Bastoncini di pesce contaminati: il test inquietante

Pratici e veloci, nove famiglie su dieci comprano sempre i bastoncini di pesce quando vanno al supermercato. Ma come sono fatti davvero?

Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di comprare i bastoncini di pesce al supermercato. Anche perché basta accendere la tv a qualsiasi orario per trovare quasi sempre il prodotto pubblicizzato. Specialmente per i più piccoli che fanno magari fatica a mangiare il merluzzo e non solo, i bastoncini di pesce panati e dorati rappresentano la soluzione ideale. Ma non solo.

Allerta bastoncini di pesce
I bastoncini di pesci sono uno dei prodotti più amati dai bambini, ma nascondono più di un’insidia – Grantennistoscana.it

Dopo un’intensa giornata di lavoro fuori, diciamo pure come l’idea di mettersi ai fornelli per preparare del tonno scottato o ancora del pesce spada con una riduzione di aceto balsamico non alletti più di tanto. Basta, infatti, mettere una padella sul fuoco, aprire la confezione, far cuocere i bastoncini di pesce per il tempo necessario e la cena è bella che pronta per tutti. Insomma, proprio per la loro praticità e velocità, non sorprende se nove famiglie su dieci comprino proprio i bastoncini di pesce ogni volta che vanno a fare la spesa.

E poi, ovviamente questo cambia in base alla produzione nonché al gusto personale, sono anche buoni per quanto possa essere comunque delizioso un prodotto industriale frutto del consumo massiccio. Eppure, proprio per il modo in cui vengono preparati e prodotti in serie, questi stick dorati e croccanti nascondono più di un problema in termini tanto di qualità quanto di bontà.

Sostanze nocive nei bastoncini di pesce e non solo: il test non lascia dubbi

Partiamo da una piccolissima premessa. Proprio perché stiamo parlando di un prodotto alimentare su larga scala, diciamo pure come per forza di cose la qualità ne risenta. Ciò non implica né autorizza a usare ingredienti scadenti o ancora poco salutari, anzi l’attenzione dovrebbe essere costante per garantire al consumatore un prodotto buono e che valga i soldi spesi.

Allerta bastoncini di pesce
Ben 11 prodotti su 19 hanno registrato una quantità eccessiva di sostanze grasse nocive – Grantennistoscana.it

Tuttavia, l’ultimo test condotto dalla rivista tedesca ‘Öko-Test‘ ha evidenziato alcune criticità rispetto ai bastoncini di pesce. Nello specifico, Öko-Test ha effettuato un’analisi su ben 19 marche, la maggior parte vendute per il mercato tedesco e ciò che emerso non è molto confortante. Ma partiamo dai prodotti oggetto di studio. 15 marche hanno usato come pesce il Pollock dell’Alaska, due il Pollock, una il Merluzzo e un’altra ancora il Nasello del Pacifico. A prescindere dal pesce però, ben diciotto su diciannove prodotti erano prefritti compromettendo così la qualità del prodotto finale.

Ma non è l’unico aspetto da prendere in considerazione. Come riportato da ‘GreenMe‘, infatti, la rivista tedesca si è anche concentrata su eventuali residui nocivi di:

  • Metalli pesanti problematici;
  • Clorati;
  • Sostanze grasse;
  • Componenti di oli minerali;

E dall’analisi ben 11 prodotti su 19 hanno registrato una quantità eccessiva di sostanze grasse nocive. A destare preoccupazione nello specifico poi è la presenza nei bastoncini di esteri di acidi grassi 3-MCPD e degli esteri glicidilici degli acidi grassi, entrambe sostanze potenzialmente cancerogene. Tanto che l’EFSA (Autorità Europa per la Sicurezza Alimentare) ha fissato la dose massima giornaliera a 3-MCPD.

Questo dato però non viene rispettato ed è preoccupante proprio perché i principali consumatori di bastoncini di pesce sono i bambini. “Un bambino di 30 chili consumerebbe più della metà dei prodotti da noi criticati con soli cinque bastoncini di pesce contaminati“, ha puntualizzato la rivista.

Quali sono i migliori bastoncini sul mercato secondo Öko-Test?

Insomma, le implicazioni tanto per la salute quanto per l’ambiente non sono di certo da sottovalutare, anche perché rispetto alle analisi condotte nel 2020 sempre da Öko-Test i risultati non sarebbero migliorati. Dal test è emerso poi che anche le pratiche di pesca usate non sono sempre e comunque rispettose dell’ecosistema marino.

Quali sono i bastoncini migliori
Ma quali sono i bastoncini di pesce migliori sul mercato? – Grantennistoscana.it

Nello specifico, si pescherebbe il Pollock dell’Alaska intensivamente con reti a strascico responsabili di danni ingenti agli habitat marini. Tuttavia, le pratiche di pesca attuate non sono sempre rese pubbliche, motivo per cui è difficile stabilire con assoluta certezza quali prodotti siano rispettosi dell’ambiente e quali invece sono il frutto di un sistema incontrollato.

Ma quali sono però le marche migliori secondo Öko-Test? Pur trattandosi, infatti, di un test rivolto per il mercato tedesco principalmente, ci sono alcune marche di bastoncini di pesce che arrivano sulle nostre tavole. Vale la pena quindi menzionarle per farsi un’idea il più possibile chiara. I bastoncini di pesce che hanno ottenuto come valutazione “buono”, sono:

  • Frosta, Iglo (Findus);
  • Ocean Sea commercializzati dalla Lidl (non è chiaro però se siano gli stessi venduti in Italia);

Mentre i bastoncini Bofrost hanno ricevuto una valutazione “soddisfacente”. Ciò non toglie tuttavia che prima di acquistare qualsiasi prodotto sia sempre meglio informarsi in modo tale da sapere cosa stiamo mangiando. A prescindere, infatti, dalla presenza di possibili sostanze cancerogene, già di per sé allarmante come dato, è importante fare propria una corretta consapevolezza alimentare a 360 gradi. È solo sapendo cosa consumiamo che ci possiamo difendere. Meglio quindi comprare prodotti freschi, di qualità e non provenienti sempre e comunque solo dalla grande distribuzione.

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