Le aurore boreali sono spettacoli della natura unici nel loro genere. Grazie a una serie di fattori sarà possibile avvistarle più facilmente.
Le aurore boreali, spettacolari manifestazioni luminose nel cielo notturno, sono uno degli eventi naturali più affascinanti e misteriosi del nostro pianeta. Comunemente chiamate anche “Luci del Nord“, queste meravigliose esibizioni di colori si verificano principalmente nelle regioni polari.
Tuttavia, da alcuni mesi le apparizioni delle aurore boreali si sono estese a regioni più a sud del solito. Gli esperti prevedono che questo fenomeno continuerà fino al 2025.
Gli scienziati spiegano che non si tratta di un caso fortuito, ma di un preciso evento naturale che permetterà a un’ampia fascia del mondo di ammirare il fenomeno per alcuni anni.
Solitamente, le aurore sono più facilmente visibili in luoghi come i paesi scandinavi e il Canada settentrionale. Ogni inverno, turisti da tutto il mondo si recano nelle regioni artiche per ammirare il fenomeno. In questo periodo, invece, sarà possibile scovare aurore boreali in località molto più vicine all’Italia.
Ad esempio, lo scorso febbraio, i cieli dell’Inghilterra meridionale e dell’Irlanda erano illuminati dalle aurore. Anche nelle zone più a nord della Germania e della Polonia sono stati avvistati fenomeni simili. A marzo, potenti tempeste geomagnetiche hanno reso visibili le aurore anche in luoghi degli Stati Uniti come la Carolina del Nord e lo stato di New York.
Anche nell’emisfero meridionale la visibilità dell’aurora australe (o luci del sud) si è estesa, nonostante tipicamente sia visibile solo dall’Antartide. Recentemente anche gli abitanti della Nuova Zelanda ne hanno avvistate alcune.
E in Italia? Vedere le aurore boreali nel nostro paese non è certo un’esperienza comune. Tuttavia, nel passato ci fu un episodio di attività solare più intensa del solito che ha offerto l’opportunità di osservare le aurore boreali anche alle nostre latitudini. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre del 1848, un’aurora boreale fu avvistata a Napoli.
Le luci saranno visibili più a sud a causa di un cambiamento nel campo magnetico del sole, che si inverte ciclicamente ogni 11 anni. Questo fenomeno raggiungerà il picco nel 2025, durante la fase nota come massimo solare.
“La maggiore visibilità delle luci, creata dall’attività del campo magnetico del sole, è già iniziata” ha affermato Shannon Schmoll, direttrice dell’Abrams Planetarium presso la Michigan State University.
Oltre a creare uno spettacolo magnifico, gli scienziati sono interessati alle aurore anche per un altro motivo, un po’ più preoccupante. Taylor Cameron, un ricercatore del Canadian Hazards Information Service ha spiegato che le tempeste geomagnetiche estreme, che possono generare le aurore, possono anche danneggiare le reti elettriche. L’ultima grande interruzione di questo tipo è avvenuta nel 1989, lasciando senza energia sei milioni di persone in Quebec.
“Durante la parte di minimo del ciclo solare, il sole è molto tranquillo, non succede praticamente nulla“, ha spiegato Cameron. “Al contrario, durante il massimo abbiamo molte eruzioni solari, molte espulsioni di massa coronale. Il sole è molto più attivo“.
Le aurore boreali sono il risultato di un’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando elettroni e protoni provenienti dal Sole raggiungono la Terra, si dirigono verso i poli magnetici. Qui, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, queste particelle collidono con gli atomi e le molecole presenti nell’aria.
Durante queste collisioni, gli atomi e le molecole vengono eccitati, cioè i loro elettroni passano a uno stato energetico superiore. Successivamente, quando gli elettroni tornano al loro stato normale, rilasciano energia sotto forma di luce visibile, creando le splendide aurore boreali. I colori più comuni sono il verde, il rosa e il viola, ma a volte possono comparire anche il rosso, il blu e il giallo.
Le forme delle aurore boreali sono altrettanto affascinanti. Possono apparire come bande luminose, archi, cortine o persino come una corona che avvolge l’intero cielo. La loro luminosità e intensità variano a seconda delle condizioni atmosferiche e dell’attività solare.
Vedere le aurore boreali è un’esperienza che molte persone vorrebbero fare almeno una volta nella vita. Da tempo esistono gruppi su Facebook dedicati agli appassionati, che si definiscono “cacciatori di aurore boreali”. In questi spazi le persone si trovano per discutere delle prossime aurore boreali e suggerire punti di osservazione.
Le migliori stagioni per vedere le aurore sono la primavera e l’autunno, specialmente vicino agli equinozi. Gli esperti consigliano di utilizzare siti web come SpaceWeather.com e SpaceWeatherLive.com come risorse per cercare informazioni sulle prossime apparizioni di questi spettacoli luminosi.
“Per molte persone, l’aurora è un meraviglioso fenomeno notturno che vale la pena di viaggiare fino alle regioni artiche per osservare“, ha dichiarato il Centro di Previsione delle Condizioni Meteorologiche Spaziali della NOAA sul suo sito web. “Per la maggior parte delle persone, spesso è l’unico modo per vivere quest’esperienza. Ma nei prossimi anni potremmo essere più fortunati“.
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