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Tecnologia

Bollette della luce troppo alte: un trucco infallibile per abbassare i costi

Uno dei metodi infallibili per ridurre i costi della bolletta elettrica è alla portata di tutti ed è molto semplice da mettere in atto. Ma prevede un cambio di ‘stile’

Di questi tempi, caratterizzati da costi delle bollette stellari ma anche da un’impennata dei prezzi praticamente sotto qualsiasi punto di vista, trovare stratagemmi utili a beneficiare di un sostanzioso risparmio sembra essere diventato una sorta di nuovo ‘hobby’ forzato per riuscire ad arrivare a fine mese con ancora dei soldi in tasca. Ebbene concentrandoci sul settore dell’energia elettrica, tornato a crescere dal punto di vista economico a seguito del ritorno in bolletta di Iva ed oneri di sistema, capire come riuscire a razionalizzare i consumi è oggi più che mai importante. Semplici azioni quotidiane potrebbero portare, a fine anno, un importante risparmio.

Bolletta elettrica, il trucco per risparmiare moltissimo in un anno (grantennistoscana.it / fonte ansa)

Ecco allora perché, oltre ad un utilizzo più consapevole dell’elettricità, anche l’utilizzo delle migliori componenti sul mercato potrebbe aiutare molto da questo punto di vista. Non parliamo soltanto dell’impiego di pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita a costi ridottissimi, ma anche alla sostituzione delle lampadine di casa passando ad un nuovo tipo di illuminazione che potrebbe fare una grande differenza in bolletta.

Il trucco per ridurre i costi in bolletta: ecco la semplice operazione che vi cambierà la vita.

È essenziale infatti puntare, a fronte di un piccolo investimento iniziale, sulle lampadine a Led che oltre a consentire un ampio range di personalizzazione degli ambienti al fine di renderli più vivibili, consumano poco e fanno risparmiare molto. Con LED si fa riferimento a light emitting diod, lampadine che a differenza di quelle tradizionali non usano filamenti incandescenti o gas per la produzione della luce sfruttando invece l’elettroluminescenza di materiali semiconduttori.

Perché sostituire le lampadine di casa con quelle a LED (grantennistoscana.it)

Nel momento in cui la corrente elettrica li attraversa si accendono e questo richiede l’impiego di una ridottissima quantità di energia producendo però la medesima quantità di luce. Ma non solo perché oltre a consumare poco il loro ciclo vitale è di gran lunga superiore rispetto alle loro ‘antenate’ e resistono maggiormente a spostamenti, urti e vibrazioni non essendo caratterizzate da delicate parti mobili. Infine, elemento questo di non poco conto specialmente in estate, emettono una ridottissima quantità di calore.

I LED hanno peraltro dimensioni estremamente contenute e questo permette di impiegarli in svariati modi andando così a personalizzare e rendere maggiormente vivibile ogni ambiente, offrendo una ricca gamma di possibilità. Peraltro con le nuove tecnologie è possibile controllare accensione, spegnimento ed anche le variazioni di quantità di luce emessa nonché il colore direttamente da remoto, con lo smartphone o con dispositivi come Alexa.

Classe energetica, colorazione, lumen e lux

Basterebbe già questo elenco per capire quanto una lampadina a LED sia di gran lunga superiore rispetto ad una ad incandescenza. Andando poi ad analizzare nello specifico le varie lampadine a LED sul mercato ci si potrà rendere conto delle loro differenze: infatti, proprio come accade per gli elettrodomestici, anche con tali componenti viene indicata la classe energetica che può andare dalla C alla A++, con un massimale di abbattimento dei consumi addirittura superiore al 90% rispetto alle lampadine tradizionali.

Quali sono i valori che differenziano le lampadine a LED da quelle alogene e ad incandescenza (grantennistoscana.it)

Vi sono poi varie tipologie di fonte di luce, da quella più calda che tende visivamente all’arancio a quella più fredda che appare di colore vicino all’azzurro. Più il numero di Kelvin (temperatura) è basso più le luci sono gialle, intorno ai 5000 k la luce è neutra mentre al di sopra sarà simile all’aspetto dei neon. Importante è anche la resa luminosa, valutando dunque i lumen (unità di misura che calcola quanta luce viene emessa) ed i lux (quantità di luce che raggiunge ad una superficie, calcolata come un lumen su un metro quadro). Infine, altro elemento da tenere in considerazione, sono i watt consumati strettamente collegati ai lumen.

Ad esempio con 1.500 lumen il consumo in watt delle lampadine a Led si attesta sui 20 watt, di gran lunga inferiore rispetto ai 200 e 125 watt di lampadine ad incandescenza ed alogene. Un ultimo elemento molto interessante, indicato con l’acronimo CRI, è l’indice di resa cromatica che indica in quale modo la luce artificiale andrà a ‘comportarsi’ in base agli oggetti presenti nella stanza. 100 è l’indice della luce naturale del sole, da prendere come riferimento; quello delle lampadine a led si attesta intorno ad 80.

Quando si risparmia con le lampadine a LED

Detto questo cerchiamo di capire quanto si può concretamente risparmiare con le lampadine a LED. Oggi, rispetto a diversi anni fa, si sono fatte ancor più convenienti dal punto di vista del prezzo di vendita tanto che uno stock di 6 o 8 bulbi ha costi di 9-12 euro circa. Le lampadine smart hanno costi più elevati ma offrono molte funzioni in più con la garanzia di durare mediamente 15-20mila ore. Facendo l’ipotesi di un utilizzo, tutti i giorni, per 6 ore al giorno, bisognerà cambiare una lampadina a LED dopo 6 anni e 10 mesi, oltre il doppio rispetto al ciclo vitale di una alogena.

Lampadine a LED, il calcolo del risparmio nell’arco di un mese (grantennistoscana.it)

Il risparmio in termini di consumi è pari al 90-95% rispetto alle lampadine ad incandescenza e del 60-85% rispetto alle alogene. Facendo l’esempio di una lampadina a LED utilizzata per 8 ore al giorno, il costo mensile in bolletta sarà di meno di 60 centesimi di euro (ipotizzando 0,24 centesimi quale costo medio al kWh). Una alogena usata allo stesso modo avrà invece un costo di 3,7 euro. Stiamo dunque parlando di costi oltre sei volte e mezzo inferiori. Il dato parla chiaro: a fronte di un investimento iniziale il beneficio sarà praticamente immediato e chi, ad esempio perché vive in abitazioni poco illuminate dalla luce naturale o possiede taverne senza grandi finestre, si trova a dover tenere accese le luci molte ore al giorno, sarà il primo a rendersene conto. Semplicemente confrontando le bollette della luce. Una scelta, dunque, che vi cambierà la vita dal punto di vista economico.

Daniele Orlandi

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