Autopalpazione del seno, ecco come eseguirla alla perfezione: i consigli degli esperti

Fondamentale per la prevenzione del tumore al seno, l’autopalpazione è una pratica che tutte le donne dovrebbero fare periodicamente: ecco come

Sono due gli strumenti mediante i quali possiamo fare prevenzione in merito al tumore alla mammella: la mammografia, che in Italia si suggerisce ogni due anni a partire dai 50 anni d’età e l’autopalpazione, da eseguire invece più frequentemente e già da un’età post-adolescenziale. Il tumore al seno è quello più diagnosticato alle donne in Italia e, considerando tutti i tumori maligni diagnosticati, un terzo è al seno. Sebbene la sopravvivenza a cinque anni sia dell’88%, si tratta comunque di un carcinoma pericoloso: ecco quindi come prevenirlo.

Come effettuare l'autopalpazione al seno
Come effettuare l’autopalpazione al seno: la guida definitiva (grantennistoscana.it)

Si distinguono due tipi di tumore al seno: quelli invasivi e quelli non invasivi. I secondi si sviluppano nei dotti mammari, cioè le due canule che consentono di portare fuori dalle strutture ghiandolari il latte e da qui non si muovono: difficilmente danno vita a noduli palpabili al tatto e, più spesso, vengono identificati solo mediante la mammografia.

I carcinomi invasivi, invece, riescono ad espandersi fuori dal seno, sono palpabili al tatto e riescono mediante i linfonodi a diffondersi ad altri organi. Ecco quindi perché è importante praticare l’autopalpazione e, soprattutto, come la si esegue correttamente.

Come eseguire l’autopalpazione al seno: l’osservazione

Se da un lato la mammografia oggi come oggi consente di individuare neoplasie di pochi millimetri, dall’altro imparare la corretta autopalpazione ed eseguirla periodicamente può aiutare a ridurre il rischio di individuare un eventuale tumore al seno in uno stadio già avanzato, che costituisce il rischio maggiore soprattutto se si tratta di un carcinoma invasivo.

L’autopalpazione andrebbe eseguita in autonomia, a partire dai vent’anni e con una periodicità di circa una volta al mese: il momento perfetto è una settimana dopo la fine delle mestruazioni, poiché è quello in cui il seno è meno dolente. Se invece si è in gravidanza o in menopausa, il momento è indifferente.

Come eseguire l'autopalpazione al seno
Come eseguire l’autopalpazione al seno: la tecnica corretta (grantennistoscana.it)

Fortunatamente, negli ultimi vent’anni, la ricerca medico-scientifica e le forti campagne di sensibilizzazione in merito all’autopalpazione e alla prevenzione hanno aumentato il tasso di guarigione completa dal carcinoma mammario dall’81% al 90%, se la malattia è individuata nelle sue prime fasi.

Per eseguire l’autopalpazione, quindi, ci si deve mettere di fronte a uno specchio completamente nude, con le braccia lungo i fianchi ed osservare i seni, poi appoggiare le mani sui fianchi e spingere, contraendo i muscoli del petto. Lo stesso va poi eseguito con le braccia alzate e di fianco, per notare eventuali cambiamenti nella forma del seno visto di profilo.

Cosa si deve osservare?

Ciò che va notato durante queste prime fasi dell’autopalpazione è un mutamento del disegno dei seni, quindi un’alterazione cutanea come la comparsa di una macchia, un cambiamento nella forma con la comparsa ad esempio di una protuberanza o un cambiamento nella forma e nel colore dei capezzoli. Può aiutarvi anche scattarvi una fotografia, una volta al mese: fate però attenzione a dove la salvate, sul cellulare o sul computer, poiché eventuali malintenzionati possono approfittarne. In alternativa, scrivete su un foglio ciò che vedete ed annotate eventuali caratteristiche particolari o segni che vi mettono qualche dubbio, così che il mese successivo possiate confrontare le vostre osservazioni con ciò che vedete in quel momento.

E ora passiamo alla palpazione

Dopo aver osservato i seni sia di fronte che di lato, si deve piegare il braccio destro dietro alla nuca e, con tre dita, palpare l’ascella, scendendo verso il seno con delle leggere pressioni mediante le dita ben tese. Ripetilo anche sull’altro seno e poi sdraiati, ponendo un cuscino o un asciugamano sotto la spalla sinistra e collocando la mano sinistra sotto alla nuca. A questo punto, premi con le dita tese della mano destra sul seno sinistro, disegnando dei movimenti circolari e lenti: procedi in senso orario, immaginando che il tuo seno sia proprio un orologio e andando da mezzogiorno a mezzanotte e così via.

Autopalpazione: pressione, direzione e forza
Autopalpazione: pressione, direzione e forza, come farla correttamente (grantennistoscana.it)

Procedi poi anche sull’altro seno, andando lentamente così da individuare eventuali noduli o problematiche: più la eseguirete spesso, più conoscerete il vostro seno e quindi prima troverete eventuali “intrusi“. Spremete poi il capezzolo con il pollice e l’indice, verificando che non esca alcun liquido. Nel caso in cui durante l’autopalpazione notiate qualcosa di strano, prenotate una mammografia così che si possa verificare il vostro sospetto.

Mediante la prevenzione si può salvare una vita e, prima si individua il cancro al seno, più possibilità si hanno di curarlo egregiamente e di sbarazzarsene per sempre: non sottovalutatelo e non sentitevi immuni, poiché fingere che non esista purtroppo non vi proteggerà. Insegnate alle vostre figlie, alle vostre nipoti ed eventualmente anche alle vostre amiche queste semplici ma salvifiche manovre preventive: più donne le conoscono e le eseguono, più il tumore al seno verrà sconfitto.

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