Quanti e quali bonus è possibile richiedere nel corso del mese di luglio? Gli aiuti sotto forma di sconti e sussidi sono molteplici: scopriamoli tutti
Luglio è un mese davvero ricco per quanto riguarda le agevolazioni ed i sussidi che stato, regioni e comuni mettono in campo per sostenere i nuclei familiari con maggiori necessità economiche. Se da un lato si è andato a pensare ai pensionati, con quattordicesima e aumento delle pensioni minime e ai lavoratori con il taglio del cuneo fiscale, anche le famiglie possono usufruire di una serie di bonus.
Agevolazioni che consentono di ammortizzare i costi di vari servizi considerati essenziali o comunque importanti e che rientrano nelle sfere di educazione, salute e cura dei figli, relazioni familiari, gravidanza, sostentamento.
Raffica di agevolazioni: tutti i bonus previsti per luglio 2023. Requisiti e importi
Cominciamo dunque con uno dei bonus più importanti per le famiglie ovvero l‘Assegno Unico per i figli, un contributo erogato mensilmente e spettante a chi ha figli a carico fino al compimento dei 21 anni o figli disabili senza limiti di età. Questa misura varia in base all’Isee: fino a 16.215 euro l’assegno è pari a 189 euro per ogni figlio mentre sopra i 43.240 euro di Isee l’erogazione mensile è pari a 54 euro.
Alcune maggiorazioni sono previste in caso di famiglie numerose o figli al di sotto di un anno di età. Richiedere il contributo è facile: è sufficiente accedere al sito dell’Inps con le proprie credenziali e accedere alla pagina dell’Assegno Unico.
Passiamo ora alla Carta acquisti (da non confondere con la Carta risparmio spesa), destinate alle famiglie con figli a carico entro 3 anni ed over 65 il cui Isee non vada a superare i 7.680,18 euro. Questa carta consente di ricevere 80 euro ogni due mesi, da spendere esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità (la spesa al supermercato, purché convenzionato) e per il pagamento delle bollette. Per ottenerle occorre rispettare anche altri requisiti riguardanti il patrimonio immobiliare e mobiliare. È possibile utilizzare un massimo di 40 euro mensili e per richiederla è sufficiente compilare un modulo da consegnare al più vicino ufficio postale.
Sempre per i figli entro i 3 anni vi è il Bonus nido, un rimborso di parte delle rette sostenute per il nido erogato a prescindere dal reddito, dunque senza particolari requisiti economici. L’Isee però è necessario per determinare il budget massimo erogabile, 3000 euro per quelli bassi e 1.500 euro l’anno per quelli superiori a 40mila euro. Si richiede attraverso la pagina dell’agevolazione sul sito dell’Inps.
Bonus Cultura, Trasporti e Occhiali
Di ampio respiro dal punto di vista educativo è il Bonus Cultura, voucher dell’importo di 500 euro destinato ai 18enni i quali avranno la possibilità di spenderlo per acquistare libri ma anche ingressi al cinema, biglietti dei concerti, film e documentari in dvd o blu-ray e molto altro. La data entro la quale richiederlo è il 31 ottobre per chi è nato nel 2004: esiste una piattaforma ad hoc chiamata 18app e sarà sufficiente seguire le istruzioni fornite per ottenerlo.
Altra agevolazione molto utile è il Bonus Trasporti: in questo caso si tratta di un voucher di 60 euro che va a coprire parte dei costi per l’abbonamento, sia mensile che annuale, dei mezzi pubblici. Il requisiti è un reddito inferiore ai 20mila euro mentre la domanda può essere effettuata sul portale del Bonus Trasporti. Il ‘trittico‘ di bonus si chiude con quello destinato all’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto; può essere erogato sia sotto forma di voucher sconto che di rimborso successivo all’acquisto e spetta alle famiglie con Isee inferiore ai 10mila euro.
Per gli acquisti effettuati fino al 4 maggio c’era tempo fino al 3 luglio per richiedere il contributo. Ma vi è ancora la possibilità di ottenerlo come voucher per un successivo acquisto chiedendolo entro e non oltre il 31 dicembre 2023 attraverso l’apposito sito: verrà emesso un voucher in una manciata di minuti.
Assegno di maternità dei Comuni e RdC
Si chiama anche Bonus mamma domani ma il suo nome è “Assegno di maternità dei Comuni“. Questo contributo viene destinato alle neo mamme disoccupate purché l’Isee sia al massimo pari a 19.185,13 euro. La domanda deve essere presentata entro il sesto mese di vita del figlio e l’importo verrà corrisposto in una singola soluzione, da parte dell’Inps ma con gestione da parte dei Comuni, per un ammontare di 1.917,30 euro.
Tutti lo conoscono ed in tanti ne hanno usufruito: è il Reddito di Cittadinanza che, anche se si prepara ad andare in pensione, resterà attivo per molti fino al 31 dicembre prima di essere sostituito da Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro. L’Isee necessario per richiederlo deve essere non superiore a 9.360 euro e sono richiesti altri specifici requisiti che se rispettati consentono di inviare telematicamente la domanda sull’apposita pagina del sito Inps. In base al reddito e alla composizione del nucleo familiare verrà erogato un contributo differenziato.
Cosa sono gli Anf
Concludiamo la rassegna di agevolazioni con gli Anf ovvero gli Assegni familiari, assegnati dall’Inps alle famiglie con più di un componente e ad alcune specifiche categorie di lavoratori. Non è però compatibile, nel 2023, con l’Assegno Unico pertanto non potranno essere corrisposti insieme.
L’Anf non va dunque ad interessare nuclei con figli entro i 21 anni o disabili di qualsiasi età. Variabili sono poi le soglie di reddito per averne diritto così come l’importo mensile erogato, che sarà corrisposto sulla busta paga. La richiesta deve essere effettuata sul sito dell’Inps.