Il binge drinking è un abuso di alcool concentrato in un periodo di tempo molto breve che può avere effetti devastanti.
Si tratta di un comportamento che può portare rapidamente alla dipendenza da alcool ma che, anche sul breve periodo, può comportare danni molto gravi all’organismo.
Il binge drinking, esattamente come il binge eating o il binge watching è un meccanismo comportamentale utilizzato per tenere l’ansia sotto controllo. Se il binge eating consiste nel fare abbuffate di cibo (spesso poco salutare come snack e bevande gasate) e il binge watching consiste nel guardare ore e ore di serie tv in streaming, il binge drinking consiste in vere e proprie abbuffate di alcool che possono avvenire più o meno spesso nel corso della settimana.
Dal momento che il cibo aiuta a contrastare gli effetti dell’alcool, molto spesso per ubriacarsi più in fretta e passare delle ore di spensieratezza con più facilità, chi fa binge drinking pratica la cosiddetta alcoolrexia, cioè un digiuno programmato prima di bere. Evitando di mangiare ci si ubriaca più in fretta e si ingrassa meno, perché se si ingeriscono molte calorie con l’alcool, se ne ingeriscono meno con il cibo.
Purtroppo il binge drinking è sempre più diffuso tra giovani e giovanissimi, soprattutto tra la popolazione di adolescenti di ambo i sessi. Questa pratica era andata diffondendosi sempre di più durante la pandemia, proprio perché in quel periodo l’ansia e la solitudine prendevano spesso il sopravvento su molti giovani. Oggi fortunatamente nei giovani uomini la pratica del binge drinking è andata calando tornando ai livelli pre pandemia mentre, purtroppo, è rimasta invariata nelle giovani donne.
Quali sono le conseguenze del Binge Drinking?
Tra gli effetti a breve termine del binge driking il principale è l’aumento della pressione sanguigna, che può portare a pesanti irregolarità nel funzionamento del cuore. Spesso si determina una condizione chiamata “sindrome del cuore in vacanza” cioè a un’improvvisa e imprevedibile insufficienza cardiaca, in pratica un infarto.
In secondo luogo l’intossicazione da alcool può “spegnere” la funzione del respiro nel cervello. In pratica, quando viene raggiunto da troppo alcool, il cervello smette di inviare ai polmoni “l’ordine” di respirare e il rischio di ictus è alle stelle.
Dal momento che spesso si arriva a ubriacarsi al punto di vomitare, i polmoni possono riempirsi di vomito e saliva nel momento in cui il soggetto è troppo anestetizzato per riuscire a deglutire o a espellere il vomito. In pratica si rischia di finire annegati nel proprio vomito.
Per quanto riguarda invece gli effetti a lungo termine, essi colpiscono essenzialmente il fegato (sempre sovraffaticato nel tentativo di smaltire un quantitativo eccessivo di alcool), il cuore (perennemente a rischio di insufficienza cardiaca) e naturalmente il cervello. I rischi a carico del cervello sono più alti nei giovani che non hanno compiuto i 18 anni perché solo a partire da quest’età il fegato è in grado di metabolizzare e smaltire l’alcool in maniera corretta. Inoltre prima dei 25 anni la corteccia cerebrale prefrontale non è ancora del tutto sviluppata. Praticare il binge drinking assiduamente prima dei 25 anni intacca la capacità di formulare pensieri razionali quindi, per semplificare al massimo, il binge drinking praticato da giovanissimi fa diventare stupidi.