Un contesto molto particolare spesso caratterizzato da iniziative variegate che spingono verso soluzioni più che mai funzionali.
Ci sono ambiti, spesso, con i quali è complicato più che mai comportarsi. In genere si parla di contesti specifici che hanno dalla loro una identità e un mercato assolutamente unici e indipendenti. Fenomeni capaci di vivere, di brillare di luce propria, per anni e anni.
Uno di questi fenomeni, se cosi può essere chiamato, è senza dubbio alcuno il contesto collezionistico. Raccogliere, catalogare, attendere la crescita del valore, è qualcosa che l’uomo fa ormai da centinaia di anni, qualcosa che possiamo legare spesso a francobolli, monete e banconote. Proprio quest’ultime molto spesso possono presentare piacevoli sorprese.
Banconote da 20 euro | Attenzione a quelle che ti ritrovi nel portafogli: il segno che non ti aspetti
In merito alle banconote, nel caso specifico di queste specifiche tipologie di “moneta“, il discorso generale non riguarda sempre e soltanto, però, l’ambito collezionistico, anzi. In quel casi ci troviamo di fronte a uno specifico approccio con esse, approccio che però, non sempre può essere considerato come, in qualche modo, principale.
Nel caso specifico, infatti, il tema centrale, riguarda certo le banconote, ma viste secondo una modalità non sempre presa in considerazione. Chiaro che il mondo del collezionismo rappresenta una opportunità più intrigante e affascinante, ma anche in questo caso si è di fronte a qualcosa di realmente importante. Una cosa più che mai importante da conoscere, quando si parla di banconote è quella che riguarda particolari “segni” utili per salvarsi, nel vero senso della parola da quelle che sono le più comuni truffe che riguardano il nostro quotidiano. Certe storie, brutte, non finiscono davvero mai.
Di questi tempi, quindi, è giusto sapere che non tutte le banconote sono uguali tra loro. In alcuni casi, infatti, possiamo trovare dei simboli specifiche si possono indicare la reale consistenza, per cosi dire, dello stesso esemplare. Provare a evitare tagli contraffatti, è di certo una sorta di dovere. In alcuni casi, questo specifico simbolo è composto da un cerchio con una lettera o numero al suo interno. Parliamo nel caso specifico di “numero smeraldo” della serie Europa. In sintesi, ci troviamo, in questi potenziali casi, di fronte a una serie di iniziative più che mai consistenti. Iniziative, di fatto, atte a debellare il fenomeno del falso.
Una speciale modalità di sicurezza, una particolarità che oggi contraddistingue le banconote da 5, 10, 20, 50 e 100 euro. Si fa riferimento, dunque, a un numero di colore verde, lucido, che può cambiare tonalità muovendo o meno la stessa banconota, inclinandola e osservandola da punti diversi. Ovviamente lo stesso numero, deve risultare per i cittadini più che mai visibile su ognuno dei due lati della stessa banconota. Secondo molti, però, a tal proposito, sembrerebbe essere più chiaro, lo stesso numero, su un lato, rispetto all’altro nelle comuni banconote. In ogni caso, il sistema sembra davvero funzionare.
Tutto nasce con la serie Europa, è qui, con la produzione di questa specifica nuova versione delle banconote dell’euro che si sviluppa il concetto del numero smeraldo. Il fine è quello di rendere vita davvero complicata ai falsari di tutto il mondo. Contraffare quello specifico numero, infatti, appare davvero molto difficile. Inchiostri speciali, ologrammi, la produzione di questo specifico elemento, insomma, non è cosa da tutti e anche se in qualche modo riproducibile, non si riuscirà mai, o almeno si spera, a presentarlo allo stesso modo con il quale lo stesso è presente sulle banconote ufficiali in circolazione.
Perché il numero smeraldo?
Il numero smeraldo è stato aggiunto alle banconote della serie Europa con il mero scopo di renderle in questo modo più sicure e decisamente più difficili da contraffare e infatti si tratta proprio di una caratteristica alquanto complessa di sicurezza che combina tutte le tecniche di stampa, gli utilizzi di inchiostri speciali e gli ologrammi per poter ottenere un effetto unico nel suo genere.
In alcuni casi gli stessi malintenzionati riescono a contraffare in modo quasi impeccabile lo stesso simbolo e spesso tali banconote risultano, per esempio, accettate in certi paesi dove magari in controlli sono più morbidi e invece rifiutate in altri. Le modalità d’approccio da utilizzare nel caso in cui si volesse riscontrare l’eventuale status, della banconota ipotetica in questione possono essere molte.
Una di queste, per esempio, consiste nel cercare il filo di sicurezza riscontrabile controluce in tutte le banconote. In questo caso ci troviamo di fronte a un metodo molto più datato ma di sicura efficacia. Anche il confronto con una banconota autentica può di certo risolvere molti dubbi. Il reale problema, però, lo si riscontra quando una banconota fasulla ci viene sottoposta cosi, all’improvviso, senza nemmeno avere il tempo di considerare eventuali controlli. A questo puntano, generalmente i truffatori. Cercare la giusta situazione per far passare un esemplare che di fatto non dovrebbe circolare. L’attenzione in certi casi, quindi, deve sempre essere alta, per non rischiare di ritrovarsi in situazioni più che mia sgradevoli.