazioni sui cristalli o contro le calamità naturali sono un optional; presto potrebbe diventare una quota aggiuntiva obbligatoria insieme alla RC.
Se uno più uno fa due, e se “il terzo vien da sé“, allora probabilmente anche la nostra Sanità, i cui conti versano in condizioni disastrose, diventerà molto presto a pagamento.
Insomma, il Pianeta sta bruciando e affogando, sta creando malattie nuove e sempre più mortali, le mucche inquinano quanto le auto, probabilmente la razza umana sta per scomparire ma se paghiamo di tasca nostra forse ci salveremo.