Autopalapazione testicoli: il gesto che ti salva la vita | Difenditi subito dal tumore

Se siete uomini non potete non conoscere le principali regole dell’autopalpazione del testicolo: ti salverà la vita per davvero

Sono circa 1500 gli uomini che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore al testicolo. Questa neoplasia si verifica nel momento in cui le cellule dei testicoli crescono e si moltiplicano in modo da danneggiare i tessuti circostanti ed interferiscono con la funzione dell’organo: è nei testicoli che avviene la formazione e la maturazione degli spermatozoi, nonché qui vengono prodotti alcuni ormoni maschili come il testosterone. Ecco quindi in cosa consiste l’autopalpazione del testicolo e perché è così importante.

Autopalpazione del testicolo per prevenire il tumore
Autopalpazione del testicolo per prevenire il tumore: cosa sapere -grantennistoscana.it

Se la popolazione femminile è più propensa alla prevenzione poiché se ne parla di più e c’è più sensibilizzazione, negli uomini invece il tema è meno diffuso e viene coperto da un senso ancora tangibile (ma inutile e dannoso) di pudore.

Per le donne, parlare e praticare l’autopalpazione del seno e sottoporsi annualmente a mammografia e pap test è ormai fortunatamente normale: obiettivo degli urologi e dei medici in generale è quello di riuscire ad avvicinare anche la popolazione maschile a queste pratiche preventive, soprattutto perché il tumore al testicolo colpisce la fascia di età tra i 20 e i 40 anni.

Cos’è il tumore al testicolo: quando si presenta e a chi

Il cancro al testicolo si verifica quando in questi organi vengono a formarsi cellule tumorali: solitamente questa neoplasia colpisce solo uno dei due testicoli, ma in chi l’ha già avuta ad uno aumenta la probabilità di averlo anche nell’altro.

La fascia di età in cui è più diffuso è quella compresa tra i 15 e i 34 anni, mentre è assai raro che si manifesti dopo i 60 anni: riuscire a sensibilizzare i più giovani in merito al cancro al testicolo è quindi fondamentale poiché, sebbene la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi sia del 93%, prenderlo in tempo significa curarlo prima e con più efficacia.

Cancro al testicolo: cos'è e come si previene
Cancro al testicolo: cos’è e come si previene, tutto quello che si deve sapere -grantennistoscana.it

Secondo gli urologi e gli esperti, infatti, se la malattia viene scoperta in fase iniziale, quindi prima che coinvolga i linfonodi addominali, c’è il 99% di guarigione. Il principale fattore di rischio è il criptorchidismo, quindi la mancata discesa nello scroto di uno o di entrambi i testicoli: se però l’anomalia viene guarita chirurgicamente entro i due anni dalla nascita del bambino, le probabilità si riducono di molto, sebbene restino più alte rispetto a quelle della popolazione maschile generale.

Anche la sindrome di Klinefelter, dovuta a un’anomalia cromosomica, aumenta le probabilità di cancro ai testicoli così come l’avere una storia familiare positiva per questo tumore. Si è notato inoltre che anche l’etnia gioca un ruolo particolare, poiché questa neoplasia è più frequente nelle persone caucasiche e anche avere avuto una precedente infezione da HIV ne aumenta il rischio.

L’importanza dell’autopalpazione

Il cancro al testicolo si manifesta inizialmente con un nodulo, accompagnato da un senso di pesantezza del testicolo e un gonfiore, moderato o più evidente. Per questo motivo, praticare frequentemente l’autopalpazione consente di imparare a conoscere il proprio organo, riconoscendo subito eventuali cambiamenti: campanelli d’allarme sono il dolore acuto al testicolo, così come un rapido aumento del suo volume che può essere causato da un versamento ematico al suo interno.

Tumore al testicolo: perchè l'autopalpazione
Tumore al testicolo: perché l’autopalpazione è così importante -grantennistoscana.it

Innanzitutto è importante sapere che l’autopalpazione al testicolo andrebbe fatta dopo una doccia o un bagno caldo, così che la muscolatura della borsa scrotale sia ben rilassata. Utile anche mettersi di fronte a uno specchio, avvolgendo i testicoli nelle proprie mani uno alla volta così da tastarne bene il peso, la forma e la consistenza.

Bisogna quindi prendere in mano l’organo e farlo ruotare tra il pollice e l’indice di entrambe le mani, cercando la presenza di noduli duri e gonfi o anche morbidi e insoliti. Importante è anche iniziare questa procedura di autodiagnosi quando si è molto giovani, sia perché il cancro al testicolo colpisce già a partire dai 15 anni, sia perché in questo modo si impara a conoscere meglio il proprio organo.

L’autopalpazione deve diventare un’abitudine da svolgere spesso: la frequenza ideale è una volta al mese. Nel caso in cui notiate qualsiasi anomalia, rivolgetevi al vostro medico di famiglia o all’urologo di fiducia e specificategli le vostre perplessità: meglio un controllo in più che uno in meno!

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