Nessuna buona notizia per quanto riguarda la malattia di Lyme. In Italia aumentano i casi: ecco cosa c’è da sapere in merito
A parlare della causa scatenante della malattia di Lyme è l’Osservatorio Malattie Rare, che scrive come il “semplice” morso di una zecca può rappresentare l’inizio di un incubo. È proprio così: serbatoio di virus, alla zecca basta un morso per infettare l’uomo e, a seconda della specie della zecca, il periodo in cui colpisce di più è l’estate, in ambienti più secchi o più umidi. Il batterio che causa la malattia di Lyme si chiama Borrelia burgdorferi e, in Italia, negli ultimi giorni si è scatenato un rapido aumento della casistica: ecco cosa c’è da sapere.
![Malattia di Lyme: aumentano i casi](https://www.grantennistoscana.it/wp-content/uploads/2023/06/lyme-grantennistoscana.it-12062023.jpg)
Malattia sempre più conosciuta sia per l’aumento di casi, sia perché molti Vip iniziano a parlarne per sensibilizzare le persone, quella di Lyme diventerà una delle patologie più diffuse. A scatenare questo aumento c’è prima di tutto il caldo anomalo di questi ultimi anni, accompagnato dall’allungamento dell’estate, la globalizzazione e l’aumento della temperatura. Seconda malattia infettiva degli Stati Uniti dopo l’HIV, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Lyme.
Malattia di Lyme: i sintomi e le conseguenze
Ciò che rende la Lyme particolarmente pericolosa è il fatto che i suoi sintomi hanno una durata estremamente variabile. Se in alcuni soggetti perdurano per qualche settimana, in altri invece durano per anni interi e possono determinare deterioramento cognitivo, artrosi e meningiti. L’infezione, infatti, va a colpire in primo luogo la pelle, le articolazioni, gli organi interni e il sistema nervoso ma il primo sintomo è l’eruzione cutanea a forma di bersaglio: sulla pelle si formano dei cerchi concentrici rossi e bianchi, il cui centro è il morso della zecca. Febbre, dolori diffusi e mal di testa accompagnano il tutto.
![Sintomi della malattia di Lyme](https://www.grantennistoscana.it/wp-content/uploads/2023/06/lyme-grantennistoscana.it-12062023-1.jpg)
I primi sintomi, a parte l’eruzione cutanea, sono più simili a una forma influenzale e per diverse settimane rimangono estremamente gestibili. In alcuni casi, però, questi possono arrivare a coinvolgere il cuore e in questo caso a questi sintomi si aggiungono dolore al petto, battito cardiaco irregolare e problemi al sistema nervoso, tra cui la paralisi di Bell che coinvolge il viso, intorpidimento e formicolio.
Il terzo stadio è quello più pericoloso e si tratta di quando la malattia di Lyme viene diagnosticata e quindi trattata in ritardo. In questi casi, i sintomi non vengono riconosciuti e presi in tempo e possono quindi trasformarsi in cronici, aggravandosi in forme di artrosi cronica e deterioramento cognitivo.
La cura e la prevenzione della malattia di Lyme
Poiché ad oggi non esiste ancora un vaccino in grado di proteggere dalla malattia di Lyme, ciò su cui si può lavorare è la prevenzione. Innanzitutto, quando si esce a fare una passeggiata nei prati nei mesi estivi è sempre bene indossare abiti lunghi e di colore chiaro, così da individuare subito eventuali zecche. Inoltre, è meglio proteggere la propria cute con un repellente spray e, al ritorno dalla passeggiata, controllare bene tutte le zone del corpo, anche quelle meno visibili.
![Causa della malattia di Lyme](https://www.grantennistoscana.it/wp-content/uploads/2023/06/lyme-grantennistoscana.it-12062023-3.jpg)
Il primo caso di questa malattia venne individuato nel 1975 nella cittadina americana di Lyme, che oggi dà il nome a questa patologia potenzialmente invalidante. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, è la patologia più rilevante e più diffusa trasmessa da un vettore nelle zone geografiche temperate. Quando si sospetta di essere stati morsi da una zecca e si notano i primi sintomi è sempre meglio recarsi dal medico, il quale valuterà la condizione di salute e nel caso consiglierà esami più specifici. La malattia di Lyme viene diagnosticata mediante esami di laboratorio.
![Malattia di Lyme: cura e analisi](https://www.grantennistoscana.it/wp-content/uploads/2023/06/lyme-grantennistoscana.it-12062023-2.jpg)
Per curare il paziente esistono diversi approcci. Secondo alcuni, ai primi segnali della malattia di Lyme è bene somministrare antibiotici. Secondo altri, però, è bene attendere l’esito degli esami di laboratorio prima di procedere: in Italia, solitamente, si consiglia di non trattare il soggetto che si presenta dal medico o in Pronto Soccorso per un morso di zecca, ma curarlo con le medicine solo nel caso di insorgenza di sintomi. I farmaci più usati sono la penicillina, l’amoxicillina o la doxiciclina.