Quali aiuti economici possono ricevere le famiglie per far fronte alle spese della vita quotidiana? Ecco l’elenco dei bonus dei quali approfittare
I bonus e le agevolazioni che lo Stato italiano propone ai cittadini sono davvero tantissimi e spesso riuscire a districarsi in questo universo di incentivi, sussidi ed erogazioni una tantum è tutt’altro che semplice. Il motivo è legato al fatto che ogni bonus è destinato a specifiche categorie o prevede una serie di altrettanto specifici requisiti da rispettare per poter essere richiesto.
Ebbene, quando si parla di famiglie con figli, quali sono le agevolazioni oggi spettanti, e quali le cifre che possono essere loro destinate? Sicuramente gli aiuti economici destinati ai nuclei familiari sono quelli maggiormente ricercati, tanto più in periodi come quello che stiamo affrontando caratterizzati da un repentino e trasversale aumento dei costi. Pertanto è bene fare una panoramica di quanto oggi sia disponibile in tal senso, così da non perdere preziose opportunità per ammortizzare le spese della vita quotidiana. Trovare il giusto mix di bonus ai quali accedere potrebbe consentire di ricevere diverse centinaia di euro al mese ma anche di ottenere preziosi sconti e detrazioni sulla dichiarazione dei redditi.
Bonus famiglie, a quali agevolazioni è possibile accedere: requisiti e importi
Il primo bonus per le famiglie, entrato in vigore nel 2022 ma ad oggi ancora non conosciuto da tutti, è certamente l’assegno unico e universale, introdotto nel corso del governo Draghi e che ha già aiutato migliaia di famiglie in difficoltà. Si tratta senza ombra di dubbio del supporto economico più importante dal momento che accompagna ogni figlio nel suo percorso di crescita, dalla nascita, fino ai 21 anni (e senza limiti di età per i figli disabili). Inoltre questo sussidio va a sostituire le precedenti agevolazioni e, nello specifico, gli assegni familiari e le detrazioni per moglie e figli a carico, il bonus bebè o l’assegno di natalità, inglobando tutto in una sola erogazione mensile. L’unica richiesta è quella di presentare un Isee aggiornato, che sarà possibile richiedere al Caf o attraverso il servizio online sul sito dell’Inps in maniera molto semplice.
L’Isee è infatti condizione necessaria per poter richiedere l’assegno unico in quanto gli importi vengono definiti proprio sulla base del suo valore. Dal 2023 sono stati maggiorati per le famiglie con figli fino ad un anno di età e, nel caso di quelle con tre o più figli per ogni figlio che abbia tra uno e tre anni, del 50% a patto che l’Isee non superi i 40mila euro. Altre maggiorazioni sociali confermate a partire dal 2023 sono quelle per l’assegno unico destinato ai figli disabili maggiorenni.
Con il Reddito di Cittadinanza che si avvia alla sua definitiva scomparsa, è stato introdotto un bonus una tantum per fare la spesa erogato attraverso una card. Stiamo parlando di Dedicata a Te, la carta rivolta (i destinatari sono stati avvisati senza dover presentare alcuna richiesta dal comune di residenza) alle famiglie per poter far fronte al caro prezzi provocato dall’inflazione. L’importo caricato è pari a 382,50 euro e può essere utilizzato, per tutti coloro che hanno attivato la carta entro il 15 settembre, per acquistare numerosi beni di prima necessità.
Dalla Carta Acquisti ai bonus bollette e asilo
Questa social card va peraltro ad affiancare la già presente Carta Acquisti rivolta ai nuclei familiari con basso reddito: su di essa vengono caricati per un anno e a cadenza bimestrale, 80 euro da utilizzare per fare la spesa ma anche per altre spese come ad esempio il pagamento delle bollette o l’acquisto di farmaci. Restando in tema di bollette esistono poi i bonus sociali elettrico, gas ed idrico. Si tratta di una misura pensata a ridurre il carico economico da sostenere per il pagamento delle varie forniture. Il tetto Isee massimo per poter ricevere questo bonus è di 15mila euro che sale a 20mila euro se si hanno almeno quattro figli a carico.
Il bonus verrà poi erogato sotto forma di sconto direttamente in bolletta nella misura del 100% per Isee inferiori a 9.530 euro e dell’80% dell’importo ordinario per la fascia tra 9.530 e 15mila euro. Altra agevolazione importante riguarda il periodo di congedo parentale per le madri lavoratrici portato a sette mesi e previsto fino al sesto anno di vita del figlio, con una retribuzione pagata all’80%. Da alcune delle misure precedentemente elencate si deduce quanto sia importante andare annualmente a rinnovare il modello Isee ordinario ed eventualmente anche quello corrente, così da poter beneficiare di tutte le agevolazioni possibili. Chiaramente oltre alla sua compilazione, andrà verificato il rispetto di tutti i requisiti economici previsti per ogni bonus.
Vi sono poi tante altre tipologie di aiuti: a cominciare dal bonus asilo Inps che può arrivare fino a 3000 euro l’anno. Per i figli con età inferiore a 6 anni è prevista l’esenzione del ticket sanitario ma in questo caso i limiti legati al reddito complessivo familiare sono stabiliti da ogni regione. Alle donne disoccupate è riconosciuto dal Comune l’assegno di maternità di circa 1867 euro.
Assegno di inclusione e sussidio formazione e lavoro
In sostituzione del reddito di cittadinanza, che molti non ricevono già più e che altri smetteranno di ricevere a dicembre 2023, vi saranno due bonus distinti. Il primo è l’assegno di inclusione, riconosciuto dal 1° gennaio 2024 come strumento di sostegno economico legato a una serie di specifici requisiti (Isee, residenza, cittadinanza e soggiorno). L’importo dell’assegno può arrivare fino a 6000 euro l’anno o fino a 7.560 qualora il nucleo familiare sia composto da over 67 anni o familiari in condizioni di grave disabilità o di non autosufficienza. Al beneficio può inoltre essere sommato un altro contributo fino a 3.360 annui per il pagamento dell’affitto. Ricordiamo che questo bonus viene erogato per un massimo di 18 mesi e che potrà essere rinnovato per altri 12 mesi (con sospensione di un mese tra un’erogazione e l’altra).
Per gli occupabili (di età compresa tra 18 e 59 anni) che non ricevono più il RdC è prevista da settembre l’erogazione del nuovo sussidio formazione e lavoro, un contributo di 350 euro al mese. A condizione che l’Isee sia inferiore a 6000 euro ed il valore del patrimonio immobiliare (non includendo l’abitazione principale il cui valore massimo ai fini Imu non dovrà superare i 150mila euro) non superi i 30mila euro. Tra gli altri requisiti richiesti vi sono quelli relativi al patrimonio mobiliare, che non dovrà essere maggiore di 6000 euro; e non bisogna essere intestatari di aeromobili, autoveicoli con cilindrata superiore a 1600 cc, imbarcazioni da diporto o motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc.
Questo bonus verrà erogato per un massimo di 12 mesi ma occorrerà prendere parte al progetto di reinserimento educativo partecipando obbligatoriamente a progetti di formazione, orientamento e qualificazione professionale. Concludiamo con un’ultima carrellata di possibili bonus: da quello di 50 euro per gli occhiali destinato a Isee non superiori a 10mila euro alla possibilità di essere esentati dal pagamento del Canone Rai e della Tari. Ne deriva la necessità di verificare con molta attenzione ciò a cui si può avere diritto e quali bonus siano tra di loro compatibili, per poter ottenere la massima agevolazione possibile.