Uno dei prodotti di punta di Apple rischia di non vedere la luce nel mercato occidentale: tutto sul divieto che preoccupa i fan.
Da anni tutti i giganti tech delocalizzano la produzione dei propri prodotti all’esterno dei confini nazionali. Si tratta di una prassi ormai consolidata e finalizzata ad ottenere una maggiore produttività a costi più bassi. Apple non sfugge a questa logica di mercato e da anni ha spostato il grosso della propria attività produttiva dagli Stati Uniti all’Asia.
Questa mossa ha generato già polemiche negli anni scorsi, quando si è scoperto che in uno dei centri di produzione localizzati in India, la condizioni lavorative degli operai erano ben al di sotto degli standard. In quella occasione l’azienda di Cupertino si è dichiarata parte lesa ed ha non solo offerto migliori condizioni lavorative agli operai, ma stabilito degli standard lavorativi minimi sotto i quali avrebbe considerato nulli i contratti di collaborazione con le aziende a cui si appoggia per la produzione.
Da qualche mese a questa parte la produzione Apple (quasi del tutto delocalizzata in Cina) è finita nuovamente al centro dell’attenzione mediatica. A sollevare la questione è stata l’azienda americana AliveCor, la quale ritiene che dal 2018 l’Apple Watch violi i suoi brevetti ECG, utilizzandoli per rilevare i battiti e le funzioni vitali. La disputa legale ha assunto proporzioni nazionali ed è giunta sino all’attenzione del presidente Biden.
Apple Watch vietati nel mercato americano? Il possibile divieto preoccupa i fan
AliveCor ha presentato una relazione all’ITC per supportare la propria tesi accusatoria nei confronti di Apple. L’organo ha dato ragione all’azienda e chiesto il divieto di vendita degli Apple Watch su suolo americano. In seguito l’azienda ha chiesto il parere del presidente in carica Biden, il quale si è affidato ai documenti prodotti dall’ITC ed ha confermato il ban per gli Apple Watch nel mercato americano.
La decisione del capo del governo è stata però ribaltata dall’ufficio brevetti, organo che in questi casi ha sempre l’ultima parola. Secondo l’ente regolatore, infatti, Apple non avrebbe commesso nessun illecito e non avrebbe violato i brevetti a cui si riferisce AliveCor. La disputa però non è conclusa, visto che l’azienda che si sente derubata ha impugnato la decisione dell’ufficio brevetti e fatto ricorso.
Attualmente gli smartwatch di Apple rimangono regolarmente in vendita negli store di tutto il mondo, ma un’eventuale sentenza in favore dell’azienda che accusa il gigante tech di violazione potrebbe portare al divieto di vendita. L’azienda di Cupertino ha davvero aggirato i brevetti di AliveCor spostando la produzione degli Apple Watch in Cina? La verità processuale metterà la parola fine a questa disputa e potrebbe anche mettere fine alla vendita di questi prodotti per come li conosciamo oggi.