L’acqua fa bene ma cosa succede quando se ne beve troppa? Gli esperti mettono in guardia sulle conseguenze per il proprio corpo
Tutti sono consapevoli dell’importanza di una costante idratazione quotidiana. Assumere acqua, specialmente nei periodi particolarmente torridi, è essenziale per evitare il rischio della disidratazione ed una serie di altre problematiche per la propria salute. Tanto che gli esperti in materia suggeriscono di assumere almeno un paio di litri di acqua al giorno, possibilmente lontano dai pasti. Ma cosa succede quando si esagera e se ne beve molto più del dovuto?
Si tratta di una questione non affrontata spesso ma sulla quale è bene focalizzarsi dal momento che assumere eccessive quantità di acqua può comportare una serie di complicazioni spiacevoli.
Si rischia cioè l’effetto opposto rispetto ad una scarsa idratazione: tanti liquidi in corpo può provocare infatti un’alterazione nell’equilibrio dei sali minerali nell’organismo, provocando alcuni sintomi molto fastidiosi e per certi versi rischiosi. Infatti questo equilibrio di sali minerali è estremamente delicato ed è di fondamentale importanza per mantenere in salute nervi e muscoli. Alterarlo con una eccessiva idratazione avrà come primo effetto la comparsa di mal di testa o nausea, ma non solo.
Cosa succede se si beve troppa acqua? Gli esperti mettono in guardia
Sulla questione si è espresso il direttore della ricerca presso il Korey Stringer Institute dell’Università del Connecticut Sean Langan spiegando che bere più liquidi di quanti ne vengano espulsi attraverso sudore e urina “porta ad una diluizione del sangue”. Tra le persone più a rischio in tal senso vi sono gli sportivi che necessitano di ingenti quantità di acqua e che dovrebbero alternarla all’assunzione di integratori. Meno rischi li corrono invece le altre persone, che assumono elettroliti con la dieta e potrebbero eventualmente arricchire l’acqua aggiungendo un poco di sale.
La conseguenza dello squilibrio elettrolitico legato all’assunzione di eccessive quantità di liquidi è chiamata iponatriemia, ma di cosa si tratta? La condizione, rara, si manifesta con basso contenuto di sodio nel sangue e negli atleti è considerata potenzialmente fatale. Se si beve troppa acqua senza che sodio, potassio, cloruro ed altri sali minerali vengano integrati, vanno a diminuire pericolosamente gli elettroliti nel sangue.
Durante l’esercizio fisico il meccanismo che regola l’assunzione di acqua e la produzione di urina potrebbe non funzionare perfettamente e, qualora gli atleti non sudino abbastanza per eliminare il surplus di liquidi, l’iponatriemia potrebbe manifestarsi. Ecco dunque perché è bene riconoscerne i segnali per tempo così da rivolgersi rapidamente ad un medico per risolvere il problema, evitando che la situazione precipiti.
Eccesso d’acqua nell’organismo: i sintomi
Il primo sintomo che rappresenta un chiaro indicatore di questa condizione è il mal di testa. Spesso si presenta a causa del troppo caldo e del colpo di calore ma compare anche per eccesso di idratazione, spesso in concomitanza con una sintomatologia composta da vertigini, nausea e confusione. Se questo si verifica durante o dopo un allenamento potrebbe trattarsi di un segno concreto di squilibrio elettrolitico.
La carenza di sali minerali è infatti indicata anche da vomito e nausea. Peraltro oltre ad essere indicatori del problema, rendono ancora più complesso riuscire a trattenere alimenti e bevande che potrebbero consentire di reintegrare i sali minerali. Se la situazione diventa grave saranno i medici a dover intervenire somministrando al paziente elettroliti.
Un altro sintomo sono le vertigini ed il senso di stordimento. Si tratta di un campanello d’allarme molto chiaro del fatto che il cervello potrebbe essere stato colpito dall’iponatriemia. Un segnale visibile è, poi, un improvviso gonfiore della pelle o del corpo, che sembra non trovare spiegazione ma che va ad indicare che nell’organismo vi è un accumulo di liquidi.
I sintomi più gravi dell’iponatriemia
Nei casi più gravi spesso compaiono anche crampi muscolari e debolezza generalizzata, fino a improvvisi spasmi muscolari e addirittura alle convulsioni. In questi casi il rischio di compromettere le funzionalità del cervello e di provocare danni permanenti è più serio.
Se, dunque, sono stati bevuti troppi litri d’acqua e si sta andando incontro ad un’intossicazione, occorre correggere lo squilibrio in tempi rapidi. Liquidi ad alto contenuto di sodio possono essere somministrati per via endovenosa dai medici, ed in tal modo la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro poche ore. Fatto salvo che si intervenga per tempo, non procrastinando perché seppur rara l’iponatriemia può avere conseguenze piuttosto gravi.