Vi sono una serie di sintomi che è importante non prendere sottogamba perché potrebbero rappresentare la spia di una patologia cardiaca molto pericolosa
Il nostro corpo ‘ci parla’ e molto spesso ci comunica in anticipo che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Le spie di numerose patologie sono spesso molto chiare ma non tutti, vuoi per distrazione, vuoi per sottovalutazione del problema, non vi prestano la dovuta attenzione.
E talvolta quando poi il problema si manifesta in tutta la sua pericolosità la situazione rischia di essere già molto grave e, in alcuni casi, addirittura irreversibile. Ecco perché è importantissimo conoscere il nostro corpo, in primis ma anche capire quali sono gli indicatori di malattie potenzialmente fatali ma che se individuate per tempo potrebbero essere curate.
I sintomi da non sottovalutare: sono la spia di una grave patologia del cuore
In questo articolo ci focalizziamo, in particolare, su quello che è noto a tutti come attacco di cuore. Stiamo parlando dell’infarto miocardico, una condizione medica che deve essere conosciuta per poterla prevenire. Esso si manifesta quando all’improvviso si registra un blocco nel flusso di sangue che raggiunge il muscolo cardiaco, generalmente in seguito alla formazione di un coagulo di sangue nelle arterie coronarie: la conseguenza più pericolosa è che si possano manifestare danni permanenti o che, addirittura, sopraggiunga il decesso.
Ecco dunque perché è indispensabile riconoscere sia i sintomi che quelli che sono conosciuti come “fattori di rischio”, in modo tale da proteggere la salute del miocardio il più possibile. La formazione del coagulo che, come dicevamo, è la causa dell’attacco di cuore e che va ad interessare le arterie la cui funzione è quella di portare al muscolo cardiaco ossigeno e nutrienti, avviene a causa della rottura di una placca di ateroma. Il flusso sanguigno viene bloccato perché le piastrine tendono a coagulare sulla superficie irregolare che viene a formarsi sulla placca interessata dalla rottura.
Come riconoscere l’infarto miocardico: i sintomi
Fatta questa premessa entriamo nel merito della questione andando ad indicare quelli che sono i sintomi più comuni dell’infarto miocardico. I segnali che devono essere riconosciuti subito così da cercare un supporto medico in tempi rapidi ed evitare il peggio. Il primo di essi è sicuramente il dolore al petto: solitamente si tratta di una sensazione di oppressione e di pressione con un dolore costante che si irradia anche verso altre parti del corpo come la schiena, la spalla, la mandibola o il braccio sinistro. Ad esso è accompagnata la dispnea ovvero una difficoltà respiratoria improvvisa.
Il respiro è corto e faticoso e questo può avvenire sia prima che ad attacco di cuore in corso. Altro sintomo è la sudorazione eccessiva: inoltre la pelle appare fredda e umida. Il tutto è spesso accompagnato da una forte ed improvvisa sensazione di nausea e vomito alla quale non sembra inizialmente essere associata una specifica ragione. Infine si manifesta anche una sensazione di intensa paura, uno stato d’ansia improvviso e che suscita preoccupazione.
Infarto, i fattori di rischio e la prevenzione
Chiaramente la sintomatologia non è uguale per tutti come non lo è l’ordine di comparsa dei sintomi. Da persona a persona essi possono variare e manifestarsi in modo diverso: è il caso delle persone più anziane nelle quali possono comparire anche sintomi gastrointestinali e affaticamento. Le anomalie del corpo dunque non devono essere minimamente sottovalutate e, nel dubbio, occorre rivolgersi subito ad uno specialista per avere una diagnosi certa.
Vi sono poi una serie di fattori di rischio che potrebbero aumentare la possibilità che l’infarto si manifesti. Si va da uno stile di vita eccessivamente sedentario ad una dieta poco salutare e grassa, dal fumo di tabacco alla pressione alta. Diabete, stress ed obesità sono altre caratteristiche che concorrono ad un maggior rischio di infarto miocardico. Adottare uno stile di vita sano caratterizzato da un’alimentazione equilibrata, da attività fisica regolare, dall’imparare a gestire lo stress, dall’eliminazione del fumo e da un costante monitoraggio medico è la strategia migliore per prevenirlo e proteggere al meglio la salute del nostro organo vitale, il cuore.