Attenzione al buffet ai matrimoni e nei villaggi vacanze: gravissimo rischio, evita assolutamente questi alimenti

Molti neppure sospettano che buffet, aperitivi e rinfreschi vari nascondono insidie potenzialmente letali. Ecco tutto quel che c’è da sapere.

Estate, tempo di vacanze, ma anche di matrimoni, serate a tema, eventi sotto le stelle e cerimonie varie. Il tutto naturalmente accompagnato da un’ampia gamma di sfiziosità da mangiare e specialità da bere. Ed è qui che può insorgere un problema al quale sicuramente non avete mai pensato, ma che merita attenta considerazione: ne va della nostra salute!

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Mai come in questi giorni è necessario prestare attenzione a quel che mangiamo e ai rischi per il nostro organismo. (Grantennistoscana.it)

In questi giorni – notiziari tv e giornali cartacei e online non fanno che ripetercelo – le temperature hanno superato anche abbondantemente i 40 gradi. E mai come in questi casi è necessario prestare attenzione a quel che mangiamo e ai rischi per il nostro organismo, se non osserviamo alcune regole base di igiene e conservazione degli alimenti.

Il mix potenzialmente letale di caldo e batteri

È proprio a causa delle temperature record registrate nelle scorse ore da un capo all’altro della Penisola che medici, nutrizionisti e altri esperti hanno richiamato l’attenzione su una sana alimentazione e una corretta idratazione. Specie se siamo invitati ai banchetti di cui sopra. Tra gli altri, l’immunologo Mauro Minelli, docente di Dietetica e nutrizione umana Università Lum di Bari, ha spiegato all’agenzia Adnkronos che “in difetto anche solo di una delle poche ma indispensabili regole, quei piatti invitanti preparati in serie possono diventare fonte di tossinfezioni alimentari causate da microbi patogeni o da loro tossine”.

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I soggetti che subiscono un’intossicazione o un’infezione presenta una “sintomatologia prevalentemente (ma non esclusivamente) di tipo gastroenterico. (Grantennistoscana.it)

Le regole di igiene e conservazione dei cibi non perdonano. Basta un boccone “sbagliato” durante un aperitivo o un invitante ma velenoso dolcetto dopo cena per finire dritti all’ospedale, per non dire di peggio. Il già citato professor Minelli sottolinea che nella maggior parte dei casi, i soggetti che subiscono un’intossicazione o un’infezione presenta una “sintomatologia prevalentemente (ma non esclusivamente) di tipo gastroenterico caratterizzata da vomito, diarrea, dolori addominali e talvolta anche febbre”.

“D’altro canto – aggiunge l’esperto – crescite batteriche incontrollate, e dunque rischiose per il consumatore, possono verificarsi facilmente tanto con prodotti caseari a base di latte non pastorizzato, quanto con le carni servite fredde dopo essere state cucinate in sughi umidi o anche con carni crude o poco cotte”. E ancora, a proposito di cibi crudi, “oltre al ben noto rischio di parassitosi da ‘anisakis simplex’ correlato all’assunzione di pesce non adeguatamente abbattuto, va anche ricordato che il pesce crudo, quando non correttamente pulito, eviscerato e conservato, può trasformarsi in veicolo di infezioni batteriche”.

Gli effetti collaterali di certi buffet

Ma non è tutto. Quando ci troviamo di fronte a un invitante buffet, dovremmo prestare un’attenzione particolare anche a tutte quelle pietanze preparate con uova e prodotti derivati o con la maionese e che, se esposte per più di qualche ora a una temperatura superiore ai 5 gradi centigradi, saranno destinate nel giro di pochissimo tempo a diventare, per qualche incauto consumatore, causa di un possibile “imbarazzo viscerale”.

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Per i piatti cotti da servire freddi il frigorifero deve segnare non più di 10° C. (Grantennistoscana.it)

“Un’ultima annotazione – conclude l’immunologo – va riservata proprio agli ‘affamati’ arrembanti avventori disaccorti di quel che un buffet abitualmente espone pur con apparente cura”. Certo, non è sempre facile discriminare la qualità del cibo semplicemente guardandolo, ma il colore, l’odore e il primo sapore immediatamente evocato dall’assunzione di un alimento, sono tutti indizi che dovrebbero guidarci a una scelta attenta e consapevole.

Ricordiamo che le norme prevedono per pietanze come il pesce crudo e le salse a base di uova una temperatura massima di 4° C, da mantenere anche nella fase di esposizione. Per i piatti cotti da servire freddi, invece, il frigorifero deve segnare non più di 10° C. Se questi piatti sono tenuti fuori dal frigorifero per molto tempo, come spesso avviene, è meglio puntare su altre pietanze, magari calde.

Anche la linea vuole la sua parte

Se avete partecipato almeno una volta nella vita a un buffet all-you-can-eat, potrete confermare quanto sia facile ingozzarsi molto più del dovuto. Questo accade per tutta una serie di ragioni: l’ampia varietà di cibi presenti che ci spinge a voler assaggiare più cose possibili, l’irresistibile richiamo di certi odori e colori, la disinibizione indotta dall’atmosfera di festa e relax (unita magari a un po’ di alcol…). Ma con ormai oltre il 10% di italiani che sono affetti da obesità, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è accumulare nell’arco di poche ore grassi e calorie difficili da smaltire.

C’è anche da considerare l’effetto psicologico: se mentre ci rimpinziamo di ogni ben di Dio possiamo sentirci felici e appagati, dopo la scorpacciata subentra di solito un sentimento di tristezza e rimorso, ripensando al desiderio (vanificato) di tenerci in forma per la spiaggia.

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