Beppe Fiorello è stato citato in tribunale, potrebbe dover ritirare il suo primo film da regista dalle sale: cosa sta succedendo?
Sebbene non goda dell’affetto incondizionato degli italiani come il fratello Rosario, Beppe Fiorello negli anni è riuscito ad uscire dall’ombra ingombrante dello showman ed ha ottenuto non solo l’acclamazione della critica ma anche quella del pubblico. I due d’altronde hanno scelto una carriera completamente differente, visto che Beppe ha sempre voluto recitare e avere un ruolo nel mondo del cinema e Rosario è rimasto nel mondo dell’intrattenimento.
Per entrambi questo è un periodo positivo a livello professionale. Il più grande dei due è tornato in tv con ‘Viva Rai2!’ e ogni giorno riesce a catalizzare l’attenzione di media e social con una battuta, uno sketch o un’intervista ad un ospite importante. Beppe invece ha esordito con la sua opera prima al cinema ‘Stranizza d’Amuri‘, ottenendo immediatamente feedback positivi dalla critica.
La pellicola è ispirata ad un evento di cronaca nera del 1980. In quell’anno una coppia di giovani innamorati residenti a Giarre è stata uccisa. I Carabinieri hanno trovato quasi subito il colpevole, il quale ha sostenuto durante gli interrogatori che fossero stati proprio i due ragazzi a chiedergli di ucciderli. Questo perché, a detta sua, sapevano che la loro omosessualità non era ben vista e che non avrebbero mai potuto vivere serenamente quella relazione.
Torchiato dai gendarmi, il colpevole ritrattò la sua confessione, sostenendo di essere stato costretto a confessare in caserma sotto continue pressioni. In qualsiasi modo andarono i fatti, è stato immediatamente evidente a tutti che il delitto fosse spinto dall’odio. Proprio in seguito a quel duplice omicidio avvenuto in provincia di Catania, infatti, nacque l’Arcigay.
Ad un mese di distanza dall’uscita nelle sale dellopera prima di Beppe Fiorello si può dire senza timore di smentite che ‘Stranizza d’Amuri‘ è anche un successo commerciale. Chiunque abbia visto il film lo consiglia e in queste settimane ha superato il milione di euro d’incassi. Il successo è tale che la Rai pare intenzionata a trovare un accordo con il regista per portare al più presto il film sui suoi canali.
Non tutti però esultano per il successo di Beppe Fiorello ed anzi c’è chi proprio per il film ha deciso di denunciare il regista. A farlo è stato lo scrittore Valerio La Martire, autore del libro ‘Stranizza’ dal quale, stando alla sua versione dei fatti, il regista avrebbe attinto a piene mani per creare la sceneggiatura del film.
Inizialmente le due parti si sono incontrate per cercare una risoluzione consensuale del conflitto, ma i legali di Fiorello hanno rifiutato le richieste. Adesso dunque spetterà ad un tribunale sancire se c’è stato o meno plagio da parte del regista e se dunque dovrà corrispondere un risarcimento. Intanto l’avvocato di La Martire ha dichiarato: “Non ci sono finalità persecutorie, ma è indubbio il danno inflitto alla carriera di scrittore di La Martire”.
Lo scrittore ha dichiarato che Beppe Fiorello volle incontrarlo e si dimostrò interessato al libro che aveva scritto. Inizialmente dunque c’era la volontà di collaborare per trasporre la storia scritta da La Martire, ma poi qualcosa è cambiato. Se inizialmente infatti La Martire avrebbe dovuto curare la sceneggiatura, pare che improvvisamente sia stato fatto fuori dal progetto. Solo in tribunale si scoprirà quanto c’è di vero nelle accuse ai danni di Fiorello.
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