Allarme salute sulle diete vegetali: molto meno sane di quello che immagini e c’è grande differenza tra i vari tipi di alimenti.
Con arrivo dell’estate, la dieta è un argomento davvero caldo. Ci sono diete che promettono miracoli e ci sono diete decisamente sane. Comunemente c’è l’idea che le diete vegetali siano sane ed equilibrate e rappresentino una buona scelta per chi voglia stare in forma e soprattutto in salute. In questo articolo vi sveleremo che le diede vegetali possono nascondere delle insidie che è molto utile conoscere.
Prediligere una dieta di questo genere può dare l’illusoria certezza di stare seguendo un regime alimentare sicuramente salutare ma non tutti gli alimenti vegetali lo sono davvero. I legumi, la frutta e la verdura spesso coesistono in queste diete, con tutta una serie di cibi che pur essendo di origine vegetale sono stati in realtà troppo manipolati. Prendiamo il caso dei succhi di frutta commerciali, delle bevande zuccherate e di dolci e biscotti. Al congresso nazionale SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana sono stati presentati due studi piuttosto interessanti.
Vegetale non significa sano
Uno è sull’invecchiamento biologico e l’altro è focalizzato su salute cardiometabolica delle donne col tumore al seno. Gli italiani oggi stanno molto attenti alla nutrizione perché ormai tutti sappiamo benissimo che “siamo quel che mangiamo” e che se ci nutriamo male il nostro corpo soffrirà. Sono tanti infatti oggi gli italiani che scelgono con cura quello che mangiano e che adottano uno stile di vita vegetariano o semi-vegetariano.
Le statistiche dimostrano che gli italiani che mangiano carne sono sempre meno e comunque sia la mangiano uno o due volte alla settimana al massimo. Proprio la maggiore consapevolezza alimentare ed il diffuso adottare stili di vita sani come quelli vegetariani, vegani o flexitariani ha suscitato un grande interesse da parte della comunità scientifica.
In sostanza gli scienziati si sono chiesti se questi regimi alimentari facciano veramente bene. Chi sceglie di essere un vegetariano lo fa per non far soffrire gli animali ma è anche giusto capire se poi gli effetti sulla propria salute siano positivi oppure no. L’invecchiamento biologico è ormai considerato un affidabile indicatore della salute e del rischio di mortalità.
Uno studio molto interessante
Per comprendere se le diete vegetali siano valide sono stati messi in campo 2 studi. Il primo è lo studio Moli-sani, portato avanti dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia). Questo studio ha analizzato circa 4000 persone. Per questi 4000 individui è stato costruito un modello alimentare sostanzialmente vegetariano offrendo punteggi positivi a cibi vegetali e negativi a quelli di origine animale.
Contemporaneamente sono stati anche realizzati modelli dietetici con alimenti vegetali sani e alimenti vegetali poco salutari. Un complesso algoritmo alla fine ha analizzato i risultati di questo studio ma soprattutto è andato a capire se questi differenti stili di vita vegetariani fossero positivi o no. L’età biologica degli individui soggetti a questo test è stata calcolata utilizzando 30 diversi biomarcatori.
I risultati di questo studio parlano chiaro. Infatti questa ricerca dimostra che un pattern alimentare basato sostanzialmente sul consumo di alimenti vegetali sani è effettivamente associato ad un rallentamento dell’invecchiamento. Invece il consumo di tanti vegetali non salutari perché altamente trasformati dall’industria è addirittura associato ad un’accelerazione dell’invecchiamento.
Anche un altro studio svela che ciò che è troppo trasformato non è sano
Tra l’altro anche un’altra ricerca è molto importante da questo punto di vista ed è stata condotta dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Giovanni Pascale” di Napoli. Nei dati emersi da quest’altro studio è stato trovato che una dieta vegetariana ricca però di bevande zuccherate, succhi di frutta commerciali, patate e cereali molto raffinati era associata a valori importanti di sviluppo di malattie croniche.
Al contrario una dieta prevalentemente vegetariana ma più salutare perché comprendente frutta e verdura fresca, noci, mandorle e vegetali e cioè in sostanza alimenti non trasformati dall’industria, aveva tutta una serie di parametri decisamente più legati ad una corretta salute ed era associata ad un peso corporeo ed un girovita più ridotti. I risultati di questi studi sono molto importanti e ci ricordano che una dieta a base vegetale in se stessa non significa niente.
Infatti gli esperti sottolineano che tutto dipende da quanto gli alimenti siano stati manipolati dall’industria. Se un alimento è a base vegetale ma poi per renderlo vendibile e gustoso ci si aggiunge lo zucchero, gli additivi e lo si manipola molto, ecco che più che essere qualche cosa di positivo rischia di diventare qualche cosa di negativo per la salute della famiglia.