Bonus benzina da 80 euro, cosa fare se non hai la social card sulla quale caricare i soldi

Dopo tante indiscrezioni e proposte, il Bonus benzina è giunto alla sua forma definitiva: a chi spetta e cosa fare senza la social card.

Nel 2023 gli aumenti del costo della benzina sono stati una fastidiosa costante. Ad eccezione di alcune brevi parentesi, infatti, il costo del carburante (sia esso diesel o benzina) è sempre stato sopra i 2 euro al litro, una cifra che ha messo in difficoltà sia i privati cittadini che le aziende che lavorano sui trasporti su ruote.

Bonus Benzina senza card
Come fare ad ottenere il bonus benzina senza avere la Carta Spesa? – Grantennistoscana.it

In realtà il problema “caro carburanti” c’era anche lo scorso anno, tuttavia il governo Draghi aveva optato per una misura più incisiva per contrastarlo. Come promesso in fase di campagna elettorale da molti governi (compreso l’attuale Meloni), il governo tecnico guidato dall’ex presidente Bce aveva infatti applicato il taglio delle accise sulla benzina, abbassando di fatto il costo del carburante nonostante l’innalzamento dei prezzi del mercato internazionale del greggio.

Una delle prime mosse del governo attuale è stata, invece, proprio l’eliminazione del taglio sulle accise, giustificato all’epoca con il ritorno alla normalità del costo del carburante. In questi mesi in cui il costo della benzina si è alzato spesso, le associazioni consumatori e i consumatori stessi hanno invocato il taglio delle accise, ma il governo ha fatto sempre spallucce.

La giustificazione dell’esecutivo è stata sempre la stessa, ovvero che servono fondi per l’applicazione di altre norme che fanno parte del programma politico illustrato in fase di campagna elettorale.

Il fallimento della comparazione dei prezzi del carburante

Ad inizio estate il governo Meloni ha ideato una misura che nelle intenzioni avrebbe dovuto scoraggiare i furbetti ad applicare prezzi troppo superiori alla media nazionale. Ipoteticamente l’obbligo di esporre non solo i prezzi del rifornimento ma quelli medi nazionali, dunque, avrebbe dovuto aiutare i consumatori a scegliere i distributori più convenienti e spingere i gestori a conformarsi alle medie per non perdere clientela.

Comparazione prezzi fallimentare
L’obbligo di mostrare i prezzi medi non ha sortito gli effetti sperati – Grantennistoscana.it

Il risultato è stato che si sono conformati sì, ma verso l’alto. Dopo un periodo di relativa tranquillità, ad agosto – quando è scattato l’obbligo – i prezzi della benzina si sono sensibilmente alzati, raggiungendo i livelli massimi annuali e rimanendo al di sopra della soglia dei 2 euro al litro. La situazione ha spinto le associazioni consumatori a fare la voce grossa e il governo a valutare la possibilità di elargire un bonus benzina per chi si trova in difficoltà.

Il bonus benzina da 80 euro: a chi è rivolto

La cosa che è stata subito chiara al ritorno dalle vacanze è che il governo non avrebbe mai approvato un taglio delle accise. Inizialmente era stato ipotizzato un bonus da 150 euro rivolto alle persone con un reddito più basso. La misura avrebbe avuto però un costo elevato, così successivamente è stata avanzata l’ipotesi di rivolgere il bonus una tantum solamente a chi è percettore della Carta Risparmio Spesa.

A chi spetta il bonus benzina
Il bonus benzina verrà erogato ai beneficiari della Carta Acquisti Spesa – Grantennistoscana.it

Questo significa che il bonus è rivolto a quelle famiglie che hanno un Isee inferiore o pari a 15mila euro e che la priorità viene data a quei nuclei familiari formati almeno da tre persone. I fondi stanziati per finanziare il bonus sono 10 milioni di euro e i percettori della Carta sono 1,3 milioni. Ciò significa che l’ammontare del bonus, sebbene al momento non sia ancora stato specificato, sarà di circa 80 euro.

Le criticità del bonus benzina nella versione attuale

La prima criticità del bonus benzina in questa versione riguarda l’ammontare del bonus stesso. Considerando infatti un pieno di benzina di un’auto con un serbatoio di 40 litri a 2 euro a litro, il bonus in questione si esaurirebbe all’istante. Questo significa che per chi lavora con l’auto e si sposta di continuo, il beneficio ottenuto sarebbe di risparmiare l’esborso per la benzina per una settimana.

Criticità Bonus Benzina
Sono tanti gli esclusi dal bonus benzina – Grantennistoscana.it

La seconda criticità riguarda la platea di beneficiari. Non è infatti detto che chi possiede la Carta Spesa sia il target giusto per ricevere il bonus. Magari tra i riceventi ci sono persone che non hanno un’auto e possono giungere a lavoro senza dover fare la benzina al proprio mezzo. Allo stesso modo ci potrebbero essere nuclei familiari il cui l’Isee è superiore di poco ai 15mila euro, ma i cui componenti hanno necessità dell’auto per andare a lavoro.

Non solo, va anche considerato che tra gli esclusi dalla ricezione del bonus ci sono tutti coloro percepiscono qualche sostegno alla povertà (il che non significa che non abbiano ugualmente difficoltà a pagare la benzina), nel dettaglio:

  • – Reddito di Cittadinanza;
  • – Assegno di inclusione;
  • – qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
  • Inoltre i nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
  • – NASPI o DIS-COLL;
  • – Indennità di mobilità;
  • – Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • – Cassa integrazione guadagni – CIG;
  • – qualsiasi forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

L’elargizione del bonus benzina dovrebbe cominciare a partire dal mese di ottobre, non si sa al momento la data precisa, anche perché se segue le medesime regole della Carta Spesa verrà erogato dai singoli Comuni e dunque le tempistiche dipenderanno dalla velocità con la quale questi riusciranno a mettere in pratica le disposizioni. Non è neanche certo che, prima dell’erogazione, il governo non decida quantomeno di allargare la platea di beneficiari.

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