In scadenza il prossimo 31 Marzo gli aiuti statali di contrasto al caro energia introdotti con la Legge di Bilancio 2023, in vigore per i primi tre mesi dell’anno. Dopodiché ci aspetta una proroga oppure un nuovo aumento che inciderà sulle nostre bollette? Ecco cosa sappiamo fino ad ora.
E’ stata Assoutenti una tra le prime associazioni a difesa dei consumatori a lanciare l’allerta: cosa succederà dopo la data del 31 Marzo, quando scadranno gli aiuti statali introdotti per contrastare il caro energia con la Legge di Bilancio 2023 e validi soltanto per il primo trimestre dell’anno?
Il rischio, secondo il presidente di Assoutenti Furio Tuzzi, é che se “la tassazione sulle bollette degli italiani tornerà a salire”, verranno vanificate del tutto le misure adottate per “la riduzione delle tariffe registrata negli ultimi due mesi”. Ed é un rischio reale: tanto l’arrivo imminente della bella stagione, quanto – e soprattutto – le voci relative ad un esaurimento dei fondi a favore della misura, potrebbero infatti indurre il Governo ad optare per un taglio degli aiuti di Stato.
E per sollecitare il Governo ad una proroga, Tuzzi ha richiesto ufficialmente di “convocare al più presto un tavolo con i consumatori”, con l’obiettivo di “prevenire una nuova impennata delle bollette operando sulla tassazione”. Tavolo che, al momento in cui scriviamo, non risulta essere stato ancora confermato.
Nel caso in cui il Governo decidesse di non prorogare gli aiuti di Stato, l’aggravio sulle bollette del gas potrebbe risultare piuttosto significativo: se prendiamo come riferimento i prezzi per il mercato tutelato di luce e gas attualmente fissati dall’Autorità di Regolazione per l’Energia delle Reti e l’Ambiente (Arera), per una famiglia tipo che consumi all’anno 1.400 metri cubi di gas, la bolletta passerebbe dagli attuali 1.210 Euro a 1.928.
Il rincaro, dunque, corrisponderebbe a 718,00 Euro in più all’anno, pari ad un aumento del 59,3%. E secondo il quotidiano online specializzato in fonti di Energia, Staffetta Quotidiana, i consumi di gas dello scorso mese di Febbraio senza gli aiuti statali sarebbero aumentati a 1,3 Euro per metro cubo, ovvero del 30%.
Per questo motivo Assoutenti ribadisce la necessità di azzerare gli oneri di sistema, che “pesano fino al 22% sulle bollette della luce e per circa il 5% su quelle del gas”, come dichiarato da Truzzi, in modo da non gravare ulteriormente sulle finanze dei consumatori, già messe a dura dal lungo periodo di instabilità e precarietà ancora in corso. In questo momento il Governo sarebbe al lavoro per valutare la possibilità di una proroga per il secondo trimestre 2023. Delucidazioni a riguardo, quindi, dovrebbero essere annunciate già nei prossimi giorni.
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