Finalmente sbloccati i pagamenti del bonus Inps 150 euro: un aiuto che di questi tempi può fare la differenza a fine mese.
Fino a poco fa la notizia non aveva l’ufficialità dell’Inps. Sono stati i beneficiari stessi ad accorgersi dello sblocco del tanto atteso bonus dopo aver effettuato l’accesso al proprio cassetto previdenziale. La cifra in ballo, va detto, non è certo da capogiro. Però tra caro benzina, impennata dei tassi e inflazione ancora alle stelle, può sicuramente aiutare ad affrontare meglio la tempesta economica in corso.
Il bonus Inps da 150 euro arriva dunque finalmente nelle tasche di quanti lo avevano richiesto, ormai diversi mesi fa, e possedevano tutti i requisiti per ottenerlo. Il governo lo aveva previsto lo scorso novembre quale indennità una tantum, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’art. 19 del decreto Aiuti-ter. Vediamo tutti i dettagli della misura.
Il bonus 150 euro dalla A alla Z
Il bonus 150 euro dell’Inps va ai pensionati e ai titolari delle prestazioni di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, di trattamenti di mobilità in deroga o di indennità pari alla mobilità. Tra i requisiti per l’accesso al contributo, da possedere al momento in cui è stato approvato il decreto, la residenza in Italia e la titolarità di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale o per invalidi civili, ciechi e sordomuti.
E ancora, la titolarità di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, e un reddito personale assoggettabile a IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per il 2021 a 20.000 euro.
In sostanza, chi oggi riceve il bonus 150 euro risultava percettore di NASpI o DIS-COLL a novembre. Da stamani i soldi arriveranno sul conto. I versamenti continueranno nei prossimi giorni e fino a venerdì 3 marzo. Boccone amaro invece per quanti risultano titolari esclusivamente di pensioni estere o di organismi internazionali, di pensioni e rendite facoltative, di vitalizi per aver svolto incarichi presso assemblee di natura elettiva e di rendite. Niente contributo una tantum per loro.
Ricordiamo infine che le date di accredito variano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito dell’Inps, accessibile con le credenziali Spid, Cie o Cns.