Un momento storico molto particolare quello che accompagna i nostri giorni, tuttavia un nuovo aiuto si affaccia all’orizzonte: ecco il bonus conto corrente.
Quello che sta accadendo nelle ultime settimane ha del paradossale. Se da una parte ci sono numerosissime opportunità sul piano occupazionale, con numerose aziende pubbliche e private pronte ad assumere nuovi dipendenti, dall’altro c’è una fetta di popolazione ancora una volta imbrigliata nelle difficoltà di natura economica che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
Le difficoltà legate alla crisi, all’aumento sconsiderato dei prezzi di qualsiasi genere di bene e servizio e l’impossibilità, in alcuni casi, di trovare un posto di lavoro che possa considerarsi dignitoso spingono sempre più cittadini verso una condizione davvero insostenibile. L’esigenza di far quadrare il bilancio mensile familiare è la più complessa da gestire, senza ombra di dubbio.
Bonus conto corrente con ISEE basso: in cosa consiste il sostegno in questione
Il Governo, fa la sua parte, andando a concepire misure specifiche che possano in un modo o nell’altro sostenere gli stessi cittadini in difficoltà. Nuove operazioni, atte a sostenere, di fatto, le famiglie, ma non solo. Misure, spesso lanciate anche da precedenti esecutivi, confermate dall’attuale Governo guidato da Giorgia Meloni.
Una delle misure in questione, tra quelle più interessanti degli ultimi tempi è il bonus conto corrente. La missione di tale operazione è quella di consentire ai cittadini che rientrano in specifici requisiti di aprire un conto corrente senza l’obbligo di farsi carico delle varie spese annuali.
Tale agevolazione, al momento è rivolta a tutti i cittadini che dispongono di una certificazione ISEE, chiaramente in corso di validità inferiore all’importo di 11.600 euro. In alternativa, la misura può essere rivolta, senza limiti ISEE, i pensionati soggetti a un reddito massimo di 18.000 euro lordi annui.
Obiettivi della misura
Cosi come anticipato la missione della stessa misura è quella di consentire la gestione di un conto corrente senza dover sostenere le spese di gestione annue, che spesso possono arrivare anche a superare i cento euro.
Tale agevolazione, risulta, di fatto, attiva dal giugno 2018, regolamentata dal MEF 3 maggio 2018, n. 70, in attuazione della Direttiva 2014/92/Ue del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Luglio 2014. L’attuale esecutivo, insomma, in questo caso, continua a sostenere il provvedimento. Nel primo caso specifico, parlando di requisiti c’è da sottolineare il fatto che non esistono limiti di età in merito ai potenziali soggetti aventi diritto.
Disporre di tale agevolazione è possibile presso tutti gli istituti bancari italiani. Ovviamente, la stessa azienda, dovrà prima verificare gli stessi requisiti del richiedente. La stessa banca, compenserà il mancato pagamento delle spese di gestione del conto da parte del cittadino con un rimborso da parte dello Stato per mancato introito.
Tutti i potenziali beneficiari del bonus conto corrente, potranno, in sintesi:
- intestare a se stessi un solo conto bancario a zero spese;
- inserire un cointestatario del nucleo familiare, in quanto all’interno della stessa attestazione ISEE;
- se già in possesso di un conto corrente, chiedere alla propria banca di passare al conto corrente a zero spese.
Ovviamene, da parte del cittadino soggetto a tale misura ci sono una serie di informazioni da considerare circa la tipologia di conto corrente disponibile. In ogni caso parliamo di un prodotto finanziario che assicuri la possibilità di compiere qualsiasi tipologia di operazione basilare.
Tutto ciò di cui il cittadino ha bisogno per la gestione dei propri soldi. Servizi fondamentali e in alcuni casi anche accessori. Accredito di stipendio, possibilità di effettuare bonifici e pagamenti di altra natura, la possibilità di avere a disposizione una carta bancomat e di poter prelevare ai classici sportelli Atm.
In sintesi, il cittadino in questione è esente dal pagamento delle seguenti spese considerate fisse:
- le imposte di bollo;
- il canone annuo;
- il canone mensile di gestione;
- l’emissione di bonifici;
- i prelievi di contante, sia in Italia che all’estero;
- il rilascio della carta di debito;
- le operazioni bancarie minime.
Una sola spesa è prevista per il cittadino che rientra in tale specifica operazione. Si tratta di un contributo annuo, variabile in quanto a importo, da versare in un’unica occasione in base al prodotto finanziario prescelto. In questo caso, si fa riferimento a un contributo da definire assolutamente irrisorio rispetto a quelli che sono i classici importi richiesti dalle varie banche.
Ancora una volta, dunque, dalla parte del cittadino, una misura davvero interessante e importante. Provvedere ad azzerare le spese di gestione del proprio conto corrente è una opportunità che in molti non dovrebbero farsi scappare. Non parliamo, certo, di somme di denaro importantissime, ma in ogni caso, risparmiare anche solo 100 euro in un anno, può rappresentare una vera e propria opportunità.
Il paese, tutto, in ogni suo segmento, sembra lanciare timidi segnali di ripresa, segnali che nel corso dei mesi prossimi dovranno, certo, essere confermati. Per il momento, approfittare di valide agevolazioni è quasi un dovere per quanti ogni giorno lottano, spesso in modo drammatico, con i conti da far quadrare a ogni costo.