Aumento pensione con incremento al milione: quanto dura la maggiorazione?

Che cos’è l’incremento al milione e qual è la durata di questa maggiorazione legata alle pensioni? Lo spieghiamo nel dettaglio

Che cosa si intende per “incremento al milione” e qual è la sua durata nel tempo? In molti ne hanno sentito parlare ma non hanno magari avuto modo di approfondire il tema e, trattandosi di un importante beneficio rivolto ai pensionati, è bene entrare nel merito. Con incremento al milione si fa infatti riferimento ad una ‘maggiorazione sociale’ erogata ai pensionati titolari di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Che cos'è l'incremento al milione della pensione
L’incremento al milione è una maggiorazione sociale (grantennistoscana.it)

Con un requisito ovvero che esse siano inferiori, per quanto riguarda l’importo, al milione delle vecchie lire. Ma non spetta solo ai pensionati bensì anche alle persone invalide civili totali, alle persone ciechi civili, a quelle sordomute ed infine ai titolari di pensione di inabilità previdenziale.

Incremento al milione della pensione: cos’è, come si calcola e chi ne ha diritto

Tornando all’importo della pensione, esso deve essere inferiore ai 660 euro perché l’incremento al milione possa trovare la sua applicazione. Il secondo requisito è quello anagrafico: solo al compimento dei 70 anni di età, salvo sconti relativi ai contributi versati, esso verrà erogato. Come previsto dalla sentenza N. 152 della Corte Costituzionale invece, a partire dal 20 luglio 2020 l’incremento al milione per le altre quattro categorie di beneficiari spetta dai 18 anni di età.

Esiste un articolo specifico ovvero il numero 15 del DL 104 del 2020 che abbassa l’età da 60 a 18 anni. L’introduzione dell’incremento al milione risale al 2001, per decisione del governo Berlusconi che lo concretizzò approvando la legge N 448 ed uno specifico articolo, il numero 38, contente tutti i dettagli in merito a questa particolare erogazione. I pensionati che lo ricevono sono i titolari di pensioni AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS), di pensione ai superstiti e di Assegno e Pensione Sociale.

La quantità di contributi può determinare uno sconto anagrafico
Incremento al milione, previsto uno sconto anagrafico (grantennistoscana.it)

Oltre che i pensionati che ricevono assegni di importo superiore al trattamento minimo pari, nel 2023, a 563,74 euro. Purché non superiore a 660,79 euro, somma al di sopra della quale non si ha diritto all’incremento al milione come stabilito dalla circolare n 44 del 2002 diffusa dall’Inps.

Lo sconto anagrafico per ricevere l’incremento al milione

Entrando nel merito della legge, scopriamo che consente anche di ottenere, in base alla contribuzione maturata, uno sconto anagrafico e quindi di ricevere l’integrazione al milione prima del tempo. Con almeno 2 anni e 6 mesi di contributi è previsto un anno di sconto che salgono a 2, 3, 4 e 5 anni ovvero con integrazione al milione a 68, 67, 66 e 65 anni con le seguenti contribuzioni: almeno 7 anni e 6 mesi, 12 anni e 6 mesi, 17 anni e 6 mesi e con oltre 17 anni e 6 mesi. Per titolari di Assegno o Pensione sociale, anche se invalidi, ciechi assoluti o sordomuti, si va a 67 anni.

A quanto ammonta e come richiedere l'incremento al milione
L’incremento al milione viene erogato per 13 mensilità (grantennistoscana.it)

Passiamo ora ai requisiti legati al reddito per averne diritto: in caso di pensionato non coniugati è fino a 9.102,34 euro mentre se è coniugato il reddito personale deve essere inferiore a 9.102,34 euro ma quello complessivo può arrivare fino a 15.644,85 euro. Una serie di redditi non vengono considerati nel calcolo ovvero l’abitazione principale e la pertinenza, l’indennità di accompagnamento, le pensioni di guerra, i trattamenti di famiglia, i redditi tassati alla fonte e quelli soggetti a tassazione separata.

Incremento al milione: importi e come fare domanda

Ed ecco invece a quanto ammontano gli importi dell’incremento al milione, variabili sulla base del reddito di chi lo richiede. Per l’anno 2023, premesso che verranno erogati in 13 mensilità, saranno pari a 136,44 euro al mese per i titolari di pensioni minime e di assegno di inabilità (da 18 a 60 anni di età); la somma diventa 196,91 euro al mese per i titolari di Assegno Sociale; 285,42 euro al mese per i titolari di Pensione Sociale; ed infine 386,27 agli invalidi civili totali.

L’importo della pensione comprensiva di questa maggiorazione sociale non dovrà però superare l’importo mensile costituito dalla differenza tra 660,79 euro e l’importo del trattamento minimo oppure di Assegno o Pensione Sociale. Infine vi spieghiamo come presentare la domanda: esiste una specifica procedura sul sito dell’Inps che prevede di inserire i dati e selezionare la pensione. Andranno poi inseriti i redditi personali ed eventualmente quelli del coniuge. Occorrerà allegare, se invalidi, il relativo verbale di invalidità. Infine andranno verificate le eventuali maggiorazioni sociali che l’Inps applica d’ufficio e che sono indicate sul modello Obis M INPS.

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