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Motori

Autovelox: trucco per capire se sono attivi ed evitare multe | Ti salvi l’estate

Tutti viaggiando ci saremo sicuramente imbattuti nei classici scatoloni arancioni degli autovelox. Come capire se funzionano davvero?

È fondamentale capire quando sono attivi per evitare di prendersi multe, perdendo dunque denaro che in estate tutti preferiremmo certamente investire in altra maniera. Spesso gli autovelox arancioni sono finiti al centro di discussioni e polemiche. Senza mai dimenticare che la loro funzione è quella di tutelare la sicurezza stradale, ecco il trucco per capire se sono in funzione.

C’è un modo per capire se l’autovelox è attivo? – grantennistoscana.it

Chi viaggia sulle strade italiane avrà sicuramente notato le colonnine arancioni ai lati della strada. Come sappiamo sono degli autovelox, chiamati anche Velo Ok. Negli ultimi anni si sono moltiplicati un po’ dappertutto come funghi su strade urbane e extraurbane.  Ma funzionano veramente? Sono realmente attivi? C’è chi ne dubita.

Sono tanti quelli convinti che gli autovelox arancioni in realtà siano dei “fake”, ovvero finti dispositivi non in grado di rilevare la velocità dei mezzi di trasporto. Perché li avrebbero installati allora? Cosa ci fanno lì insomma?

Autovelox arancioni: davvero sono tutti finti?

La risposta tipica è: servono come strumento di deterrenza. Alla vista di questi autovelox, ben visibili proprio grazie al loro colore arancione, i conducenti sono istintivamente portati a decelerare per evitare di incappare in multe. In sostanza, gli autovelox arancioni servirebbero soltanto a scoraggiare e a disincentivare le velleità da velocisti delle quattro ruote degli automobilisti. Un astuto stratagemma per fargli rispettare i limiti di velocità.

Gli autovelox color arancione sono veri o finti? (Foto Facebook: @Mia Club) – grantennistoscana.it

La realtà però sembra essere un po’ più complessa. Anche perché, essendosi ormai sparsa la voce, il trucchetto dovrebbe durare poco. Senza contare che poi le cose non stanno proprio così. Anche se appaiono diversi dagli autovelox tradizionali, i dispositivi arancioni si avvalgono delle stesse funzionalità dei primi e delle loro stesse tecnologie per rilevare la velocità dei veicoli. La loro peculiarità consiste semmai nel fatto che usano un sistema per riconoscere le targhe delle macchine.

Come funzionano gli autovelox arancioni

Grazie a questo sistema di riconoscimento l’autovelox arancione è in grado di identificare il numero di targa del mezzo, rilevando in questa maniera la velocità a cui viaggia la vettura calcolando il tempo impiegato a percorrere una certa distanza. In pratica funziona così: il dispositivo registra l’ora del passaggio del mezzo al primo sensore, rilevando poi quando ha superato anche il secondo sensore. Combinando queste due informazioni l’autovelox riesce a stabilire la velocità media della vettura nel pezzo di strada dove sono collocati i sensori.

Ma al di là del funzionamento, ciò che conta è che gli autovelox arancioni sono perfettamente funzionanti e capaci di rilevare la velocità di marcia dei mezzi di trasporto che gli passano davanti. Detto questo, naturalmente hanno anche un effetto deterrente: a questo scopo serve le loro visibilità e la colorazione vivace. Tutti aspetti che suonano come un invito agli automobilisti al rispetto del limite di velocità, spingendoli a una guida responsabile e sicura in strada.

Tuttavia, ribadiamo, il fatto che abbiano anche una funzione deterrente non significa che non ne abbiano anche una repressiva. Se è vero che gli autovelox color arancione possano dare questa impressione, soprattutto agli occhi di automobilisti con minore esperienza, ciò non vuol dire che difettino di efficienza e funzionalità. Giusto all’opposto, la loro installazione prova che vengono reputati strumenti utili alla fine della prevenzione degli incidenti.

