La birretta in bottiglia è un “classico” dell’estate, anche se il gustarsi la bevanda fa parte a prescindere della nostra cultura.
La bevanda che piace a tantissime persone in tutto il mondo vanta una lunghissima storia; si ritiene che nacque più di 5000 mila anni fa, anche se originariamente non era la birra che conosciamo oggi.
Da allora ne è stata fatta di strada, e oggi possiamo gustare una varietà quasi infinita di birre, anche molto particolari e adatte a veri intenditori. Nonostante ciò, l’idea di una birra ghiacciata da gustare in riva al mare è sempre presente nell’immaginario collettivo.
Da sempre, infatti, c’è una “battaglia” tra chi sostiene che sia meglio la birra in lattina e chi invece in bottiglia. Approfondendo, scopriremo che esistono pro e contro e che soprattutto per quanto riguarda la seconda opzione anche un retroscena inedito.
Per il momento non ci soffermiamo sulle varie tipologie di birra, del prezzo o se siano artigianali o meno; analizziamo i vantaggi della birra in lattina, che sono numerosi. In primis troviamo la comodità/sicurezza.
Le lattine sono leggere, non si rompono urtando in terra come il vetro e raramente sono “vietate“. Come sappiamo durante eventi concerti o in determinati luoghi le bottiglie di vetro sono “off-limits” per ovvi motivi di sicurezza.
Per quanto riguarda le proprietà organolettiche, la lattina protegge maggiormente la bevanda, poiché non fa filtrare la luce, a differenza del vetro – anche se viene utilizzato quello scuro.
Gli amanti della birra ghiacciata, poi, sanno sicuramente che la bevanda nella lattina si raffredda più velocemente, e questo può “salvare la vita” in caso di una cena all’ultimo minuto con amici. Infine, il costo generale del materiale alluminio è inferiore rispetto al vetro, anche se a determinare il prezzo finale del prodotto entrano in gioco molte altre variabili.
Esistono poi delle credenze riguardanti il cambio di sapore della birra se bevuta dalla lattina. Per certi versi è vero perché quando avviciniamo bocca e naso alla lattina avvertiamo inevitabilmente anche un “sentore ferroso“. All’interno, invece, la bevanda è protetta da un rivestimento speciale e dunque l’alluminio non entra in contatto col liquido.
C’è da sfatare inoltre un altro mito, ovvero che la birra in lattina sia di qualità inferiore rispetto a quelle vendute in bottiglia. In realtà, sono davvero molti i brand di birre qualitativamente “superior” che vendono le bevande nelle lattine.
Abbiamo detto poco sopra che la birra in lattina non è più “trash” di quella in vetro, però nell’immaginario comune c’è ancora questa idea, molto diffusa. Dunque il primo vantaggio della birra in bottiglia è quello di un’estetica maggiormente apprezzata.
Andando invece a sviscerare gli aspetti meramente tecnici, ricordiamo che il vetro è più ecologico delle lattine. Si può riciclare – in ambito alimentare – molte più volte rispetto all’alluminio.
Inoltre la bottiglia in vetro si scalda di meno rispetto all’alluminio e ciò si rivela essenziale se vogliamo gustarci la birra proprio come si diceva all’inizio dell’articolo: bella ghiacciata. Di contro abbiamo detto che se riposta in freezer ci metterà di più a raffreddarsi e non dimentichiamo il rischio esplosione del vetro.
Rispetto alla lattina, la bottiglia di vetro è vero che necessita di un apribottiglie ma è anche più facile richiuderla. Anche se probabilmente è difficile che si lascino degli “avanzi” di birra e si vada a consumarla molto tempo dopo.
Ma c’è un aspetto intrinseco nell’uso della bottiglia di vetro che non tutti conoscono. Una birra in bottiglia contiene per Legge molta più anidride carbonica: questo per preservare la fermentazione ma anche per garantire l’igiene dell’area tra il liquido e il tappo. Che appoggiamo appunto alla bocca quando ci apprestiamo a gustare la birra.
L’anidride carbonica che ingeriamo durante il gesto, dunque, può favorire il gonfiore addominale e non solo: troppo gas impedisce all’olfatto e al gusto di assaporare le note tipiche della birra che si sta bevendo.
Proprio come le lattine, quindi, esistono le possibilità di non gustare appieno la qualità e il sapore della birra. A maggior ragione se è di tipo artigianale. Meglio dunque versarla in un bicchiere, con la “mossa giusta“. In questo modo elimineremo l’anidride carbonica in eccesso e creare la schiuma, parte imprescindibile della birra da gustare appieno.
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