Autovelox: perché sono utili per la sicurezza stradale

I totem arancioni hanno mostrato infatti di avere un impatto positivo sulla sicurezza della circolazione stradale. In diversi Paesi europei questi autovelox hanno ridotto il numero di incidenti (anche mortali) sulle strade, a riprova dell’efficacia di questi sistemi per rilevare la velocità dei veicoli.

Ecco perché gli autovelox sono utili alla sicurezza stradale – grantennistoscana.it

Nel nostro Paese gli autovelox hanno mostrato tutta la loro utilità soprattutto nell’abbassare la velocità dei mezzi in strade pericolose o vicine a ospedali e scuole. L’effetto dissuasivo, come detto, è garantito anche dalla loro collocazione in punti strategici, ad alta visibilità, e dalla colorazione arancione.

È anche vero però, essendo sostanzialmente involucri in plastica cilindrici muniti di oblò, non necessariamente ospitano apparecchi autovelox. A volte infatti i totem color arancione sono vuoti e dunque fungono realmente da meri dissuasori. Il che non vuol dire, ripetiamo, che questi autovelox si limitino sempre a fare deterrenza o a incentivare comportamenti responsabili sulla strada e, di conseguenza, la sicurezza stradale.

Autovelox: le norme che devono rispettare

Detto questo, c’è da sapere comunque che la sola presenza della scatola arancione non significa che l’autovelox arancione sia attivo. Posizionamento e funzionamento degli autovelox devono rispettare infatti alcune regole ben precise. Non possono essere disseminati “a casaccio”.

Gli autovelox sono sottoposti ad alcune norme (foto Ansa) – grantennistoscana.it

Innanzitutto la loro presenza va segnalata preventivamente dalla segnaletica stradale. Questo per evitare che gli automobilisti frenino bruscamente alla loro vista, col rischio di innescare tamponamenti a catena. Perciò i cartelli che segnalano la presenza di autovelox vanno posizionati a una congrua distanza per permettere al conducente di decelerare in maniera graduale e non di colpo. Non possono distare a più di 4 km dalla postazione del dispositivo di rilevamento della velocità.

Inoltre l’apparecchiatura deve essere di tipo omologato, opportunamente tarata. In presenza di apparati di tipo mobile deve poi essere obbligatoriamente presente la pattuglia per contestare immediatamente la violazione al conducente. Nel caso dell’autovelox arancione serve la presenza nelle immediate vicinanze di una pattuglia quando il totem è posizionato su:

  • Strade urbane di quartiere;
  • Strade locali;
  • Strade urbane di scorrimento e extraurbane secondarie non individuate dal prefetto con decreto ad hoc;
  • Strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento individuate dal Prefetto con apposito decreto e sulle autostrade;
  • Autostrade.

Autovelox blu: cosa sono e a cosa servono

Altri tipi di box, che al loro interno contengono sempre autovelox, hanno invece un colore blu. Oltre che per la colorazione, si distinguono per la forma più squadrata e per il materiale metallico con cui sono stati costruiti. Al proprio interno non ospitano apparecchi Velo Ok ma apparati di tipo fisso. Si tratta di dispositivi, a funzionamento diurno e notturno, dotati di tecnologia laser e telecamera digitale infrarossi.

Sulle strade non ci sono soltato gli autovelox color arancione (Foto Facebook: @L’Idea di Pianoro) – grantennistoscana.it

Servono sempre a riconoscere le targhe, ma sono gestibili da remoto per contestare immediatamente l’eventuale infrazione da parte di una pattuglia posizionata oltre i box dissuasori di colore blu.

A rotazione questi nuovi box ospiteranno anche il Targa System, il dispositivo che serve a verificare la presenza della copertura assicurativa e della revisione del veicolo. E anche se il mezzo risulta tra quelli rubati o sottoposti a sequestro.

Emiliano Fumaneri

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